ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00186

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 169 del 02/10/2023
Abbinamenti
Atto 1/00177 abbinato in data 02/10/2023
Atto 1/00185 abbinato in data 02/10/2023
Atto 1/00187 abbinato in data 02/10/2023
Atto 1/00188 abbinato in data 05/10/2023
Firmatari
Primo firmatario: GRIPPO VALENTINA
Gruppo: AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE
Data firma: 29/09/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GIACHETTI ROBERTO AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 02/10/2023
BOSCHI MARIA ELENA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 02/10/2023
BONETTI ELENA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 02/10/2023
RICHETTI MATTEO AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 02/10/2023
CASTIGLIONE GIUSEPPE AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 02/10/2023
ROSATO ETTORE AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 02/10/2023
RUFFINO DANIELA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 02/10/2023


Stato iter:
05/10/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 02/10/2023
Resoconto GRIPPO VALENTINA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 02/10/2023
Resoconto GRIMALDI MARCO ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Resoconto CANGIANO GEROLAMO FRATELLI D'ITALIA
Resoconto SCARPA RACHELE PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
 
PARERE GOVERNO 05/10/2023
Resoconto FRASSINETTI PAOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE E MERITO)
 
DICHIARAZIONE VOTO 05/10/2023
Resoconto BICCHIELLI PINO NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE
Resoconto PICCOLOTTI ELISABETTA ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Resoconto GIACHETTI ROBERTO AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE
Resoconto TASSINARI ROSARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Resoconto ORRICO ANNA LAURA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto SASSO ROSSANO LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto BERRUTO MAURO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Resoconto AMORESE ALESSANDRO FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 02/10/2023

DISCUSSIONE IL 02/10/2023

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 02/10/2023

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 05/10/2023

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 05/10/2023

ACCOLTO IL 05/10/2023

PARERE GOVERNO IL 05/10/2023

DISCUSSIONE IL 05/10/2023

VOTATO PER PARTI IL 05/10/2023

APPROVATO IL 05/10/2023

CONCLUSO IL 05/10/2023

Atto Camera

Mozione 1-00186
presentato da
GRIPPO Valentina
testo presentato
Lunedì 2 ottobre 2023
modificato
Giovedì 5 ottobre 2023, seduta n. 172

   La Camera,

   premesso che:

    1) l'ultimo rapporto Education at a glance di Ocse, pubblicato il 12 settembre 2023, ha ribadito che «la partecipazione a un'educazione della prima infanzia di alta qualità influisce positivamente sul benessere, sull'apprendimento e sullo sviluppo dei bambini nei primi anni di vita» e che in Italia solo il 13 per cento dei bambini di due anni è iscritto a programmi di educazione della prima infanzia, a fronte di una media nei Paesi Ocse pari al 43 per cento, con punte del 90 per cento in Islanda, Corea, Norvegia e Svezia;

    2) il rapporto Invalsi 2023 ha posto in evidenza che il sistema nazionale di istruzione, tradizionalmente con esiti uniformi almeno nei primi anni di scolarizzazione, ha iniziato a evidenziare i primi segnali di una divaricazione precoce del successo formativo tra i territori più ricchi e quelli caratterizzati da indicatori socio-economici e culturali più deboli;

    3) nonostante i progressi registrati in questi ultimi anni, il tasso di dispersione scolastica in Italia nel 2022, con il 12,7 per cento, è tra i più alti in Europa, con picchi in Sicilia (21,1 per cento), Puglia (17,6 per cento), Campania (16,4 per cento) e Calabria (14 per cento);

    4) i dati più preoccupanti riguardano le differenze rilevate tra le scuole del Nord e quelle del Sud, sia a livello di dispersione esplicita che implicita, come pure di emersione delle eccellenze, dati che ci interrogano drammaticamente sull'efficacia e sul livello di equità del nostro sistema di istruzione, che negli ultimi 15 anni ha visto consolidarsi una diffusa, inerziale accettazione di fallimenti educativi, sia per quanto riguarda le competenze culturali, che per quelle socio-relazionali e di cittadinanza, proprio nelle aree del Paese dove il disagio socio-economico delle famiglie richiederebbe una forte presenza dello Stato e delle regioni, negli ambiti di rispettiva competenza;

    5) il Piano nazionale di ripresa e resilienza non a caso ha posto tra i suoi obiettivi più importanti quello del contrasto ai divari territoriali, prevedendo ingenti investimenti su misure di contrasto alla dispersione, di profonda revisione dell'orientamento scolastico e lavorativo e sulla realizzazione di nuovi posti per gli asili nido, con particolare riguardo alle regioni del Mezzogiorno che ne sono particolarmente sguarnite;

    6) si colloca correttamente in questo contesto l'azione governativa volta per esempio a istituire – in attuazione della riforma 1.4 della missione 4, componente 1, del Piano nazionale di ripresa e resilienza – le figure del docente tutor e del docente orientatore e la revisione delle linee guida sull'orientamento pubblicate nel dicembre 2022, misure che però al momento risultano finanziate solo per il triennio della secondaria di secondo grado e solo per un anno;

    7) soprattutto nel primo ciclo di istruzione ma non solo, sia per venire incontro alle esigenze delle famiglie, sia per rafforzare il ruolo della scuola come presidio di legalità e come luogo di aggregazione, nonché per contrastare il disagio giovanile, appare fondamentale incentivare momenti di educazione anche non formale nelle scuole in orario extracurricolare, in collaborazione con gli enti locali e gli enti del terzo settore;

    8) l'opportunità dell'apertura delle scuole anche nelle ore pomeridiane, nonché nei periodi di sospensione della didattica, rappresenterebbe altresì l'occasione per dare vita a iniziative di potenziamento e di recupero, in particolare nelle discipline fondamentali, quali matematica, scienze, informatica, italiano e inglese, contribuendo in questo modo a ridurre i divari territoriali non solo tra regioni, ma anche tra realtà diverse della stessa regione e della stessa città;

    9) i dati sull'inflazione, che destano preoccupazione in ogni ambito della vita quotidiana delle famiglie italiane, dimostrano la necessità di un'attenzione speciale da parte del Governo, in particolare per quel che riguarda l'istruzione, al fine di evitare il rischio di espellere dal sistema formativo (o comunque renderne più difficoltosa la partecipazione) di un sempre maggior numero di studentesse e studenti a causa dell'impossibilità da parte delle famiglie di far fronte alle spese connesse, quali, in particolare, i libri di testo, i trasporti, il materiale didattico in genere e la mensa;

    10) in questo contesto, risulta quanto mai urgente completare celermente l'attuazione alla legge 7 aprile 2022 , n. 32 (cosiddetto «Family act»), con particolare riferimento all'articolo 2, recante deleghe per il riordino e il rafforzamento delle misure di sostegno all'educazione dei figli;

    11) l'attuale normativa sui libri di testo (legge n. 719 del 1964) prevede la gratuità per i cinque anni della primaria, malgrado l'obbligo di istruzione sia stato innalzato più di quindici anni fa ai primi due anni dell'istruzione secondaria di secondo grado, che rappresenta peraltro proprio il livello di istruzione nel quale i costi sono maggiori: secondo il monitoraggio effettuato nel 2022 dall'Osservatorio nazionale Federconsumatori, per esempio, le spese per gli alunni delle classi prime della secondaria di primo e secondo grado ammontano rispettivamente a più di 1.000 euro e a circa 1.250 euro, calcolando il costo dei libri, dei dizionari, del corredo scolastico (cartella, diario, astuccio ed altro) e dei ricambi durante l'intero anno;

    12) i rimborsi previsti dalla normativa sono largamente insufficienti e vengono erogati spesso con anni di ritardo, mettendo in difficoltà alternativamente i comuni, in particolare quelli più piccoli, o le famiglie; nei casi in cui le regioni aggiungono risorse si registrano, inoltre, disparità territoriali significative;

    13) il tetto di spesa imposto alle scuole viene spesso aggirato, ricorrendo alla surrettizia – e spesso incongrua – distinzione tra libri adottati e libri consigliati, portando a situazioni paradossali e ad inutili attriti tra la scuola e le famiglie;

    14) l'Associazione nazionale dei comuni italiani ha più volte denunciato come il finanziamento, pari per l'anno scolastico 2023/2024 a 133 milioni di euro, del fondo destinato alla gratuità dei libri e al sostegno al diritto allo studio sia ampiamente insufficiente a coprire le spese delle regioni e dei comuni sui libri di testo e che, per coprire quanto meno i costi delle famiglie che secondo le tabelle Istat sono in difficoltà economica, servirebbero circa 300 milioni di euro annui,

impegna il Governo:

1) ad adoperarsi al fine di rafforzare le misure di sostegno all'educazione dei figli;

2) ad adottare iniziative volte a reperire risorse per consentire la piena realizzazione di un sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita sino a sei anni, con particolare attenzione alle cosiddette sezioni primavera rivolte ai bambini tra i 24 e i 36 mesi;

3) a potenziare l'utilizzo delle risorse messe a disposizione dal PNRR per creare ambienti di apprendimento innovativi, con particolare riferimento alle metodologie di insegnamento e ai linguaggi, fornendo direttive e linee guida chiare ed efficaci;

4) a dare piena attuazione alle linee guida per l'orientamento, rafforzando un sistema di orientamento diffuso, a tutti i livelli scolastici a partire dalla scuola primaria e, in particolare, per la scelta della scuola secondaria di secondo grado e dell'istruzione terziaria, per dare vita a percorsi di orientamento strutturati che tengano conto delle aspirazioni professionali dei giovani, ma anche delle nuove competenze per i settori emergenti del lavoro, delle filiere formative e delle esigenze specifiche delle imprese e dei territori;

5) a valorizzare in tutti gli ordini di scuola il docente tutor e il docente orientatore, promuovendo la formazione iniziale e continua prevista dalla recente legge n. 79 del 29 giugno 2022 e decreti attuativi, introdurre, attraverso la Scuola di alta formazione di recente istituzione, percorsi di sviluppi di carriera per favorire la creazione di una nuova generazione di docenti qualificati e con differenziazioni di funzioni per rompere l'uniformità delle prestazioni e della retribuzione degli insegnanti, così come avviene da tempo a livello europeo;

6) a promuovere su tutto il territorio nazionale l'apertura delle scuole sia al pomeriggio che nei mesi estivi, affiancando a quelle obbligatorie già previste anche attività opzionali e facoltative, con particolare riguardo ai seguenti obiettivi:

  a) il prolungamento del tempo scuola in tutto il primo ciclo di istruzione, ove non previsto dall'offerta formativa attuale;

  b) l'implementazione in modo uniforme sul territorio nazionale di iniziative finalizzate al recupero e al potenziamento delle competenze chiave di cittadinanza, quali italiano, matematica, inglese e informatica;

  c) la promozione di attività culturali e sportive extracurricolari in collaborazione con gli enti del terzo settore e le altre realtà associative presenti sui territori, anche valorizzando le esperienze di educazione non formale;

  d) la creazione, nel rispetto del principio di sussidiarietà orizzontale, di campus per realizzare filiere orizzontali e verticali dove studenti di età diversa scelgono di apprendere in luoghi predisposti per le attività disciplinari, ma anche di recupero e sviluppo per valorizzare i talenti e non lasciare indietro nessuno;

7) a rafforzare l'offerta dell'istruzione e della formazione professionale sul piano nazionale per garantire ai giovani di avere accesso nel proprio territorio a percorsi professionalizzanti per conseguire livelli di qualificazione professionale con importanti momenti di formazione on the job, perseguendo l'obiettivo che nessun giovane possa abbandonare i percorsi formativi senza aver almeno raggiunto una qualifica professionale di primo livello;

8) a potenziare lo studio delle Stem e l'innalzamento delle competenze digitali;

9) ad individuare, nel rispetto dei vincoli di bilancio, misure a sostegno delle famiglie per rafforzare il loro potere di acquisto in tema di libri di testo nonché misure volte a intervenire sul tema delle detrazioni delle medesime spese, sull'incremento dell'attuale stanziamento del contributo dello Stato per l'acquisto dei libri di testo e sull'adeguamento dei tetti di spesa e ad avviare un confronto che coinvolga tutta la filiera perché siano individuate le innovazioni, anche legislative, necessarie per raggiungere l'obiettivo di ridurre sensibilmente sia il peso dei libri quotidianamente portato da casa a scuola e viceversa sia i costi a carico delle famiglie.
(1-00186) (Testo modificato nel corso della seduta) «Grippo, Giachetti, Boschi, Bonetti, Richetti, Castiglione, Rosato, Ruffino».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

educazione non formale

qualificazione professionale

istruzione