ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00203

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 179 del 17/10/2023
Abbinamenti
Atto 1/00191 abbinato in data 17/10/2023
Atto 1/00193 abbinato in data 17/10/2023
Atto 1/00194 abbinato in data 17/10/2023
Atto 1/00197 abbinato in data 17/10/2023
Firmatari
Primo firmatario: VIETRI IMMA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 17/10/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PANIZZUT MASSIMILIANO LEGA - SALVINI PREMIER 17/10/2023
BENIGNI STEFANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 17/10/2023
LUPI MAURIZIO NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE 17/10/2023
CIANCITTO FRANCESCO MARIA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 17/10/2023
LAZZARINI ARIANNA LEGA - SALVINI PREMIER 17/10/2023
CAPPELLACCI UGO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 17/10/2023
CAVO ILARIA NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE 17/10/2023
CIOCCHETTI LUCIANO FRATELLI D'ITALIA 17/10/2023
LOIZZO SIMONA LEGA - SALVINI PREMIER 17/10/2023
PATRIARCA ANNARITA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 17/10/2023
COLOSIMO CHIARA FRATELLI D'ITALIA 17/10/2023
MATONE SIMONETTA LEGA - SALVINI PREMIER 17/10/2023
LANCELLOTTA ELISABETTA CHRISTIANA FRATELLI D'ITALIA 17/10/2023
MACCARI CARLO FRATELLI D'ITALIA 17/10/2023
MORGANTE MADDALENA FRATELLI D'ITALIA 17/10/2023
ROSSO MATTEO FRATELLI D'ITALIA 17/10/2023
SCHIFONE MARTA FRATELLI D'ITALIA 17/10/2023


Stato iter:
17/10/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 17/10/2023
Resoconto GEMMATO MARCELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 17/10/2023
Resoconto ZANELLA LUANA ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Resoconto BONETTI ELENA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE
Resoconto PATRIARCA ANNARITA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Resoconto RICCIARDI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto LOIZZO SIMONA LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto MALAVASI ILENIA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Resoconto CIANCITTO FRANCESCO MARIA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 17/10/2023

ACCOLTO IL 17/10/2023

PARERE GOVERNO IL 17/10/2023

DISCUSSIONE IL 17/10/2023

VOTATO PER PARTI IL 17/10/2023

APPROVATO IL 17/10/2023

CONCLUSO IL 17/10/2023

Atto Camera

Mozione 1-00203
presentato da
VIETRI Imma
testo di
Martedì 17 ottobre 2023, seduta n. 179

   La Camera,

   premesso che:

    1) il tema della sanità e della difesa del diritto alla salute è tra gli obiettivi prioritari di questo Esecutivo, che sin dal suo insediamento, attraverso i provvedimenti adottati e l'azione concreta del ministero competente, ha più volte applicato disposizioni finalizzate a garantire il diritto alla salute come diritto fondamentale dell'individuo, interesse della collettività e diritto inviolabile dell'uomo, assicurando cure gratuite agli indigenti nel rispetto e in attuazione degli articoli 32 e 2 della Costituzione;

    2) come ha più volte evidenziato il Ministro della salute nel corso di audizioni e di discussioni parlamentari, purtroppo, nonostante i diversi provvedimenti adottati, volti alla tutela costituzionale del diritto alla salute, occorre constatare come il Servizio sanitario nazionale si trovi di fronte ad una serie di criticità assai rilevanti, per risolvere le quali è necessario assumere iniziative concrete e, ove occorra, specifici e ulteriori finanziamenti;

    3) l'attuale Governo ha posto in essere ogni azione necessaria ad aumentare i fondi destinati al sistema sanitario nazionale, ad abbattere le liste di attesa e a contrastare la carenza di personale, problemi endemici per la sanità italiana ormai da diversi anni;

    4) le misure di contenimento della spesa di personale adottate negli ultimi anni, in particolare i vincoli assunzionali, hanno determinato una significativa riduzione del personale del sistema sanitario nazionale, e la pandemia ha ulteriormente acuito le difficoltà, anche se i dati più recenti mostrano un incremento dei rapporti di lavoro subordinato nella sanità pubblica; in base ai dati, è emerso, tuttavia, che le difficoltà di reclutamento di personale, in particolare medici e infermieri, sono determinate anche dalla scarsa attrattività del servizio pubblico, con la preoccupante conseguenza che spesso i concorsi non consentono la copertura dei posti per carenza di aspiranti, soprattutto nei settori dell'emergenza-urgenza, anestesia, terapia intensiva, ostetricia e ginecologia, nonché da limitazioni poste all'accesso delle facoltà universitarie di riferimento e dei successivi percorsi di specializzazione;

    5) è necessario evidenziare, a fronte delle recenti critiche mosse al Governo Meloni sui presunti tagli alla sanità scaturiti dalla nota di aggiornamento al documento di economia e finanza, dove la spesa sanitaria passa dai 134,7 miliardi nel 2023 a 132,9 miliardi nel 2024, con un passaggio della spesa sanitaria dal 6,6 al 6,2 per cento in rapporto al Pil, che si parla di dati della spesa sanitaria a legislazione vigente e cioè sulla base della legge di bilancio scorsa, che non tengono ovviamente conto dell'ulteriore finanziamento del FSN che sarà fatto con la nuova legge di bilancio e che riporterà i valori in linea con i precedenti;

    6) da una parte, dunque, ci sono i dati della spesa sanitaria a legislazione vigente, che non tengono conto dei finanziamenti che saranno fatti nella nuova manovra di bilancio, e, dall'altra, l'evidenza che, rispetto a quanto previsto in precedenza, si stia realizzando una chiara inversione di tendenza, considerato che, nel decennio antecedente l'emergenza Covid-19, il Fondo sanitario è stato definanziato da tutti i Governi di centro-sinistra che si sono succeduti, mentre nel 2020 l'incremento è stato dovuto proprio alla pandemia da Covid 19; il taglio operato, nell'arco di un decennio, dai passati Governi di centro-sinistra ammonta a circa 37 miliardi di euro, cui si aggiunge il non aver fatto nulla per sbloccare le assunzioni, contrariamente all'attuale Esecutivo che ha incrementato i fondi, disponendo misure concrete a favore del personale medico e della medicina in generale;

    8) è di tutta evidenza, tuttavia, la necessità di intraprendere interventi strutturali, partendo dalle risorse a disposizione e adeguandole, anche al fine di rendere il servizio pubblico più attrattivo per i giovani, proseguendo nell'impegno già iniziato con la scorsa legge di bilancio e il decreto-legge n. 34 del 2023 per incrementare le remunerazioni del personale dell'emergenza-urgenza e contrastare l'indiscriminato uso dei cosiddetti medici a gettone;

    9) a fine aprile 2023 è stata raggiunta l'intesa in conferenza Stato-regioni sul decreto tariffe dei nuovi LEA – livelli essenziali di assistenza, in attuazione del Dpcm 12 gennaio 2017, che, in particolare, innova i nomenclatori della specialistica ambulatoriale – in vigore dal 1° gennaio 2024 – e dell'assistenza protesica – in vigore dal 1° aprile 2024 –, rimasti fermi rispettivamente al 1996 e al 1999, introducendo prestazioni tecnologicamente più avanzate ed espungendo quelle non più attuali;

    10) per ciò che concerne gli investimenti a carattere sanitario e socio-sanitario – definiti in attuazione dello strumento di programmazione di spesa del PNRR che rientrano nello specifico inquadramento generale relativo al tema M6 salute, componente 2, del PNRR – è opportuno evidenziare che il Ministero della salute, amministrazione titolare della missione e i soggetti attuatori, le regioni, tramite i Contratti istituzionali di sviluppo (Cis) hanno avviato l'iter di ripartizione delle risorse con il decreto di ripartizione programmatica delle risorse del 20 gennaio 2022, con cui si dà inizio al processo di attuazione degli interventi della missione 6, a cui sono stati destinati nel complesso circa 15,63 miliardi di euro, di cui il 41,1 per cento indirizzato alle regioni del Mezzogiorno; ai sensi dell'articolo 3 del decreto, costituiscono parte integrante del Contratto istituzionale di sviluppo (Cis) i piani operativi regionali, comprendenti gli Action-Plan per ciascuna linea di investimento; tutti i 21 Cis previsti sono stati sottoscritti dal Ministero della salute e dalle regioni e province autonome a fine maggio 2022;

    11) nel corso della legislatura è stata data attuazione alla riforma riguardante la riorganizzazione della rete degli Irccs (ora legge n. 129 del 3 agosto 2022). Nell'ambito della missione relativa all'investimento M6C1/1.3 – Rafforzamento dell'assistenza sanitaria intermedia e delle sue strutture (ospedali di comunità) è stato raggiunto l'obiettivo di assegnazione di almeno 400 codici CIG/provvedimento di convenzione per la realizzazione degli ospedali di comunità. Inoltre è stato raggiunto entro giugno 2023 l'obiettivo relativo all'investimento M6C2/2.2 – Sviluppo delle competenze tecniche, professionali, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario e al sub investimento M6C2/2.2 (a) – Borse aggiuntive di formazione specifica in medicina generale, che prevedeva l'assegnazione di 1.800 borse di studio per la formazione specifica in medicina generale;

    12) si parte dalla consapevolezza della criticità del sistema sanitario nazionale, che tanto è stato realizzato fino ad oggi, ma che indubbiamente tanto ancora deve essere fatto: è opportuno evidenziare, tra le altre criticità evidenti, che già prima dell'emergenza sanitaria, nel 2018, i dati nazionali rivelavano che solo il 2,9 per cento della popolazione anziana avesse ricevuto interventi di assistenza, con una media di 18 ore di trattamento all'anno invece delle 240 ore circa che i riferimenti internazionali stimano necessarie, nonché le marcate disparità regionali nell'offerta dell'assistenza domiciliare integrata;

    13) recenti rilevazioni Istat prevedono che tra il 2015 e il 2065 la popolazione di età superiore ai 65 anni crescerà dal 21,7 per cento al 32,6 per cento, con il 10 per cento di età superiore agli 85 anni, in modo che l'indice di vecchiaia della popolazione, cioè il rapporto di composizione tra la popolazione anziana (65 anni e oltre) e la popolazione più giovane (0-14 anni), si incrementerà da 157,7 a 257,9;

    14) si rileva la necessità della definizione di un nuovo modello organizzativo della rete di assistenza sanitaria territoriale, basato non esclusivamente sulla creazione di nuove strutture, ma anche sulla valorizzazione e riqualificazione di quelle già esistenti, nonché su un congruo investimento sulle figure professionali all'interno di percorsi che migliorino la prossimità di cura, di accesso alle cure e alle prestazioni socio-sanitarie, in particolare per i pazienti cronici;

    15) altro grande tema della riorganizzazione e dei processi di gestione inerenti la sanità è quello riguardante le liste d'attesa dei ricoveri programmati, il servizio sanitario paga ancora oggi le conseguenze della pandemia e della difficoltà nel recupero delle liste di attesa, a tal proposito si ritiene improcrastinabile attivare gli strumenti che consentano di potenziare i processi burocratici del percorso del paziente, dal momento della presa in carico della domanda, all'inserimento nella lista d'attesa, all'accesso al ricovero fino alla sua dimissione, attraverso il miglioramento della governance aziendale e regionale;

    16) attesa e variabilità regionale che si rileva anche per le prestazioni sanitarie finalizzate alla prevenzione secondaria, quali ad esempio gli screening mammografia, o altri esami diagnostici finalizzati all'identificazione precoce di possibili patologie che potrebbero sensibilmente migliorare gli esiti di cura a seguito di diagnosi tempestiva;

    17) a tal proposito si rileva che il Ministero della salute, per il tramite del Comando carabinieri per la tutela della salute, effettua i monitoraggi periodici previsti dal vigente Piano nazionale di governo delle liste di attesa; negli scorsi mesi di luglio e agosto è stata espletata una campagna di controlli, da Nord a Sud del Paese, finalizzata alla verifica della gestione delle liste di attesa per l'erogazione di prestazioni sanitarie ambulatoriali riconducibili a visite specialistiche ed esami diagnostici afferenti al Servizio sanitario pubblico;

    18) in un recente intervento in Aula alla Camera dei deputati il Ministro della salute ha dichiarato che il Piano nazionale, adottato d'intesa con la conferenza Stato-regioni nel febbraio 2019, prevede il monitoraggio dei tempi di attesa quale elemento essenziale per il più generale monitoraggio dei LEA, sia ex ante che ex post; si sta, tuttavia, valutando un'evoluzione del sistema per il monitoraggio ex ante delle prestazioni specialistiche ambulatoriali, favorendo il collegamento automatico con i CUP, per aumentare la tempestività di rilevazione;

    19) a tal proposito è bene evidenziare che già il decreto-legge 29 dicembre 2022, n. 198, cosiddetto decreto milleproroghe, ha introdotto alcune misure volte a favorire l'abbattimento delle liste d'attesa per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e per le prestazioni ospedaliere, prevedendo la possibilità per le Regioni e le Province autonome:

     a) di «rendere disponibili, per l'equilibrio finanziario 2022, le risorse correnti di cui all'articolo 1, comma 278, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, non utilizzate al 31 dicembre 2022 per le finalità di cui all'articolo 1, commi 276 e 277, di detta legge»;

     b) di avvalersi, fino al 31 dicembre 2023, di puntuali misure finanziarie atte a garantire la completa attuazione del Piano operativo per il recupero delle liste d'attesa, consentendo alle stesse regioni e province autonome di utilizzare «una quota non superiore allo 0,3 per cento del livello di finanziamento indistinto del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato per l'anno 2023»;

    20) più nello specifico, il provvedimento citato ha disposto la proroga dell'utilizzo delle risorse stanziate nel limite dell'autorizzazione di spesa per complessivi 500 milioni di euro, a valere sul livello di finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato per l'anno 2022, di cui 150 milioni destinati allo smaltimento delle liste di attesa tramite il ricorso alle strutture private accreditate, per consentire la prosecuzione delle attività già avviate, dal momento che a fine 2022 non tutte le risorse disponibili erano state utilizzate;

    21) incide sulla mancata riduzione dei tempi d'attesa anche il coinvolgimento solo in via marginale e residuale delle strutture di diritto privato, benché pubblicamente chiamate a dare disponibilità per il recupero delle liste;

    22) in merito alle liste d'attesa, il Ministro Schillaci nei giorni scorsi ha preannunciato, per la prossima manovra finanziaria, le linee di un nuovo piano di sfoltimento, prevedendo la presenza di un'autorità (la più indicata potrebbe essere l'Agenzia per i servizi sanitari regionali e per la sanità digitale, che già oggi gestisce tutti i flussi informativi delle Asl e produce report aggiornati sulle liste d'attesa) che controlli cosa accade nelle singole regioni e per ogni singola prestazione, e sia rapidamente in grado di intervenire nel caso in cui dovesse allungarsi la lista di attesa su un determinato esame diagnostico o intervento chirurgico in una determinata regione; non occorre necessariamente spendere di più per risolvere i problemi, ma utilizzare le risorse in modo efficiente in tutte le regioni;

    23) tra i provvedimenti collegati alla manovra di bilancio, riportati nella Nadef, tra gli altri è prevista l'adozione di disegni di legge inerenti la riorganizzazione e il potenziamento dell'assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale e dell'assistenza ospedaliera, la delega in materia di riordino delle professioni sanitarie e degli enti vigilati dal Ministero della salute e il Codice in materia di disabilità;

    24) tra i principali provvedimenti di finanza pubblica adottati nel 2023 nel settore della sanità, si ricorda che è stato istituito un Fondo a carico del bilancio statale per l'anno 2023 per fare fronte a quota parte degli oneri a carico delle aziende fornitrici di dispositivi medici a seguito del superamento del relativo tetto della spesa relativo agli anni 2015-2018;

    25) inoltre, per affrontare la carenza dei personale presso i servizi di emergenza-urgenza ospedalieri del Servizio sanitario nazionale (Ssn) e al fine di ridurre l'utilizzo delle esternalizzazioni, è stato stabilito che le aziende e gli enti del Ssn possano ricorrere per il personale medico a prestazioni aggiuntive la cui tariffa oraria, in deroga alla contrattazione, può essere aumentata;

    26) misure a sostegno del Ssn sono contenute anche all'interno della legge delega per la riforma fiscale, che dispone la previsione del graduale superamento dell'Irap tale da garantire il finanziamento del Servizio sanitario nazionale e il gettito in misura equivalente per le regioni che presentino squilibri di bilancio sanitario o siano sottoposte a piani di rientro, e che dispone che il riordino delle tax expenditures (agevolazioni fiscali) dovrà essere effettuato ponendo attenzione, in particolare, alla tutela del bene salute;

    27) si è consapevoli dell'importanza del potenziamento e dello sviluppo della telemedicina, in grado di intervenire tempestivamente sui sintomi prima che le condizioni di salute richiedano un intervento emergenziale, e che potrà determinare una riduzione degli accessi impropri al Pronto soccorso; nonché dell'utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale a supporto della lettura dei referti diagnostici, come ad esempio gli screening mammografici, riducendo il carico di lavoro dei radiologi e di conseguenza contribuendo a ridurre le liste di attesa;

    28) in merito, nell'ambito del Pnrr sono previsti 50 milioni di euro per promuovere un utilizzo diffuso delle televisite, oltre a 2 miliardi e 800 milioni destinati alla digitalizzazione, e all'ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero, finalizzato a migliorare l'efficienza dei livelli assistenziali e adeguare strutture e modelli organizzativi ai migliori standard di sicurezza internazionali, attraverso l'adozione di soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate e il potenziamento del patrimonio digitale delle strutture sanitarie pubbliche;

    29) nell'ultimo decennio, a causa dei tagli ai finanziamenti e una scarsa attenzione, il nostro SSN ha viaggiato a velocità ridotta, ma si sta avviando un percorso di ammodernamento tecnologico della sanità pubblica per garantire elevati standard assistenziali ad ogni cittadino,

impegna il Governo:

1) a porre in essere ogni iniziativa necessaria volta a valorizzare tutti i professionisti del servizio sanitario pubblico dal punto di vista contrattuale ed economico, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, ampliando inoltre l'accesso ai corsi universitari di riferimento e ai corsi di specializzazione per disporre di un numero adeguato di medici e operatori sanitari nel prossimo futuro;

2) a provvedere con ogni mezzo al reperimento di apposite e adeguate risorse per finanziare ulteriori strumenti incentivanti il personale, agendo attraverso il ricorso a tutti i necessari approfondimenti tecnici per individuare le misure più opportune nell'ambito degli istituti normativi e contrattuali vigenti;

3) ad assicurare e potenziare l'adeguata ripartizione e le risorse finanziarie necessarie a sostenere il finanziamento dei costi di funzionamento dell'offerta sanitaria che garantiscano il potenziamento degli ospedali, l'assistenza domiciliare estesa, la riduzione delle liste d'attesa, i programmi di prevenzione secondaria, le case e gli ospedali della comunità, le spese per il personale e per le terapie innovative, gli eventuali risparmi legati alla riorganizzazione e al miglioramento dell'efficienza e dell'appropriatezza, il costo dell'assistenza domiciliare;

4) a intraprendere tutte le iniziative necessarie a dare concretezza alla sanità digitale, al fine di potenziare gli strumenti diagnostici e tecnologici in nostro possesso e in grado di portare il Servizio sanitario a domicilio del paziente e di dare equità alle cure, potendo azzerare le distanze geografiche e consentire a chiunque, ovunque risieda, di accedere alle cure migliori, valorizzando l'utilizzo degli strumenti di intelligenza artificiale per la lettura dei referti diagnostici, quali ad esempio gli esami di screening per il cancro del seno;

5) in tale ambito, a potenziare e promuovere la telemedicina e il telemonitoraggio domiciliare per decongestionare gli ospedali, anche collocando la televisita all'interno di un percorso clinico che preveda l'alternanza di prestazioni in presenza e prestazioni a distanza;

6) ad adottare ogni iniziativa di competenze volte a ridurre le differenze territoriali per l'accesso ai servizi diagnostici e alle prestazioni sanitarie previste dai Lea, potenziando i programmi di prevenzione primaria e secondaria e riducendo i tempi di accesso alle terapie innovative e per cui non esistano ulteriori opzioni di cura;

7) a promuovere l'aggiornamento dei LEA e l'implementazione su tutto il territorio nazionale dei piani nazionali di prevenzione e cronicità, inserendo patologie ad alto impatto socio-sanitario quali Alzheimer, o causa di comorbidità ad alto impatto economico per il sistema e di salute pubblica quali l'obesità;

8) a promuovere campagne di sensibilizzazione per l'eliminazione di fattori di rischio quali fumo, abuso di alcool, sedentarietà, obesità, promuovendo piani di contrasto ai comportamenti scorretti, migliorando attività di prevenzione, diagnosi e presa in carico precoce dei soggetti ad alto rischio di sviluppo di patologie croniche correlate agli stili di vita o di carattere ereditario;

9) a promuovere la salute mentale e il benessere psicologico dei cittadini, attraverso iniziative dedicate, volte alla prevenzione e alla cura pubblica e capillare sul territorio dei disturbi psicologici, prestando particolare attenzione alle patologie sviluppate negli ultimi anni da adolescenti, preadolescenti e bambini e ai disagi delle famiglie.
(1-00203) «Vietri, Panizzut, Benigni, Lupi, Ciancitto, Lazzarini, Cappellacci, Cavo, Ciocchetti, Loizzo, Patriarca, Colosimo, Matone, Lancellotta, Maccari, Morgante, Rosso, Schifone».