ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00072

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 56 del 22/02/2023
Firmatari
Primo firmatario: MOLINARI RICCARDO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 21/02/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BERGAMINI DAVIDE LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
CARLONI MIRCO LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
BRUZZONE FRANCESCO LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
PIERRO ATTILIO LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
ANDREUZZA GIORGIA LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
ANGELUCCI ANTONIO LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
BAGNAI ALBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
BARABOTTI ANDREA LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
BELLOMO DAVIDE LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
BENVENUTO ALESSANDRO MANUEL LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
BILLI SIMONE LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
BISA INGRID LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
BOF GIANANGELO LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
BORDONALI SIMONA LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
BOSSI UMBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
CANDIANI STEFANO LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
CAPARVI VIRGINIO LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
CARRA' ANASTASIO LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
CATTOI VANESSA LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
CAVANDOLI LAURA LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
CECCHETTI FABRIZIO LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
CENTEMERO GIULIO LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
COIN DIMITRI LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
COMAROLI SILVANA ANDREINA LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
CRIPPA ANDREA LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
DARA ANDREA LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
DI MATTINA SALVATORE MARCELLO LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
FRASSINI REBECCA LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
FURGIUELE DOMENICO LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
GIACCONE ANDREA LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
GIAGONI DARIO LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
GIGLIO VIGNA ALESSANDRO LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
GUSMEROLI ALBERTO LUIGI LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
IEZZI IGOR LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
LATINI GIORGIA LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
LAZZARINI ARIANNA LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
LOIZZO SIMONA LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
MACCANTI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
MARCHETTI RICCARDO AUGUSTO LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
MATONE SIMONETTA LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
MIELE GIOVANNA LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
MINARDO ANTONINO LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
MONTEMAGNI ELISA LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
MORRONE JACOPO LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
NISINI TIZIANA LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
OTTAVIANI NICOLA LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
PANIZZUT MASSIMILIANO LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
PIZZIMENTI GRAZIANO LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
PRETTO ERIK UMBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
RAVETTO LAURA LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
SASSO ROSSANO LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
STEFANI ALBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
SUDANO VALERIA LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
TOCCALINI LUCA LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
ZIELLO EDOARDO LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
ZINZI GIANPIERO LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
ZOFFILI EUGENIO LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023


Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IL 02/03/2023

Atto Camera

Mozione 1-00072
presentato da
MOLINARI Riccardo
testo presentato
Mercoledì 22 febbraio 2023
modificato
Giovedì 2 marzo 2023, seduta n. 61

   La Camera,

   premesso che:

    l'etichettatura rappresenta un fondamentale veicolo di informazioni ai consumatori circa l'indicazione della qualità degli alimenti, orientandoli a maturare scelte consapevoli ed il più possibile in linea con le indicazioni accolte a livello mondiale per una sana ed equilibrata alimentazione;

    l'Irlanda, in base alla direttiva (UE) n. 2015/1535, il 27 gennaio 2016, ha notificato alla Commissione europea un pacchetto normativo sul rapporto tra alcol e salute pubblica; la normativa irlandese prevede l'applicazione di messaggi allarmistici, che indicano come grave rischio per la salute il consumo di bevande alcoliche; la proposta dell'Irlanda è assolutamente fuorviante e rischia di generare estrema confusione circa le modalità di consumo, con logiche conseguenze sulla tradizione enogastronomica italiana su tutto il comparto produttivo di bevande alcoliche italiano;

    la questione irlandese pone seri dubbi su quali siano gli intendimenti della Commissione europea in merito all'adozione di strategie per la tutela della salute dei consumatori; infatti, durante l'iter che ha portato all'approvazione della risoluzione del Parlamento europeo del 16 febbraio 2022 sul «rafforzare l'Europa nella lotta contro il cancro-verso una strategia globale coordinata», la stessa Commissione europea è tornata indietro sulle sue decisioni rispetto al testo originario della risoluzione, che recava la raccomandazione di integrare l'etichettatura di bevande alcoliche con chiare indicazioni delle controindicazioni per la salute, scongiurando l'adozione di posizioni di generalizzata condanna verso qualsiasi consumo di alcool, peraltro non supportate da evidenze scientifiche univoche; questo a dimostrazione che già allora la Commissione europea aveva ritenuto non percorribile quella strada o che comunque avrebbe creato dei problemi ai Paesi membri;

    la scelta di non differenziare fra consumo moderato e abuso di alcol risponde a logiche incomprensibili, che sembra mirino a screditare il made in Italy nel nome di una dieta alimentare omologata, basata sul consumo di cibi sintetici e ultraprocessati, assolutamente dannosi per la salute;

    il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (Crea) ha più volte sottolineato che la dieta e lo stile di vita complessivo rendono decisivo l'impatto dei singoli alimenti nella salute delle persone, sottolineando, al riguardo, l'importanza di campagne di promozione all'educazione alimentare sin dai primi anni di vita, nonché il sostegno a percorsi di sensibilizzazione al consumo responsabile di bevande alcoliche;

    i regolamenti Irish Draft risultano chiaramente incompatibili con il diritto dell'Unione europea e anche le autorità irlandesi lo hanno riconosciuto; infatti, Claire Gordon, responsabile dell'unità di controllo del tabacco e dell'alcool all'interno del dipartimento della salute irlandese, ha anche specificato che «quello che stiamo facendo è in qualche modo una violazione del mercato unico, nel senso che stiamo cercando ulteriori modifiche a un prodotto rispetto al modo in cui viene venduto in altri paesi. Speriamo che entro due o tre mesi saremo in grado di dare il via a questa legge e poi la prossima cosa sarà che tutti gli altri la seguano»;

    il percorso irlandese che dovrà portare alle etichette salutistiche nelle bottiglie di vino quali «nuoce gravemente alla salute», alla stregua di un pacchetto di sigarette, sembra stia procedendo in modo celere; per il governo irlandese l'etichetta entrerà in vigore, per tutti gli alcolici, non solo vino, entro due o tre mesi dal via libera della Commissione europea;

    infatti, il 6 febbraio 2023 il Governo irlandese ha notificato all'Organizzazione mondiale del commercio (Omc) il suo progetto di regolamento ai sensi della sezione 12 dell'Ireland's Public Health (Alcohol) Act 2018, che stabilisce norme stringenti in etichetta per le bevande alcoliche, compreso l'uso di avvertenze sanitarie, l'ultimo passo procedurale prima che l'Irlanda possa adottare la legge, il cui processo prevede una durata di 60 giorni, al termine dei quali la decisione potrebbe divenire esecutiva;

    il tentativo irlandese di contraddistinguere alcune produzioni italiane come dannose alla salute, inserendo delle etichette allarmistiche sui danni da essi provocati, è un atto superficiale, che non tiene assolutamente conto che il rischio nell'assunzione di bevande alcoliche deve essere principalmente rapportato alla quantità consumata;

    è assolutamente indispensabile difendere i prodotti simbolo dell'Italia; va salvaguardato anche l'aspetto culturale dei prodotti alcolici nazionali: vini, birra, aperitivi, amari, liquori, distillati;

    il nostro Paese è il principale produttore ed esportatore mondiale di vino con oltre 14 miliardi di euro di fatturato e dà lavoro dal campo alla tavola a 1,3 milioni di persone;

    l'Italia infatti è il primo esportatore mondiale di vino. Il 70 per cento delle bottiglie esportate è costituito da produzioni Docg, Doc e Igt, con 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc), 76 vini a denominazione di origine controllata e garantita (DOCG), e 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30 per cento per i vini da tavola;

    nel 2022 il vino italiano ha messo a segno il proprio record di export di vino, con 8 miliardi di euro di valore (+12 per cento) ed il mercato irlandese, pur non essendo fra i principali mercati di punta, con un valore attestato intorno ai 40,5 milioni di euro, è in crescita grazie anche all'aumento dei consumi interni a scapito della tradizionale birra;

    la quota europea dei vini importati in Irlanda è del 40,5 per cento, mentre quella proveniente dal resto del mondo è del 59,5 per cento;

    una bottiglia di vino su quattro degli scaffali irlandesi arriva dal Cile (25,8 per cento); il primo Paese europeo (e secondo assoluto) è la Spagna con 15,4 per cento; quindi l'Australia con il 13,8 per cento, seguono Francia 12 per cento e Italia che vale il 10 per cento delle importazioni;

    a pagare le conseguenze della decisione dell'Unione europea, che va a favore dell'Irlanda, è la tradizione alcolica nazionale, inoltre, discriminerebbe i produttori degli altri Paesi dell'Unione europea, probabilmente costretti alla doppia etichetta;

    l'etichetta serve ad informare correttamente il consumatore, non a condizionarlo, indirizzandolo verso un prodotto rispetto ad un altro, in base non a una qualità oggettiva, ma ad un algoritmo che avvantaggia alcune produzioni iper-trasformate a danno di produzioni di altissima qualità che garantiscono benessere e che fanno parte da sempre della dieta mediterranea;

    le nuove etichette rischiano di danneggiare l'intera Unione europea in quanto potrebbero essere una fonte di distorsione del commercio internazionale, equivalente a una restrizione quantitativa che potrebbe innescare una reazione a catena anche su altri prodotti;

    il 31 gennaio 2023 la Commissione agricoltura della Camera dei deputati ha approvato all'unanimità una risoluzione in Commissione (n. 8-00002) che indica una posizione unitaria e condivisa, un segnale di come tutte le forze politiche abbiano sentito la necessità di tutelare l'eccellenza italiana nel settore, in ragione di una visione basata sul consumo equilibrato e moderato dei prodotti alcolici quali il vino e la birra;

    si intende proporre questo atto di indirizzo come ulteriore valido strumento di sostegno all'azione che il Governo dovrà svolgere presso le sedi internazionali ed europee, a difesa dei settori produttivi di eccellenza, anche al fine di mettere al centro del dibattito un modello di produzione di qualità come quello rappresentato dall'Italia,

impegna il Governo:

1) a promuovere, presso le competenti sedi europee, un accordo con gli altri Paesi membri produttori di bevande alcoliche, che condividono con l'Italia la contrarietà alle disposizioni irlandesi, affinché venga portata avanti un'azione forte e coordinata presso la Wto per scongiurare un danno per le produzioni alcoliche nazionali ed europee, che scaturirebbe dall'adozione in etichetta di divieti e classificazioni, con l'obiettivo di salvaguardare le produzioni italiane ed europee e assicurare un corretto funzionamento del mercato, con la rimozione delle barriere adottate;

2) ad intraprendere un dialogo costruttivo con le competenti istituzioni europee, affinché venga riconosciuto il valore che le produzioni agroalimentari made in Italy sono in grado di esprimere in termini di qualità, sicurezza e salubrità, nel rispetto di modelli produttivi e disciplinari che ne garantiscano origine, tracciabilità e nutrienti;

3) a mettere in campo iniziative proattive, che vedano il coinvolgimento del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e del Ministero della salute, affinché in sede europea, attraverso la presentazione di evidenze scientifiche, si scelga un approccio normativo volto a tutelare un consumo equilibrato e sano dei prodotti alcolici;

4) a promuovere iniziative a favore della diffusione e informazione alle giovani generazioni sulla necessità di adottare corretti stili di vita, modelli di consumo equilibrati e sugli effetti benefici per la salute di una alimentazione basata sulla combinazione di alimenti cardine della dieta mediterranea;

5) ad attivarsi sul territorio nazionale e in sede europea, affinché vengano promosse campagne di sensibilizzazione sul corretto consumo di bevande a base di alcol e sull'adozione di modelli di consumo equilibrati.
(1-00072) «Molinari, Davide Bergamini, Carloni, Bruzzone, Pierro, Andreuzza, Angelucci, Bagnai, Barabotti, Bellomo, Benvenuto, Billi, Bisa, Bof, Bordonali, Bossi, Candiani, Caparvi, Carrà, Cattoi, Cavandoli, Cecchetti, Centemero, Coin, Comaroli, Crippa, Dara, Di Mattina, Formentini, Frassini, Furgiuele, Giaccone, Giagoni, Giglio Vigna, Gusmeroli, Iezzi, Latini, Lazzarini, Loizzo, Maccanti, Marchetti, Matone, Miele, Minardo, Montemagni, Morrone, Nisini, Ottaviani, Panizzut, Pizzimenti, Pretto, Ravetto, Sasso, Stefani, Sudano, Toccalini, Ziello, Zinzi, Zoffili».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

consumo alimentare

consumo

bevanda alcolica