Legislatura: 19Seduta di annuncio: 179 del 17/10/2023
Primo firmatario: POLIDORI CATIA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Data firma: 17/10/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BENIGNI STEFANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 17/10/2023 CAPPELLACCI UGO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 17/10/2023 PATRIARCA ANNARITA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 17/10/2023 BARELLI PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 17/10/2023 BAGNASCO ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 17/10/2023 BERGAMINI DEBORAH FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 17/10/2023 DALLA CHIESA RITA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 17/10/2023 DE PALMA VITO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 17/10/2023 GATTA GIANDIEGO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 17/10/2023 MANGIALAVORI GIUSEPPE TOMMASO VINCENZO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 17/10/2023 MARROCCO PATRIZIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 17/10/2023 PITTALIS PIETRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 17/10/2023 ROSSELLO CRISTINA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 17/10/2023 RUSSO PAOLO EMILIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 17/10/2023 SACCANI JOTTI GLORIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 17/10/2023 TASSINARI ROSARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 17/10/2023 TOSI FLAVIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 17/10/2023 BATTILOCCHIO ALESSANDRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 17/10/2023 TENERINI CHIARA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 17/10/2023 NEVI RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 18/10/2023 MULE' GIORGIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 20/10/2023 COLOMBO BEATRIZ FRATELLI D'ITALIA 26/10/2023 MURA FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA 26/10/2023 VIETRI IMMA FRATELLI D'ITALIA 26/10/2023 CIOCCHETTI LUCIANO FRATELLI D'ITALIA 26/10/2023 CIANCITTO FRANCESCO MARIA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 26/10/2023 COLOSIMO CHIARA FRATELLI D'ITALIA 26/10/2023 LANCELLOTTA ELISABETTA CHRISTIANA FRATELLI D'ITALIA 26/10/2023 MORGANTE MADDALENA FRATELLI D'ITALIA 26/10/2023 ROSSO MATTEO FRATELLI D'ITALIA 26/10/2023 SCHIFONE MARTA FRATELLI D'ITALIA 26/10/2023 MACCARI CARLO FRATELLI D'ITALIA 26/10/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 27/10/2023 Resoconto POLIDORI CATIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE INTERVENTO PARLAMENTARE 27/10/2023 Resoconto MURA FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 18/10/2023
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 20/10/2023
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 26/10/2023
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 27/10/2023
DISCUSSIONE IL 27/10/2023
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 27/10/2023
La Camera,
premesso che:
1) dal 1992 ottobre è il mese della sensibilizzazione sul cancro al seno, il cosiddetto mese rosa, durante il quale vengono promosse azioni per informare e sensibilizzare un sempre maggior numero di donne sull'importanza della prevenzione del cancro al seno e della diagnosi precoce;
2) dal 1° al 31 ottobre, operatori sanitari, istituzioni, organizzazioni di volontariato e associazioni, in tutto il mondo organizzano eventi e iniziative per sottolineare l'importanza dello screening per la diagnosi precoce dei tumori al seno, così da identificare la malattia nei primi stadi del suo sviluppo e rendere un eventuale trattamento più efficace;
3) in Italia il cancro al seno rappresenta il 30 per cento dei tumori che colpiscono le donne con circa 60 mila nuovi casi l'anno, ma, grazie alla ricerca sulle terapie e nuove tecnologie diagnostiche, che permettono innovatività e specificità degli interventi terapeutici, e alla possibilità di intervenire in fase iniziale grazie alla maggiore sensibilità acquisita dalle donne in merito all'importanza della prevenzione, la guaribilità raggiunge l'85 per cento dei casi;
4) il calo della mortalità è attribuibile alla ricerca e a migliori conoscenze della biologia dei tumori al seno che permettono maggiore velocità e precisione delle diagnosi, oltre alla maggiore diffusione dei programmi di diagnosi precoce;
5) ciò nonostante, il cancro al seno è la prima causa di morte nelle diverse età della vita, rappresentando il 28 per cento delle cause di morte oncologica prima dei 50 anni, il 21 per cento tra i 50 e i 69 anni e il 14 per cento dopo i 70 anni. La mortalità, che supera i 12.000 decessi l'anno, si sta riducendo per tutte le classi di età, soprattutto nelle donne con meno di 50 anni;
6) anche a livello europeo il cancro al seno è attualmente quello più comunemente diagnosticato nelle donne e la principale causa di morte correlata al cancro, con circa 530.000 nuovi casi e 140.000 decessi all'anno. Tuttavia, la situazione varia notevolmente da un Paese europeo all'altro: l'Europa settentrionale e occidentale presenta un tasso molto più elevato rispetto all'Europa meridionale o orientale di incidenza, ma la situazione si capovolge per quanto riguarda la mortalità che è significativamente inferiore nell'Europa settentrionale e occidentale rispetto all'Europa meridionale e orientale;
7) secondo il Global cancer observatory – agenzia internazionale di ricerca sul cancro dell'Organizzazione mondiale della sanità – se non si adottano interventi specifici entro il 2040 il numero di nuovi casi di cancro al seno a livello mondiale aumenterà ogni anno da circa 530.000 a 570.000. Allo stesso modo, seguirà lo stesso trend il numero di decessi annuali per cancro al seno, che da circa 140.000 arriveranno a circa 170.000 entro il 2040;
8) nello specifico europeo, si prevede che l'incidenza e la mortalità del cancro al seno diminuiranno nelle donne di età inferiore ai 70 anni, ma, se non verranno adottate ulteriori misure specifiche per le donne anziane, l'incidenza e la mortalità del cancro al seno aumenteranno significativamente nelle donne di età superiore ai 70 anni;
9) le donne sopra i 50 anni d'età, infatti, hanno un maggior rischio di sviluppare un tumore mammario, in quanto l'età è uno dei fattori di rischio non modificabili anche se, oggi, le diagnosi di cancro al seno riguardano donne sempre più giovani, il che comporta la necessità di sensibilizzare le ragazze a eseguire controlli non invasivi, quali l'ecografia mammaria, per individuare, già a partire dai 25 anni, eventuali anomalie – nelle donne anziane il tumore al seno viene diagnosticato in una fase successiva in cui la malattia ha raggiunto stadi già più difficili da curare;
10) nelle donne più anziane il tumore si presenta con modalità diverse: in un contesto fisico di un sistema immunitario più debole spesso i tumori sono più grandi, coinvolgono i linfonodi ascellari e comportano maggiore rischio di mortalità;
11) a ciò si aggiunge che a volte, in sede di esame, il tumore non viene diagnosticato per le difficoltà che comporta la struttura di un seno anziano, oltre a essere diffusa la convinzione che il cancro al seno nelle donne anziane non sia pericoloso, mentre, in realtà, questo tende a progredire più facilmente ed è quindi necessario diagnosticarlo nella fase iniziale;
12) nelle giovani il cancro al seno si presenta in forme più aggressive: secondo l'American cancer society il tasso di carcinoma mammario è aumentato del 3 per cento ogni anno dal 2000 al 2019 per le donne con meno di 40 anni;
13) le giovani donne colpite da tumore al seno hanno, inoltre, maggiori probabilità di ammalarsi di forme tumorali aggressive e in fase avanzata, un maggiore rischio di recidiva e tutto ciò si accompagna, spesso, con un disagio emotivo maggiore rispetto alle più anziane, con forti ripercussioni su lavoro e famiglia e possibili influenze sulla fertilità derivante da alcune terapie;
14) la prevenzione primaria si propone la riduzione dell'incidenza dei tumori intervenendo sulla conoscenza e rimozione delle cause determinanti: in materia la ricerca sta cercando di individuare modalità per l'identificazione di gruppi di donne a più alto rischio e con più probabilità di sviluppare il tumore;
15) gli sforzi della ricerca dovrebbero essere canalizzati e concentrati sull'individuazione dei fattori di rischio e sulla prevenzione primaria, in quanto alcuni fattori di rischio possono essere rimossi, riducendo così in misura considerevole il rischio di sviluppare un tumore mammario;
16) per quanto riguarda i fattori di rischio, infatti, alcuni non sono modificabili, ma su alcuni è possibile intervenire riducendo in misura considerevole il rischio di sviluppare un tumore mammario: ci sono fattori di rischio ereditari e familiari, alcuni sono di natura ormonale e sono legati al ciclo mestruale (menarca precoce e menopausa tardiva), ma altri fattori, è ormai noto, sono legati allo stile di vita: incidono sul rischio di tumore l'obesità, il consumo di alcol, l'inattività fisica, un ridotto consumo di frutta e verdura e, in misura minore, il fumo. Accanto a questi fattori si pongono l'impatto di sostanze inquinanti, dei pesticidi e di cattive abitudini alimentari;
17) la prevenzione secondaria si propone la riduzione della mortalità e l'aumento della sopravvivenza attraverso la diagnosi precoce, in quanto intervenire nella fase iniziale dello sviluppo del tumore permette di intervenire chirurgicamente con terapie meno invasive e aggressive, oltre a rendere maggiori le possibilità di guarigione: l'atto chirurgico assume un'importanza fondamentale e costituisce l'atto terapeutico determinante, cui si affiancano terapie mediche sistemiche finalizzate ad aumentare le chance di sopravvivenza e guarigione e una migliore qualità della vita della donna;
18) i costi socioeconomici del tumore rischiano di esplodere se non si potenzia la prevenzione e non si riorganizza la spesa investendo sul bisogno di prevenzione e diagnosi precoce non ancora soddisfatti. Quello del cancro al seno è un problema che rischia di incidere fortemente sulla sanità pubblica, considerato che l'aspettativa di vita aumenterà nei prossimi decenni, è quindi fondamentale prevedere misure specifiche: la prevenzione dei tumori della mammella deve diventare prioritaria nell'agenda politica sanitaria per contenere sia l'insorgere della malattia che ridurre il tasso di mortalità e deve essere incentivata sia come prevenzione primaria che secondaria;
19) assumono rilevanza, in tal senso, anche le campagne di sensibilizzazione per modificare abitudini di vita errate e iniziative per promuovere una corretta educazione alimentare che possono avere ricadute positive per la prevenzione dei tumori e per la salute in generale, con risultati di portata superiore a quelli ipotizzabili esclusivamente con interventi medicalizzati, costosi e con conseguenze a lunga distanza ancora non ben valutabili;
20) intervenire sugli stili di vita, però, non basta ed è fondamentale sostenere e promuovere gli screening di senologia diagnostica: la mammografia può essere usata per lo screening. In Italia è raccomandata e offerta gratuitamente alle donne nella fascia di età tra i 50 e i 69 anni con frequenza biennale. Per quanto già evidenziato precedentemente, alcune regioni, su indicazione del Ministero della salute, stanno estendendo lo screening alle donne tra i 45 e 49 anni con intervallo annuale e alle donne tra i 70 e 74 anni con intervallo biennale;
21) si aggiunge, a tutto quanto già espresso, l'importanza dell'assistenza e del sostegno alle donne nel corso della malattia, nel periodo del follow up e dopo: la qualità della vita della donna operata al seno è un fine che bisogna perseguire sottolineando il valore della femminilità che si persegue, mediante l'utilizzo di protesi oggi anche meno invasive in quanto predisposte con materiali meno nocivi per la salute della donna;
22) l'11 ottobre 2022, il gruppo Women@Pace, costituito dal Segretario generale dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa nel 2022 in occasione della Giornata internazionale della donna, nell'ambito della campagna di sensibilizzazione sul cancro al seno, ha organizzato un dibattito in merito agli ostacoli nell'individuazione e nel trattamento del cancro al seno. Nello specifico, l'incontro ha sviluppato il tema delle numerose ricerche che si stanno conducendo volte a individuare la correlazione tra l'ambiente e lo sviluppo del cancro al seno;
23) il dibattito ha preso il via dalla premessa che la nozione di ambiente non è univoca e presenta aspetti di complessità; comprende diversi fattori di rischio, come stili di vita e comportamenti (attività fisica, sedentarietà, sovrappeso), influenze culturali e sociali (consumo di alcol, fumo, cure ormonali), vita riproduttiva (età della prima gravidanza, numero di figli, allattamento, gravidanze tardive), senza dimenticare gli agenti chimici come pesticidi, inquinanti industriali e metalli;
24) nel corso delle iniziative di sensibilizzazione adottate nel corso del cosiddetto «mese rosa» verrà, tra l'altro, distribuito materiale informativo e illustrativo finalizzato, da una parte, a ridurre i fattori di rischio e, dall'altra, a fornire l'adeguata conoscenza affinché ogni donna possa acquisire quel minimo di conoscenze adeguate a effettuare in autonomia una corretta autopalpazione con l'autoesame mensile, che costituisce una pratica fondamentale per conoscere meglio il proprio corpo e riconoscere il carcinoma della mammella nella sua fase iniziale, seguito da controlli clinico-diagnostico-strumentali di fondamentale importanza (ecografia-mammografia-risonanza magnetica), indispensabili, visto che, la possibilità di guarigione per tumori al seno che misurano meno di un centimetro è di oltre il 90 per cento,
impegna il Governo:
1) ad assicurare l'uniformità territoriale dello screening, a partire dai 40 anni e sino ai 75 anni di età, con cadenza annuale;
2) ad adottare iniziative volte a prevedere la dotazione, presso tutte le strutture ospedaliere, di strumentazione di ultima generazione come quella digitale, al fine di poter sviluppare una migliore capacità diagnostica in grado di individuare con sufficiente anticipo anche piccolissime anomalie, così da intervenire con diagnosi precoci e, ove possibile, evitare ulteriori esami che esporrebbero le pazienti a quantità di radiazioni nocive proprie di macchinari più antiquati e analogici;
3) a incentivare la diffusione e l'accesso ai test diagnostici molecolari al fine di permettere l'accesso a terapie target personalizzate, utilizzando in modo appropriato le risorse del Servizio sanitario nazionale e distribuendole omogeneamente sul territorio nazionale;
4) a implementare campagne mirate a migliorare l'adesione ai programmi di screening mammario già esistenti, al fine di ridurre le differenze regionali e a migliorare l'aderenza alle terapie adiuvanti per ridurre i rischi di recidiva e/o metastasi e, di conseguenza, il tasso di mortalità per questo tipo di tumore;
5) ad avviare, di concerto con il Ministero dell'istruzione e del merito, progetti di informazione e sensibilizzazione nelle scuole, finalizzate a educare le ragazze all'adozione di stili di vita salutari e all'importanza della prevenzione anche attraverso la pratica dell'autoesame.
(1-00204) «Polidori, Benigni, Cappellacci, Patriarca, Barelli, Bagnasco, Deborah Bergamini, Dalla Chiesa, De Palma, Gatta, Mangialavori, Marrocco, Pittalis, Rossello, Paolo Emilio Russo, Saccani Jotti, Tassinari, Tosi, Battilocchio, Tenerini, Nevi, Mulè, Colombo, Mura, Vietri, Ciocchetti, Ciancitto, Colosimo, Lancellotta, Maccari, Morgante, Rosso, Schifone».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):malattia
prevenzione delle malattie
cancro