ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/00908/003

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 60 del 01/03/2023
Firmatari
Primo firmatario: STEFANAZZI CLAUDIO MICHELE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 01/03/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PAGANO UBALDO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 01/03/2023
LACARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 01/03/2023


Stato iter:
02/03/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 01/03/2023
BERGAMOTTO FAUSTA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (IMPRESE E MADE IN ITALY)
 
DICHIARAZIONE VOTO 02/03/2023
Resoconto STEFANAZZI CLAUDIO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 01/03/2023

PARERE GOVERNO IL 01/03/2023

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 01/03/2023

DISCUSSIONE IL 02/03/2023

RESPINTO IL 02/03/2023

CONCLUSO IL 02/03/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/00908/003
presentato da
STEFANAZZI Claudio Michele
testo presentato
Mercoledì 1 marzo 2023
modificato
Giovedì 2 marzo 2023, seduta n. 61

   La Camera,

   premesso che:

    il decreto in esame crea nuove problematiche senza risolvere i nodi relativi al futuro degli impianti ex Ilva e contiene invece una serie di disposizioni che fanno fare dei passi indietro a Taranto: un insieme di norme che prefigurano un'autorizzazione, a chi produce, senza limiti di ordine ambientale e sanitario, in assenza di norme di reale rilancio dello stabilimento pugliese, di garanzie sul pagamento dei crediti maturati dai fornitori, di rilancio dell'occupazione, di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, tutte tematiche che avrebbero giustificato la necessità e l'urgenza di un provvedimento come un decreto-legge;

    un secondo ordine di motivi riguarda il finanziamento in conto soci da parte di Invitalia: il provvedimento in discussione non lega questi finanziamenti ad una modifica della governance, che invece è imprescindibile per un reale rilancio dell'ex Ilva: i 680 milioni di euro sembrano invece indirizzati al pagamento dei costi dell'energia, mentre la restante quota non viene legata ad un'accelerazione del passaggio del controllo azionario da Arcelor Mittal al socio pubblico né alla presentazione di un cronoprogramma di investimenti in vista, tra l'altro, della riconversione produttiva, del risanamento aziendale, dell'elettrificazione dei forni e del mantenimento dei livelli occupazionali;

    si tratta, inoltre, di un provvedimento che non esprime una reale visione di politica industriale da parte del Governo sul settore della siderurgia e, in particolare, sugli impianti ex Ilva di Taranto: gli impianti del siderurgico di Taranto sono attualmente ai minimi livelli in termini per produzione mentre al contempo Arcelor Mittal ha aumentato la produzione di acciaio negli altri stabilimenti di proprietà al di fuori dell'Italia, arrecando un duplice danno al Paese: uno in termini economici e occupazionali per il complesso di Taranto e l'altro in termini di disponibilità di acciaio per la manifattura nazionale;

    manca qualsiasi previsione finalizzata a garantire la prosecuzione del Piano di ambientalizzazione e di attuazione della Valutazione d'impatto sulla salute (VIS): gli articoli da 5 a 7 appaiano critici sul piano giuridico, data l'eccessiva genericità, e sul piano della coerenza generale con la normativa vigente, con il rischio che possano ulteriormente costituire un pericolo per la salute e la sicurezza dei lavoratori,

impegna il Governo

a effettuare, avvalendosi dell'istituto superiore di sanità e degli enti, autorità e organismi pubblici competenti, la Valutazione di impatto sanitario (VIS) relativamente agli impianti di interesse strategico nazionale ubicati nell'area di Taranto, in conformità con le linee guida adottate con decreto del Ministro della salute del 27 marzo 2019 e a disporre, qualora dagli esiti della valutazione emergano concreti rischi per la salute e per l'ambiente, il riesame degli atti autorizzativi per la prosecuzione dell'attività produttiva dello stabilimento siderurgico di Taranto, ai fini dell'aggiornamento delle prescrizioni ivi contenute, con particolare riguardo per l'adeguamento dei limiti massimi di produzione annua alle risultanze della VIS.
9/908/3. Stefanazzi, Ubaldo Pagano, Lacarra.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza del lavoro

rischio sanitario

industria siderurgica