ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00253

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 251 del 27/02/2024
Abbinamenti
Atto 1/00266 abbinato in data 08/04/2024
Atto 1/00268 abbinato in data 10/04/2024
Atto 1/00270 abbinato in data 10/04/2024
Atto 1/00272 abbinato in data 10/04/2024
Firmatari
Primo firmatario: CASASCO MAURIZIO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Data firma: 27/02/2024
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARAMANNA GIANLUCA FRATELLI D'ITALIA 05/04/2024
ANDREUZZA GIORGIA LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
CAVO ILARIA NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE 05/04/2024
CORTELAZZO PIERGIORGIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 27/02/2024
MANTOVANI LUCREZIA MARIA BENEDETTA FRATELLI D'ITALIA 05/04/2024
GUSMEROLI ALBERTO LUIGI LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
SEMENZATO MARTINA NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE 05/04/2024
SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 27/02/2024
AMBROSI ALESSIA FRATELLI D'ITALIA 05/04/2024
BARABOTTI ANDREA LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
PISANO CALOGERO NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE 09/04/2024
ROSSELLO CRISTINA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 27/02/2024
ANTONIOZZI ALFREDO FRATELLI D'ITALIA 05/04/2024
DI MATTINA SALVATORE MARCELLO LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
MAZZETTI ERICA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 27/02/2024
CAIATA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 05/04/2024
TOCCALINI LUCA LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
POLIDORI CATIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 27/02/2024
BARELLI PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 27/02/2024
MOLINARI RICCARDO LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
ANGELUCCI ANTONIO LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
BAGNAI ALBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
BATTILOCCHIO ALESSANDRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 27/02/2024
BELLOMO DAVIDE LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
BENVENUTO ALESSANDRO MANUEL LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
BILLI SIMONE LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
BISA INGRID LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
BOF GIANANGELO LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
BORDONALI SIMONA LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
BOSSI UMBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
BRUZZONE FRANCESCO LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
CANDIANI STEFANO LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
CAPARVI VIRGINIO LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
CARLONI MIRCO LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
CARRA' ANASTASIO LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
CATTANEO ALESSANDRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 27/02/2024
CATTOI VANESSA LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
CAVANDOLI LAURA LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
CECCHETTI FABRIZIO LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
CENTEMERO GIULIO LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
COIN DIMITRI LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
COLOMBO BEATRIZ FRATELLI D'ITALIA 05/04/2024
COMAROLI SILVANA ANDREINA LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
COMBA FABRIZIO FRATELLI D'ITALIA 05/04/2024
CRIPPA ANDREA LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
DARA ANDREA LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
BERGAMINI DAVIDE LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
DI MAGGIO GRAZIA FRATELLI D'ITALIA 05/04/2024
DONZELLI GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA 05/04/2024
FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
FRASSINI REBECCA LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
FURGIUELE DOMENICO LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
GIACCONE ANDREA LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
GIAGONI DARIO LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
GIGLIO VIGNA ALESSANDRO LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
GIORDANO ANTONIO FRATELLI D'ITALIA 05/04/2024
GIOVINE SILVIO FRATELLI D'ITALIA 05/04/2024
IEZZI IGOR LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
LATINI GIORGIA LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
LAZZARINI ARIANNA LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
LOIZZO SIMONA LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
MACCANTI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
MAERNA NOVO UMBERTO FRATELLI D'ITALIA 05/04/2024
MARCHETTI RICCARDO AUGUSTO LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
MATONE SIMONETTA LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
MIELE GIOVANNA LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
MINARDO ANTONINO LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
MONTEMAGNI ELISA LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
MORRONE JACOPO LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
NISINI TIZIANA LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
OTTAVIANI NICOLA LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
PANIZZUT MASSIMILIANO LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
RUSSO PAOLO EMILIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 05/04/2024
PIERRO ATTILIO LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
PIETRELLA FABIO FRATELLI D'ITALIA 05/04/2024
PIZZIMENTI GRAZIANO LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
PRETTO ERIK UMBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
RAVETTO LAURA LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
ROTONDI GIANFRANCO FRATELLI D'ITALIA 05/04/2024
SASSO ROSSANO LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
SCHIANO DI VISCONTI MICHELE FRATELLI D'ITALIA 05/04/2024
STEFANI ALBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
SUDANO VALERIA LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
ZIELLO EDOARDO LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
ZINZI GIANPIERO LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
ZOFFILI EUGENIO LEGA - SALVINI PREMIER 03/04/2024
ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA 05/04/2024


Stato iter:
10/04/2024
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 08/04/2024
Resoconto RUSSO PAOLO EMILIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 08/04/2024
Resoconto FERRARI SARA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Resoconto CARAMANNA GIANLUCA FRATELLI D'ITALIA
Resoconto ZANELLA LUANA ALLEANZA VERDI E SINISTRA
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 08/04/2024
Resoconto BARBARO CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA)
 
DICHIARAZIONE VOTO 10/04/2024
Resoconto DE MONTE ISABELLA ITALIA VIVA-IL CENTRO-RENEW EUROPE
Resoconto BICCHIELLI PINO NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE
Resoconto BONELLI ANGELO ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Resoconto RUFFINO DANIELA AZIONE-POPOLARI EUROPEISTI RIFORMATORI-RENEW EUROPE
Resoconto CASASCO MAURIZIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Resoconto CAPPELLETTI ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto BARABOTTI ANDREA LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto PELUFFO VINICIO GIUSEPPE GUIDO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Resoconto ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA
 
PARERE GOVERNO 10/04/2024
Resoconto PICHETTO FRATIN GILBERTO MINISTRO - (AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA)
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 03/04/2024

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 05/04/2024

ATTO MODIFICATO IL 08/04/2024

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 08/04/2024

DISCUSSIONE IL 08/04/2024

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 08/04/2024

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 09/04/2024

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 10/04/2024

ACCOLTO IL 10/04/2024

PARERE GOVERNO IL 10/04/2024

DISCUSSIONE IL 10/04/2024

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 10/04/2024

APPROVATO IL 10/04/2024

CONCLUSO IL 10/04/2024

Atto Camera

Mozione 1-00253
presentato da
CASASCO Maurizio
testo presentato
Martedì 27 febbraio 2024
modificato
Mercoledì 10 aprile 2024, seduta n. 277

   La Camera,

   premesso che:

    1) il percorso europeo di de-carbonizzazione, cosiddetto «Green Deal», mira alla neutralità climatica entro il 2050 attraverso una serie di regolamenti tra cui, con riferimento alle produzioni ad alte emissioni (hard to habate), il sistema ETS (Emission Trading System) del 2005 ed il recente Regolamento (UE) 2023/956 Cbam (Carbon Border Adjust Mechanism);

    2) la ratio delle due regolamentazioni europee è guidare questi settori a ridurre progressivamente le emissioni di anidride carbonica e, parallelamente, difendere questo percorso applicando, dal 1° gennaio 2026, alle importazioni di alcuni prodotti strategici ad alta intensità emissiva (acciaio e altri prodotti siderurgici, alluminio, fertilizzanti, cemento idrogeno ed energia elettrica) provenienti da Paesi extraeuropei, gli stessi costi del carbonio sostenute dalle imprese ricadenti in Ets, attraverso il meccanismo Cbam. Questo è progettato per integrare l'Ets imponendo un prezzo del carbonio sulle citate materie prime, importate nell'Unione europea da Paesi terzi che non applicano costi sulle emissioni di anidride carbonica a livelli paragonabili a quelli applicati nell'Unione europea, con l'intento di costringere anche i produttori di quei Paesi a ridurre le loro emissioni per poter accedere al mercato europeo e di contrastare il rischio di «trasferimento» delle emissioni di anidride carbonica (carbon leakage);

    3) nei confronti del Cbam le associazioni cui fanno capo i soggetti obbligati hanno rilevato diverse criticità. In breve:

     a) i prodotti finiti extra Unione europea non compresi nell'allegato 1 del regolamento potranno essere importati secondo le regole del libero mercato senza sostenere i costi del meccanismo Cbam applicati a partire dal 2026, anche se assemblati con i medesimi prodotti ad alta intensità emissiva, acquisendo un vantaggio competitivo nei costi di produzione rispetto ai nostri trasformatori;

     b) nel Cbam proposto manca un meccanismo per favorire le esportazioni, idoneo a mantenere competitivi i beni prodotti in Europa che utilizzano i prodotti di cui all'allegato 1 del regolamento, da destinare ai mercati al di fuori dell'Unione europea. Di conseguenza, la misura impatta sulla competitività delle imprese continentali che esportano i prodotti trasformati in ambito extra-Unione europea (export rebate);

     c) la mole di informazioni da raccogliere per la quantificazione delle emissioni è significativa. Per ogni merce importata, gli operatori devono fornire dati sul sito in cui la merce è stata prodotta, il tipo di processo produttivo impiegato, le fonti emissive e le emissioni dirette e indirette di ciascun processo produttivo. Effetto diretto della complessità di gestione dell'intero meccanismo è stato il temporaneo blocco della piattaforma – il Registro transitorio centralizzato gestito dalla Commissione europea – cui inviare i dati, con il conseguente slittamento di 30 giorni della prima relazione trimestrale, cui gli importatori sono obbligati;

     d) le metodologie di calcolo delle emissioni incorporate per gestire la contabilità delle emissioni non appaiono sufficientemente agili e semplificate. La quasi totalità di questi dati deve essere fornita dai produttori delle merci importate dislocati nei Paesi terzi di importazione, che si rivelano spesso poco edotti sul meccanismo e poco inclini a collaborare. Le imprese europee importatrici sono così esposte a costi di transazione e a potenziali rischi di sanzioni;

     e) in un contesto di frammentazione economica e tensioni geopolitiche internazionali l'applicazione dello strumento rischia di sortire un effetto opposto a quello cercato. Dal 2020 al 2023 le importazioni dell'Unione europea di alluminio dalla Russia sono passate da 840 mila tonnellate a 567 mila tonnellate. Il gap è stato colmato dall'India. Ma l'alluminio russo è prodotto in prevalenza con energia da idroelettrico, quello indiano da fonti fossili. Al prezzo fissato dai mercati internazionali si aggiungerebbe quello del carbonio incorporato;

     f) la nostra produzione siderurgica è fondamentale per sostenere le filiere metalmeccaniche delle industrie del made in Italy; la produzione a ciclo integrato ad alto forno (vedasi l'ex Ilva) subirà un notevole aumento di costo proprio mentre si cerca di rilanciarne e sostenere la produzione e per la quale servono importanti investimenti tecnologici. Già nell'ultimo decennio il calo della produzione (da circa 8 milioni di tonnellate a 2,5 milioni) ha comportato un aumento dei costi e della dipendenza dalle importazioni;

    4) per quanto riguarda la direttiva Ets, relativa al funzionamento del mercato delle quote di emissione per i settori ad alta intensità emissiva, nell'aprile 2023 ne è stata approvata la riforma, che prevede un progressivo decremento delle assegnazioni alle imprese di quote a titolo gratuito che si annulleranno a partire dal 2035, accompagnato dalla progressiva inclusione di settori precedentemente esclusi (dal 2024 trasporto marittimo, dal 2025 edifici, trasporto stradale e ulteriori settori industriali), imponendo, per il 2030, l'abbattimento delle emissioni del 62 per cento rispetto al 2005 (precedentemente era previsto il 43 per cento);

    5) il prezzo dei permessi di emissione si è mosso attorno agli 80 euro nel 2023 (a fronte dei 15 dollari la tonnellata dei permessi di emissione americani) e si prevede un trend crescente: 93 euro nel 2024, 150 euro nel 2030 (Bloomberg Nef). La riforma degli Ets è giudicata dalla generalità delle imprese troppo pesante, per i rilevanti costi che essa comporta;

    6) così come concepiti il meccanismo Ets e il meccanismo Cbam incideranno sulla competitività dei produttori e delle aziende manifatturiere trasformatrici a valle, utilizzatrici delle materie prime assoggettate, cioè su un obiettivo che dovrebbe essere tra le priorità dell'Unione europea. Secondo un recente studio di Goldman Sachs il Cbam comporterà un aumento del costo dell'acciaio del 15-30 per cento e dell'alluminio del 7-20 per cento;

    7) è prevedibile che questi incrementi si verifichino tanto sui prodotti di acciaio e alluminio dell'Unione europea (rientranti nell'allegato I del regolamento), che in misura presumibilmente maggiore se proveniente da Paesi terzi (con maggior emissioni incorporate). Tuttavia, qualora i prodotti importati non siano compresi nell'allegato I (ad esempio, prodotti finiti come autoveicoli, macchine industriali, elettrodomestici, finestre e altri), questi potrebbero aggirare il meccanismo non sostenendo alcun costo per i prodotti di acciaio e l'alluminio utilizzati prodotti nei Paesi terzi;

    8) questa impostazione potrebbe influenzare il modo in cui i produttori europei pensano agli investimenti. Senza metodologie che bilancino vantaggi e svantaggi, le aziende (in particolare quelle di prodotti finiti a maggior valore aggiunto) potrebbero decidere che l'incertezza è eccessiva e spostare la produzione ad alta intensità di carbonio fuori dall'Unione europea, in Paesi senza carbon tax o in Paesi con sussidi più vantaggiosi. Ciò è ancora più rilevante per l'Italia, che è un Paese di trasformazione, in quanto importa materie prime grezze ed esporta prodotti finiti;

    9) il meccanismo Cbam, in particolare, nato con l'obiettivo di tutelare l'industria e l'occupazione europee, lo sviluppo, la produzione e la sovranità economica del nostro sistema, se non applicato in maniera estesa ed efficace, rischia di non raggiungere i suoi target ambientali e di aggiungere un onere regolatorio sulle catene di valore delle aziende dell'Unione europea che da anni si muovono tra incertezze macroeconomiche;

    10) il meccanismo – che ha il condivisibile obiettivo di rispecchiare i costi Ets anche per le produzioni derivanti dai Paesi terzi – può quindi risultare almeno parzialmente inefficace, in assenza di interventi relativi sia alla sua modalità di applicazione, sia a misure che consentano di promuovere la concorrenzialità dell'industria europea decarbonizzata anche nei mercati esteri;

    11) il 9 maggio 2023 è stata approvata dalla Camera dei deputati la mozione 1-00135 che ha impegnato il Governo «a sostenere nella transizione energetica ed ecologica un modello di sviluppo che sia in grado di garantire la salvaguardia dell'ambiente, dell'individuo e dell'economia, di perseguire la neutralità climatica assicurando il principio della neutralità tecnologica nei settori elettrico, termico e dei trasporti»,

impegna il Governo:

1) ad avviare le opportune interlocuzioni con le istituzioni eurounitarie al fine di:

  a) mitigare gli effetti distorsivi del regolamento (UE) 2023/956 del Parlamento europeo e del Consiglio del 10 maggio 2023, «Carbon border adjustment mechanism» (Cbam), anche attraverso opportune modifiche, secondo modalità che:

   1) estendano la sua applicazione anche al calcolo e alla rendicontazione delle emissioni incorporate dei prodotti finiti realizzati con i medesimi materiali ad alta intensità emissiva soggetti a Cbam, importati nell'Unione;

   2) semplifichino le future procedure di autorizzazione e diano certezza agli operatori sia in termini di regole tecniche per le comunicazioni, sia mediante introduzione di metodi di calcolo definiti chiaramente nell'apposito atto delegato in via di definizione a livello europeo;

   3) tengano conto delle distorsioni del mercato derivanti dall'instabilità del contesto geopolitico internazionale e dal mutamento del sistema delle alleanze e degli accordi internazionali;

   4) coordinino le misure del Cbam con la riforma del mercato europeo di scambio delle quote di emissione di anidride carbonica (Ets) secondo un modello che tenga conto della necessità di non impattare sulla competitività delle imprese europee, in particolare nei settori hard to abate e, più in generale, su tutto il manifatturiero, e di non attivare fenomeni di delocalizzazione;

  b) prevedere, nel recepimento della direttiva (UE) 2023/959 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 10 maggio 2023, recante modifica della direttiva 2003/87/CE, che istituisce un sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nell'Unione (Ets) e di altre disposizioni ad essa collegate, come, ad esempio, la destinazione dei proventi derivanti dal meccanismo stesso, misure funzionali a contenere gli impatti negativi sui settori inclusi, in particolare attraverso la disponibilità di soluzioni di decarbonizzazione a costi compatibili con la necessità di non alterare la capacità delle imprese dell'Unione europea di essere protagoniste a livello globale;

  c) prevedere appositi meccanismi di supporto, finanziati a livello di Unione europea, funzionali a dotare rapidamente i settori cosiddetti hard to abate di soluzioni di decarbonizzazione, preservandone la competitività.
(1-00253) (Nuova formulazione – Testo modificato nel corso della seduta) «Casasco, Caramanna, Andreuzza, Cavo, Cortelazzo, Mantovani, Gusmeroli, Semenzato, Squeri, Ambrosi, Barabotti, Pisano, Rossello, Antoniozzi, Di Mattina, Mazzetti, Caiata, Toccalini, Polidori, Barelli, Molinari, Angelucci, Bagnai, Battilocchio, Bellomo, Benvenuto, Billi, Bisa, Bof, Bordonali, Bossi, Bruzzone, Candiani, Caparvi, Carloni, Carrà, Cattaneo, Cattoi, Cavandoli, Cecchetti, Centemero, Coin, Colombo, Comaroli, Comba, Crippa, Dara, Davide Bergamini, Di Maggio, Donzelli, Formentini, Frassini, Furgiuele, Giaccone, Giagoni, Giglio Vigna, Giordano, Giovine, Iezzi, Latini, Lazzarini, Loizzo, Maccanti, Maerna, Marchetti, Matone, Miele, Minardo, Montemagni, Morrone, Nisini, Ottaviani, Panizzut, Paolo Emilio Russo, Pierro, Pietrella, Pizzimenti, Pretto, Ravetto, Rotondi, Sasso, Schiano di Visconti, Stefani, Sudano, Ziello, Zinzi, Zoffili, Zucconi».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

importazione comunitaria

inquinamento atmosferico

inquinamento stratosferico