ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/00888/093

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 56 del 22/02/2023
Firmatari
Primo firmatario: RICCIARDI MARIANNA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/02/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MORFINO DANIELA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2023
PAVANELLI EMMA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2023


Stato iter:
23/02/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 22/02/2023
SIRACUSANO MATILDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 22/02/2023

PARERE GOVERNO IL 22/02/2023

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 22/02/2023

RESPINTO IL 23/02/2023

CONCLUSO IL 23/02/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/00888/093
presentato da
RICCIARDI Marianna
testo presentato
Mercoledì 22 febbraio 2023
modificato
Giovedì 23 febbraio 2023, seduta n. 57

   La Camera,

   premesso che:

    il provvedimento all'esame, all'articolo 4, reca disposizioni di proroga dei termini legislativi in materia di salute;

    più in particolare, al comma 1-bis, inserito durante l'esame al Senato, per l'anno 2023, incrementa dello 0,5 per cento la quota premiale per le regioni che adottino misure idonee a garantire l'equilibrio di bilancio;

   considerato che:

    dal 2012, con il decreto-legge n. 95 del 2012, la percentuale della quota premiale per le regioni è stata fissata allo 0,25 per cento delle risorse ordinarie del FSN; per l'anno 2021 la predetta percentuale è stata elevata allo 0,32 per cento e successivamente la legge di bilancio 2023, ne ha previsto l'ulteriore innalzamento allo 0,40 per cento per il solo anno 2022;

    l'innalzamento della quota premiale non produce effetti per la finanza pubblica in quanto si sostanzia in uno spostamento di risorse ad incremento della quota premiale all'interno del fabbisogno sanitario nazionale standard, dalla quota indistinta assegnata alle regioni sulla base dell'applicazione della metodologia dei costi standard;

    i predetti incrementi della quota premiale (0,32 per cento e 0,40 per cento) sono conseguenti all'attuazione dell'Accordo politico per la ripartizione delle risorse finanziarie destinate al Servizio sanitario nazionale, del 2 dicembre 2022, che quanto alla premialità per l'anno 2023 prevede una ripartizione sulla base dei seguenti criteri: 22 per cento alle regioni che presentano un indice di vecchiaia che si discosta dalla media nazionale di almeno 2 volte la deviazione standard; il restante 78 per cento così suddiviso: 50 per cento della premialità alle prime 5 regioni in griglia LEA in proporzione al punteggio della popolazione pesata; 50 per cento della premialità quale fondo perequativo per le regioni che presentano situazione di disequilibrio economico-finanziario a causa dei maggiori costi determinati da eventi esterni alla gestione dei rispettivi SSR, per il principio di solidarietà, o che per motivi demografici registrano una bassa crescita del fondo sanitario indistinto;

    l'esiguità delle risorse ripartite quale fondo perequativo e il contestuale incremento della quota premiale che di fatto sposta risorse che invece sulla base del predetto accordo, già dal 2023, dovrebbero essere ripartite sulla base di indicatori più equi che, tra l'altro, tengano conto delle necessità e deprivazioni delle singole regioni e dei territori,

impegna il Governo

alla luce delle sempre più evidenti disuguaglianze regionali, a ripensare il meccanismo della premialità sulle risorse ordinarie per il finanziamento del Servizio sanitario nazionale che nel premiare le cosiddette regioni virtuose finisce per creare una distanza incolmabile e progressiva nell'esigibilità dei livelli essenziali di assistenza tra regioni, territori e tra persone.
9/888/93. Marianna Ricciardi, Morfino, Pavanelli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

economia pubblica