Legislatura: 19Seduta di annuncio: 56 del 22/02/2023
Primo firmatario: MORFINO DANIELA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/02/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma FONTANA ILARIA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2023 COSTA SERGIO MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2023 L'ABBATE PATTY MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2023 SANTILLO AGOSTINO MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2023 PAVANELLI EMMA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 22/02/2023 SIRACUSANO MATILDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
NON ACCOLTO IL 22/02/2023
PARERE GOVERNO IL 22/02/2023
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 22/02/2023
RESPINTO IL 23/02/2023
CONCLUSO IL 23/02/2023
La Camera,
premesso che:
l'articolo 12 del decreto-legge n. 173 del 2022 (cosiddetto decreto Ministeri) ha istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Comitato interministeriale per le politiche del mare (CIPOM) a cui è assegnato il compito di assicurare il coordinamento e la definizione degli indirizzi strategici delle politiche del mare. In particolare, il CIPOM provvede, con cadenza triennale, all'elaborazione e all'approvazione del Piano del mare. Il Comitato ha anche il compito di monitorare sull'attuazione del Piano, che viene aggiornato annualmente, in funzione degli obiettivi conseguiti e delle priorità indicate anche in sede europea, attraverso l'adozione di iniziative idonee a superare eventuali ostacoli e ritardi. Ai sensi del comma 10 del medesimo articolo, la relazione annuale sullo stato di attuazione del Piano deve essere trasmessa alle Camere entro il 31 maggio di ogni anno;
l'articolo 20 del decreto-legge in esame, per l'anno 2023, proroga dal 31 maggio 2023 al 31 luglio 2023 il predetto termine relativo all'invio alle Camere della relazione annuale sullo Stato di attuazione del Piano del mare;
considerato che:
il nostro Paese ha avviato da anni il percorso istituzionale di attuazione della Strategia per l'ambiente marino, sulla base del modello comunitario previsto dalla Direttiva quadro 2008/56/CE recepita con decreto legislativo n. 190 del 2010, che istituisce un quadro per l'azione comunitaria nel campo della politica per l'ambiente marino volta a promuovere l'uso sostenibile dei mari e la conservazione degli ecosistemi marini;
ai fini della realizzazione del Green Deal e del raggiungimento degli obiettivi ambientali e climatici dell'Unione, le politiche economiche del mare devono essere radicate sul principio di sostenibilità ambientale, che presuppone in primis la sopravvivenza e la tutela degli habitat marini, senza i quali verrebbero pregiudicati i servizi ecosistemici che ne derivano, in termini di cibo, benefici per la salute umana, mitigazione dei cambiamenti climatici, nonché un'intera rete di interazioni economiche. È pertanto fondamentale l'adozione di un approccio economico basato su attività pulite, resilienti ai cambiamenti climatici, sostenibili e con un impatto limitato sull'ambiente marino, come indicato dalla Commissione europea nella Comunicazione del 17 maggio 2021;
tra i più recenti interventi normativi, volti ad attuare tali indirizzi strategici, è da segnalare la cosiddetta «legge Salvamare» (legge 17 maggio 2022, n. 60) che persegue l'importante obiettivo di contribuire al risanamento dell'ecosistema marino, lacustre e fluviale, e il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 7 luglio 2022, recante l'approvazione di un programma di misure per il conseguimento ed il mantenimento del buono stato ambientale, ai sensi dell'art. 9 del citato decreto legislativo del 13 ottobre 2010, n. 190;
per quanto esposto, si ritiene ingiustificata la proroga, prevista dal citato articolo 20 del provvedimento in esame, del termine relativo all'invio alle Camere della relazione annuale sullo stato di attuazione del Piano del mare, laddove al contrario appare auspicabile il sollecito intervento da parte del Governo per garantire la necessaria continuità con gli indirizzi strategici già adottati ed evitare rallentamenti nell'adozione delle misure necessarie a superare eventuali criticità e ritardi, considerato altresì che il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), per centrare gli obiettivi del Green Deal, prevede investimenti significativi per progetti di sostenibilità ambientale anche nei mari e nella fascia costiera italiana,
considerata la rilevanza del Piano, che costituisce anche il riferimento per gli strumenti di pianificazione di settore,
impegna il Governo
a relazionare quanto prima alle Camere sullo stato di attuazione del Piano del mare e degli indirizzi strategici ivi previsti che verranno attuati nell'ambito delle misure e delle risorse previste nel PNRR.
9/888/86. Morfino, Ilaria Fontana, Sergio Costa, L'Abbate, Santillo, Pavanelli.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):ambiente marino
ecosistema marino
lotta contro l'inquinamento