Legislatura: 19Seduta di annuncio: 13 del 23/11/2022
Primo firmatario: MANZI IRENE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 22/11/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CURTI AUGUSTO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 23/11/2022 GRAZIANO STEFANO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 23/11/2022 PELUFFO VINICIO GIUSEPPE GUIDO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 23/11/2022 SARRACINO MARCO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 23/11/2022 DE LUCA PIERO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 23/11/2022 RICCIARDI TONI PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 23/11/2022 MAURI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 23/11/2022 LACARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 23/11/2022 CASU ANDREA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 23/11/2022 FURFARO MARCO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 23/11/2022 BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 23/11/2022 MARINO MARIA STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 23/11/2022 MEROLA VIRGINIO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 23/11/2022 DE MARIA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 23/11/2022 GNASSI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 23/11/2022 D'ALFONSO LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 23/11/2022 BAKKALI OUIDAD PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 23/11/2022 MALAVASI ILENIA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 23/11/2022 GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 23/11/2022 FOSSI EMILIANO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 23/11/2022 SIMIANI MARCO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 23/11/2022 BERRUTO MAURO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 23/11/2022 VACCARI STEFANO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 23/11/2022 ASCANI ANNA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 23/11/2022 SCOTTO ARTURO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 23/11/2022 FERRARI SARA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 23/11/2022 CIANI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 23/11/2022 GIANASSI FEDERICO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 23/11/2022 SCARPA RACHELE PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 23/11/2022 DI BIASE MICHELA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 23/11/2022
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY delegato in data 22/11/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 13/01/2023 Resoconto CURTI AUGUSTO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA RISPOSTA GOVERNO 13/01/2023 Resoconto BERGAMOTTO FAUSTA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (IMPRESE E MADE IN ITALY) REPLICA 13/01/2023 Resoconto MANZI IRENE PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
DISCUSSIONE IL 13/01/2023
SVOLTO IL 13/01/2023
CONCLUSO IL 13/01/2023
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle imprese e del made in Italy, per sapere – premesso che:
nel 2014 veniva finalizzata la cessione delle quote di maggioranza di Indesit Company, da Fineldo e Famiglia Merloni, a Whirlpool Corporation. A corollario del closing, Jeff Fettig (Presidente e CEO di Whirlpool Corporation) definiva tale operazione come una concreta opportunità di posizionare il business europeo di Whirlpool «su un percorso di crescita e di continua creazione di valore, insieme a una società di riconosciuto standing [...] quale Indesit». Negli esercizi successivi, tuttavia, contravvenendo a tali intendimenti strategici, Whirlpool attuava un significativo ridimensionamento della forza lavoro, nonché la dismissione di unità produttive sul territorio nazionale. Tale strategia dimostrava, inequivocabilmente, la volontà del gruppo di procedere ad una progressiva esautorazione della piattaforma produttiva italiana;
a maggio 2022 la direzione aziendale della multinazionale ha dichiarato, attraverso un comunicato stampa, di aver avviato un processo di revisione strategica in Emea (Europa, Medio Oriente e Africa), il che avrebbe potuto comportare anche una vendita dell'attività, il mantenimento della stessa o opzioni ibride, attribuendo tale decisione alle crescenti tensioni geopolitiche e commerciali, con la conseguente crisi degli approvvigionamenti, oltre che al calo delle vendite;
occorre ricordare che il 28 settembre 2022, con atteggiamento inqualificabile, Whirlpool ha disertato il tavolo convocato presso il Mise e il successivo 21 ottobre 2022, a seguito della trimestrale e forse nel tardivo intento di rimediare alla grave gaffe istituzionale, il Comitato aziendale europeo della multinazionale ha formalizzato l'apertura della trattativa per la cessione dell'intera parte europea;
i sindacati, in conseguenza di tale annuncio, hanno più volte sollecitato il Mise affinché fosse fissato un tavolo di concertazione per vincolare l'eventuale cessione a garanzie occupazionali e produttive;
secondo quanto si apprende, dopo che dieci acquirenti si sono fatti avanti per l'acquisto, la corporation ha scelto due gruppi del settore dell'elettrodomestico interessati all'acquisizione, ma i dettagli di una eventuale vendita saranno resi noti solo a gennaio 2023;
un metodo spregiudicato già visto: negli ultimi anni, infatti, le politiche di Whirlpool sono state improntate al costante depotenziamento della capacità produttiva. Oltre ad aver rinunciato a nuove assunzioni, il Gruppo ha favorito l'esodo dei lavoratori, attraverso il ricorso a specifici incentivi economici all'uscita. Inoltre, con il frequente ricorso alla cassa integrazione, sono stati attuati periodi di fermo-produzione e notevoli riduzioni di orario. Il tutto, ovviamente, ha causato notevole pregiudizio economico ai lavoratori ed alle loro famiglie;
Whirlpool ha mantenuto per vari esercizi un atteggiamento ondivago circa i contenuti del piano industriale. Più volte sollecitato da tavoli di confronto, più volte contestato attraverso iniziative organizzate dalle varie sigle sindacali, il gruppo si è chiuso in un riserbo inaccettabile;
nel nostro Paese la multinazionale ha 7 siti – molti dei quali collocati in aree interne – e impiega 5000 lavoratori, per non parlare di quelli dell'indotto e con le decisioni che sta prendendo rischia seriamente di non assicurare il mantenimento degli attuali livelli occupazionali e la continuità produttiva degli stabilimenti;
c'è grande e comprensibile preoccupazione tra i lavoratori degli stabilimenti produttivi delle Marche, della Campania, della Lombardia e della Toscana;
la ventilata procedura di cessione va ad interessare oltre 5.000 lavoratori in tutta Italia;
tale operazione si celebra nel contesto di una grave contingenza economica, caratterizzata dalla pesante dinamica inflattiva;
Whirlpool, negli ultimi anni, ha dimostrato una costante mancanza di trasparenza circa le strategie aziendali e, al contempo, non ha mai condiviso gli elementi essenziali del piano industriale;
è necessario che una cessione così impattante per il tessuto economico e sociale di territori sia gestita attraverso adeguati criteri di governance;
è indispensabile che il Mise e le organizzazioni sindacali siano costantemente informati e coinvolti nelle diverse fasi della trattativa;
è fondamentale che il Mise, a sua volta, coinvolga le amministrazioni locali dei territori interessati;
l'eventuale cessione dovrà essere vincolata a specifiche inderogabili garanzie occupazionali e produttive;
è necessario scongiurare operazioni meramente speculative e, al contempo, dovrà essere verificata l'affidabilità dei nuovi proprietari, attivando con gli stessi un canale istituzionale diretto;
in questo momento di turbolenza dei mercati con ripercussioni anche sulle vendite degli elettrodomestici è necessario aumentare le risorse destinate agli investimenti per lo sviluppo di nuovi prodotti certificati per il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale;
le risorse del PNRR devono essere destinate anche per rafforzare quei tessuti industriali in cui manteniamo una forte leadership come il settore del bianco;
risulta non più derogabile procedere ad una completa revisione delle politiche industriali di settore, in considerazione del progressivo depauperamento di un comparto vitale per l'economia nazionale, da troppo tempo vittima di operazioni opache e di scarsa prospettiva –:
se il Ministro interpellato non intenda, con somma urgenza, attivare un tavolo con Whirlpool e le parti sindacali per analizzare il piano industriale del gruppo ed ottenere ampia informativa sulla procedura di cessione;
quali iniziative intenda attuare affinché l'eventuale cessione risulti vincolata a specifiche garanzie circa il mantenimento dei livelli occupazionali e produttivi;
quali iniziative voglia avviare per sostenere il comparto della produzione di elettrodomestici in Italia, dichiarare il settore strategico, con politiche industriali mirate a tutelare e rilanciare il tessuto produttivo dei nostri territori.
(2-00022) «Manzi, Curti, Graziano, Peluffo, Sarracino, De Luca, Toni Ricciardi, Mauri, Lacarra, Casu, Furfaro, Braga, Marino, Merola, De Maria, Gnassi, D'Alfonso, Bakkali, Malavasi, Gribaudo, Fossi, Simiani, Berruto, Vaccari, Ascani, Scotto, Ferrari, Ciani, Gianassi, Scarpa, Di Biase».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):comitato aziendale europeo
politica industriale
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