Legislatura: 19Seduta di annuncio: 72 del 21/03/2023
Primo firmatario: LAUS MAURO ANTONIO DONATO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 21/03/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 21/03/2023 BELLUCCI MARIA TERESA VICE MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 21/03/2023
ACCOLTO IL 21/03/2023
PARERE GOVERNO IL 21/03/2023
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 21/03/2023
CONCLUSO IL 21/03/2023
La Camera,
premesso che:
l'evoluzione demografica del nostro Paese, così come quella degli Stati a economia avanzata, vede un'incidenza sempre più consistente della popolazione anziana. I dati di Eurostat relativi al 2017 hanno rilevato che l'Italia è il Paese con il più alto tasso di over 65 rispetto alla popolazione di età compresa fra 15 e 64 anni, con una percentuale di ultrasessantacinquenni pari al 35 per cento della popolazione, superiore di 5 punti percentuali alla media europea. Gli stessi dati hanno evidenziato che, negli ultimi due decenni, la percentuale di europei anziani si è incrementata di oltre 7 punti percentuali, passando dal 22,5 per cento al 30 per cento della popolazione; non c'è dubbio che questi dati rispecchino un risultato certamente positivo, ovvero l'aumento dell'aspettativa di vita, anche se accompagnato da una flessione delle nascite che non può certo non essere vista con preoccupazione;
il tema della condizione materiale e di relazione della popolazione più anziana è diventato, pertanto, uno dei temi principali per uno sviluppo equilibrato della società nel suo complesso e dei singoli nuclei familiari. Questione testimoniato dalla stessa finalità del provvedimento in oggetto; in tale ottica, soprattutto per quanto concerne l'obiettivo dell'invecchiamento attivo, va segnalato il fondamentale ruolo svolto, in molte realtà territoriali, dai centri per gli anziani, ovvero quelle strutture polivalenti che permettono la socializzazione, l'incontro e la vita di relazione e che sono, quindi, un antidoto al rischio di isolamento, dei veri e propri centri di aggregazione dove gli anziani possono combattere la solitudine di cui spesso, purtroppo, sono vittime; i centri sono sorti prevalentemente per consentire che le persone anziane potessero, da un lato, aggregarsi e, dall'altro, socializzare. Queste finalità nel tempo si sono evolute nella solidarietà verso i propri coetanei, nell'attenzione sempre più consapevole alla conservazione della propria salute e nella ricerca di una qualità di vita più elevata, accompagnata a una sempre maggior attenzione alle tematiche culturali e alla collaborazione con le altre realtà associative del territorio; la nascita di tali realtà associative è stata il frutto dell'iniziativa di molte cittadine e molti cittadini, così come di tante amministrazioni locali lungimiranti che hanno saputo cogliere l'importanza di una formula organizzativa volta a riconoscere la fondamentale funzione del momento aggregativo e di relazione per quanto riguarda la condizione e la qualità della vita, in particolare di quella delle persone della terza età;
quanto più alto sarà il grado di diffusione e di organizzazione di tali realtà associative, tante più saranno le opportunità per affrontare in maniera serena, solidale e aggregativa una fase della vita così delicata come la vecchiaia,
impegna il Governo
a valutare la possibilità di prevedere, nell'ambito dell'esercizio della delega in materia di invecchiamento attivo, promozione dell'inclusione sociale e prevenzione della fragilità, uno specifico riconoscimento del ruolo svolto dai centri per gli anziani, prevedendo appropriate forme di sostegno per la loro diffusione e per il potenziamento della loro attività.
9/977/36. (Testo modificato nel corso della seduta)
Laus.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):invecchiamento demografico
popolazione attiva
integrazione sociale