ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00021

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 13 del 23/11/2022
Abbinamenti
Atto 1/00027 abbinato in data 30/11/2022
Atto 1/00029 abbinato in data 30/11/2022
Atto 1/00034 abbinato in data 30/11/2022
Firmatari
Primo firmatario: RICHETTI MATTEO
Gruppo: AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE
Data firma: 23/11/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SOTTANELLI GIULIO CESARE AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 23/11/2022
MARATTIN LUIGI AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 23/11/2022
BENZONI FABRIZIO AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 23/11/2022
BONETTI ELENA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 23/11/2022
BONIFAZI FRANCESCO AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 23/11/2022
BOSCHI MARIA ELENA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 23/11/2022
CARFAGNA MARIA ROSARIA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 23/11/2022
CASTIGLIONE GIUSEPPE AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 23/11/2022
COSTA ENRICO AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 23/11/2022
D'ALESSIO ANTONIO AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 23/11/2022
DEL BARBA MAURO AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 23/11/2022
DE MONTE ISABELLA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 23/11/2022
FARAONE DAVIDE AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 23/11/2022
GADDA MARIA CHIARA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 23/11/2022
GIACHETTI ROBERTO AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 23/11/2022
GRIPPO VALENTINA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 23/11/2022
GRUPPIONI NAIKE AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 23/11/2022
PASTORELLA GIULIA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 23/11/2022
ROSATO ETTORE AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 23/11/2022
RUFFINO DANIELA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 23/11/2022


Stato iter:
30/11/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 29/11/2022
Resoconto DE MONTE ISABELLA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 29/11/2022
Resoconto STEFANAZZI CLAUDIO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Resoconto TREMAGLIA ANDREA FRATELLI D'ITALIA
Resoconto TODDE ALESSANDRA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto BAGNAI ALBERTO LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto BORRELLI FRANCESCO EMILIO ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Resoconto GIORGIANNI CARMEN LETIZIA FRATELLI D'ITALIA
Resoconto SCUTELLA' ELISA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto CANNATA GIOVANNI LUCA FRATELLI D'ITALIA
 
PARERE GOVERNO 30/11/2022
Resoconto ALBANO LUCIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 30/11/2022
Resoconto DELLA VEDOVA BENEDETTO MISTO-+EUROPA
Resoconto ROMANO FRANCESCO SAVERIO NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE
Resoconto GRIMALDI MARCO ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Resoconto MARATTIN LUIGI AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE
Resoconto ORSINI ANDREA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Resoconto SCERRA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto CAVANDOLI LAURA LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto FASSINO PIERO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Resoconto OSNATO MARCO FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 29/11/2022

DISCUSSIONE IL 29/11/2022

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 29/11/2022

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 30/11/2022

NON ACCOLTO IL 30/11/2022

PARERE GOVERNO IL 30/11/2022

DISCUSSIONE IL 30/11/2022

RESPINTO IL 30/11/2022

CONCLUSO IL 30/11/2022

Atto Camera

Mozione 1-00021
presentato da
RICHETTI Matteo
testo presentato
Mercoledì 23 novembre 2022
modificato
Mercoledì 30 novembre 2022, seduta n. 16

   La Camera,

   premesso che:

    il Meccanismo europeo di stabilità (Mes, in inglese European Stability Mechanism – Esm), è un'organizzazione internazionale nata nel 2012 mediante un trattato intergovernativo, al di fuori del quadro giuridico della Ue;

    il Mes ha affiancato e poi sostituito due strumenti transitori di stabilizzazione finanziaria: il Meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (Mesf) e il Fondo europeo di stabilità finanziaria (Fesf);

    la sua funzione fondamentale è concedere, sotto precise condizioni, assistenza finanziaria ai Paesi membri che – pur avendo un debito pubblico sostenibile – trovino temporanee difficoltà nel finanziarsi sul mercato;

    la condizionalità varia a seconda della natura dello strumento utilizzato: per i prestiti assume la forma di un programma di aggiustamento macroeconomico, specificato in un apposito memorandum; è meno stringente nel caso delle linee di credito precauzionali, destinate a Paesi in condizioni economiche e finanziarie fondamentalmente sane ma colpiti da shock avversi;

    il Mes attenua i rischi di contagio connessi con eventuali crisi di un paese dell'area euro, rischi che in passato si sono materializzati e hanno avuto anche gravi ripercussioni sul nostro Paese. La presenza del Mes riduce la probabilità di un default sovrano, almeno per i Paesi le cui difficoltà sono temporanee e possono essere risolte con prestiti o linee di credito;

    nel dicembre 2017 la Commissione europea, all'interno del più ampio processo di completamento dell'Unione economica monetaria (Uem) aveva presentato una proposta di regolamento per la trasformazione del Mes in un Fondo Monetario Europeo (Fme), basato sulla struttura finanziaria ed istituzionale del Mes, sempre secondo il rispetto di rigorose condizionalità e analisi di sostenibilità del debito, ma incluso nel quadro giuridico dell'Ue;

    questa proposta di riforma non prevedeva né annunciava un meccanismo di ristrutturazione dei debiti sovrani, né affidava al Mes compiti di sorveglianza macroeconomica;

    la riforma avrebbe attribuito al Mes una nuova funzione, quella cioè di fornire una rete di sicurezza finanziaria di sostegno comune (backstop) al Fondo di risoluzione unico (Fru, in inglese Single Resolution Fund, Srf) nell'ambito del sistema di gestione delle crisi bancarie;

    con il ruolo di backstop al Fru, il Mes avrebbe contribuito a contenere i rischi di contagio connessi con eventuali crisi bancarie di rilievo sistemico. Per quanto riguarda specificamente l'Italia, il rifinanziamento dell'elevato debito pubblico del nostro Paese sarebbe potuto così avvenire in maniera più ordinata e a costi più contenuti;

    questa proposta della Commissione è stata, infine, superata dall'accordo trovato nel giugno 2019 dall'Eurogruppo su una revisione del Trattato istitutivo del Mes, che disporrà di strumenti e di un mandato più forti;

    il 27 gennaio e l'8 febbraio 2021 i Paesi membri del Mes hanno sottoscritto l'accordo che riforma il Trattato istitutivo: il Mes, con ratifica immediata, avrebbe potuto fornire la garanzia comune (backstop) al Fru dall'inizio del 2022 (anziché dal 2024), in considerazione di una valutazione complessivamente positiva del rispetto di alcuni obiettivi di riduzione del rischio bancario, quali la riduzione dei crediti deteriorati e la capacità di assorbimento delle perdite;

    il Mes affiancherà così, senza affatto sostituirla, la Commissione europea, e le modalità di cooperazione tra le due istituzioni saranno definite in un accordo che verrà sottoscritto quando le modifiche entreranno finalmente in vigore;

    il Mes non avrà alcun compito di sorveglianza fiscale ai sensi del Patto di stabilità e crescita, e la sua attività sarà vincolata al rispetto della legislazione dell'Unione europea;

    inoltre, la valutazione complessiva della situazione economica dei Paesi e la loro posizione rispetto alle regole del Patto di stabilità e crescita e della procedura per gli squilibri macroeconomici rimarrà responsabilità esclusiva della Commissione;

    il Trattato riformato non è ancora entrato in vigore perché allo stato attuale risultano mancanti soltanto le ratifiche di Italia e Germania, con quest'ultima che ha sottoposto la propria decisione alla Corte costituzionale;

    negli scorsi giorni, il Ministro dell'economia e delle finanze, con una strategia che parrebbe essere dilatoria, ha affermato di voler attendere la decisione della Corte tedesca,

impegna il Governo

1) a presentare nel prossimo Consiglio dei ministri utile, e comunque entro fine anno, il disegno di legge di ratifica della riforma del Trattato istitutivo del Mes sottoscritta ad inizio 2021, dando finalmente seguito ad un impegno assunto in sede internazionale quasi due anni fa, evitando così possibili contenziosi politici con gli altri Paesi che già hanno portato a compimento i loro rispettivi iter di ratifica e rilanciando, invece, la posizione dell'Italia in sede internazionale.
(1-00021) «Richetti, Marattin, Benzoni, Bonetti, Bonifazi, Boschi, Carfagna, Castiglione, Enrico Costa, D'Alessio, Del Barba, De Monte, Faraone, Gadda, Giachetti, Grippo, Gruppioni, Pastorella, Rosato, Ruffino, Sottanelli».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rischio sanitario

zona euro

accordo internazionale