Legislatura: 19Seduta di annuncio: 10 del 16/11/2022
Primo firmatario: COLUCCI ALESSANDRO
Gruppo: NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE
Data firma: 16/11/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma LUPI MAURIZIO NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE 25/11/2022 BICCHIELLI PINO NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE 25/11/2022 CAVO ILARIA NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE 25/11/2022 CESA LORENZO NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE 16/11/2022 PISANO CALOGERO NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE 16/11/2022 ROMANO FRANCESCO SAVERIO NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE 16/11/2022 SEMENZATO MARTINA NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE 25/11/2022 TIRELLI FRANCO NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE 16/11/2022
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 16/11/2022 PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 16/11/2022 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY delegato in data 17/11/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 25/11/2022 Resoconto CAVO ILARIA NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE RISPOSTA GOVERNO 25/11/2022 Resoconto BERGAMOTTO FAUSTA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (IMPRESE E MADE IN ITALY) REPLICA 25/11/2022 Resoconto CAVO ILARIA NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE
DISCUSSIONE IL 25/11/2022
SVOLTO IL 25/11/2022
CONCLUSO IL 25/11/2022
I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro delle imprese e del made in Italy, per sapere – premesso che:
l'Ilva, ora Acciaierie d'Italia s.p.a., è il più grande stabilimento europeo per la produzione dell'acciaio;
Invitalia, Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, nel 2021, è entrata nel capitale sociale dello stabilimento e ne è titolare del 38 per cento, il Gruppo ArcelorMittal è titolare del 62 per cento;
nel corso della audizione alla Commissione bilancio e industria del Consiglio regionale della Puglia di giugno 2022, il presidente di Acciaierie di Italia, Franco Bernabè, ha ribadito che lo stabilimento ex Ilva di Taranto «deve rimanere in vita, deve rimanere uno stabilimento che produce acciaio in maniera compatibile» dal punto di vista ambientale, ma «deve rimanere in vita perché uno stabilimento morto di quel tipo diventa una bomba ecologica». E ha anche detto che «dobbiamo lavorare tutti per sviluppare questo stabilimento, se viene abbandonato il problema non è più risolvibile»;
lo stesso Bernabè ha aggiunto che uno degli obiettivi fondamentali della riconversione dell'ex Ilva è quello occupazionale, attraverso il recupero della competitività. Obiettivo primario e condivisibile soprattutto in questo momento di grave crisi economica e sociale che attraversa il nostro paese ed il Sud in particolare;
ne Il Sole 24ore del 12 novembre 2022 si legge che «a partire da lunedì 14 novembre, 145 aziende appaltatrici di Acciaierie d'Italia, ex Ilva, sono sospese dalla loro attività in fabbrica a Taranto. La comunicazione è stata fornita nella mattinata del 12 novembre dall'azienda alle organizzazioni sindacali, ma Confindustria Taranto segnala che diverse aziende già l'11 novembre 2022 hanno ricevuto una pec dall'ex Ilva»;
la sospensione, dicono fonti sindacali, riguarda le attività e i lavori che queste imprese stavano svolgendo nel siderurgico. «E ovviamente – specificano – trattandosi di un numero elevato, vuol dire che l'indotto verrà colpito in larghissima parte. Continueranno a lavorare solo le imprese che per l'ex Ilva effettuano attività ritenute essenziali»;
l'effetto di tale iniziativa è la messa a rischio di 2500 posti di lavoro in una contingenza recessiva e sociale particolarmente attenzionata dal Governo appena insediato. Tale atto pare in contrapposizione con quanto dichiarato dal presidente di Acciaierie Italia sull'obiettivo occupazionale dell'investimento fatto;
il Ministro Urso in una sua dichiarazione del 15 novembre 2022 ribadisce: «Mi aspetto ad ore che l'azienda ci dia un segnale costruttivo rispetto a quello che ha fatto, senza nessun preavviso, nei confronti delle aziende dell'indotto e dei loro lavoratori» –:
quali iniziative intenda adottare il Governo alla luce della situazione descritta in premessa.
(2-00010) «Alessandro Colucci, Lupi, Bicchielli, Cavo, Cesa, Pisano, Romano, Semenzato, Tirelli».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):crescita dell'impresa
industria siderurgica
stabilimento