ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/00908/006

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 60 del 01/03/2023
Firmatari
Primo firmatario: DE PALMA VITO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Data firma: 01/03/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CAROPPO ANDREA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 01/03/2023
D'ATTIS MAURO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 01/03/2023


Stato iter:
02/03/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 02/03/2023
Resoconto BERGAMOTTO FAUSTA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (IMPRESE E MADE IN ITALY)
Fasi iter:

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 01/03/2023

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 01/03/2023

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 02/03/2023

ACCOLTO IL 02/03/2023

PARERE GOVERNO IL 02/03/2023

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 02/03/2023

CONCLUSO IL 02/03/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/00908/006
presentato da
DE PALMA Vito
testo presentato
Mercoledì 1 marzo 2023
modificato
Giovedì 2 marzo 2023, seduta n. 61

   La Camera,

   premesso che:

    il provvedimento in esame è finalizzato a salvaguardare determinati contesti industriali che, a causa tra l'altro del caro-energia, si trovano in situazione di carenza di liquidità, fornendo allo Stato strumenti rapidi per intervenire laddove la gestione delle imprese di interesse strategico nazionale dovesse ritenersi non adeguata;

    in questa prospettiva, il decreto-legge provvede, all'articolo 1, al rafforzamento patrimoniale della gestione dell'impianto siderurgico di Taranto, autorizzando l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa S.p.a. (Invitalia) ad apportare finanziamenti al fine di assicurare la continuità del funzionamento produttivo dello stabilimento di interesse strategico nazionale di Taranto della Società ILVA S.p.A., oggi Acciaierie d'Italia S.p.A.;

    in particolare, il comma 1 dell'articolo 1 del provvedimento in esame modifica il comma 1-ter dell'articolo 1 del decreto-legge 16 dicembre 2019, n. 142, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 febbraio 2020 n. 5, che autorizza Invitalia a sottoscrivere aumenti di capitale sociale ulteriori (rispetto a quelli previsti nei confronti della Banca del Mezzogiorno – Mediocredito Centrale S.p.A.) o a erogare finanziamenti in conto soci, nel limite massimo di 705 milioni di euro, specificando che i finanziamenti devono essere concessi secondo logiche, criteri e condizioni di mercato e devono contenere una clausola che ne consenta la conversione in aumenti di capitale su richiesta di Invitalia;

    viene altresì modificato il comma 1-quinquies del medesimo articolo 1 del decreto-legge n. 142 del 2019, che autorizza Invitalia a effettuare ulteriori interventi di rafforzamento patrimoniale rispetto a quelli previsti dal comma 1-ter, sino ad un importo complessivamente non superiore a 1 miliardo di euro, anche in costanza di provvedimenti di sequestro o confisca degli impianti dello stabilimento siderurgico;

    la situazione dell'impianto siderurgico di Taranto è stata oggetto di diversi incontri, nell'ambito dei tavoli di crisi attivati presso il Ministero delle imprese e del made in Italy (MIMIT) con i rappresentanti di Acciaierie d'Italia;

    nel corso dell'incontro del 13 dicembre 2021, il presidente del Consiglio di Amministrazione e l'amministratore delegato di Acciaierie d'Italia S.p.A. hanno illustrato le linee guida del nuovo Piano di sviluppo sostenibile che si articola in quattro fasi ed ha l'obiettivo decennale di arrivare alla completa decarbonizzazione dello stabilimento di Taranto;

    nell'incontro del 23 giugno 2022 la società ha manifestato le proprie difficoltà nell'accesso al credito, che sono state oggetto del successivo incontro, svoltosi il 3 agosto 2022, nel quale il Ministero delle imprese e del made in Italy ha comunicato che era in corso un approfondimento con il Ministero dell'economia e delle finanze su come supportare l'azienda con la liquidità necessaria a rilanciare le produzioni, in considerazione dei costi delle materie di approvvigionamento e dei costi energetici, a tutela dei lavoratori e delle imprese dell'indotto, annunciando che a tal fine il Consiglio dei ministri avrebbe discusso di uno specifico intervento/strumento, che si è poi concretizzato nell'articolo 30 del decreto-legge n. 115 del 2022, con cui è stato inserito nell'articolo 1 del decreto-legge 142 del 2019 il comma 1-quinquies, che autorizza Invitalia a sottoscrivere strumenti ulteriori rispetto a quelli già effettuati;

    nel corso del Consiglio dei ministri del 28 dicembre scorso, giorno in cui è stato varato il decreto-legge in esame, il Ministero delle imprese e del made in Italy ha tenuto un'informativa sull'accordo di rafforzamento patrimoniale e produttivo di Acciaierie d'Italia che prevede una modifica dei patti parasociali attualmente in vigore e un aumento di capitale da finalizzare in futuro. Il nuovo accordo tra gli azionisti di Acciaierie d'Italia e Invitalia stabilisce:

     il rilancio del sito produttivo, con garanzie occupazionali e obiettivi di produzione superiori a quelli conseguiti da Acciaierie d'Italia nell'ultimo biennio;

     la riconversione industriale dell'impianto, al fine di renderlo sostenibile, e il risanamento ambientale delle aree interessate, con il completamento dell'Autorizzazione integrata ambientale (AIA) nei tempi previsti;

     investimenti legati allo sviluppo industriale e al porto di Taranto;

    l'ultima riunione del tavolo di crisi si è svolta lo scorso 19 gennaio con la partecipazione delle forze sociali, sindacati e associazione produttive, rappresentanti degli Enti locali, azionisti pubblici e privati, durante la quale l'azienda ha illustrato i piani di sviluppo e gli impegni industriali e occupazionali;

    lo scorso mese di gennaio il Ministero Economia e Finanza ha annunciato con una nota che è stata predisposta l'erogazione di una dotazione finanziaria pari a 680 milioni di euro per Invitalia affinché possa trasferire tali risorse ad Acciaierie d'Italia;

    questo prestito ponte servirà ad Acciaierie d'Italia sia a saldare i debiti con le aziende fornitrici facenti parte dell'indotto tarantino, le forniture energetiche, sia a consolidare lo stato patrimoniale, nonché a far ripartire la produzione e gli investimenti in parte, al momento, sospesi,

impegna il Governo

a proseguire i lavori del tavolo istituzionale avviato presso il MIMIT con tutti i soggetti coinvolti, al fine di definire urgentemente, e con chiarezza, un piano industriale definitivo, accompagnato da un piano di investimenti, affinché riprendano con celerità l'attività del sito siderurgico di Taranto e, conseguentemente, i lavori bloccati, avviando contestualmente l'emissione di nuovi ordini necessari per raggiungere livelli produttivi adeguati alla sopravvivenza dello stabilimento e della relativa occupazione diretta e indotto.
9/908/6. (Testo modificato nel corso della seduta) De Palma, Caroppo, D'Attis.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

industria siderurgica

denominazione di origine

crescita dell'impresa