Legislatura: 19Seduta di annuncio: 56 del 22/02/2023
Primo firmatario: APPENDINO CHIARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/02/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma AIELLO DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2023 TORTO DANIELA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2023 DELL'OLIO GIANMAURO MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2023 CAROTENUTO DARIO MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2023 BARZOTTI VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2023 TUCCI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2023 MORFINO DANIELA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2023 PAVANELLI EMMA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 23/02/2023 SIRACUSANO MATILDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI) DICHIARAZIONE VOTO 23/02/2023 Resoconto APPENDINO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE
PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 22/02/2023
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 22/02/2023
NON ACCOLTO IL 23/02/2023
PARERE GOVERNO IL 23/02/2023
DISCUSSIONE IL 23/02/2023
RESPINTO IL 23/02/2023
CONCLUSO IL 23/02/2023
La Camera,
premesso che:
l'articolo 9, comma 5-bis – introdotto in sede di esame presso il Senato della Repubblica – proroga sino al 2026 la possibilità, attualmente prevista sino al 2023, per i lavoratori interessati da eccedenze di personale, di accedere al pensionamento anticipato (cosiddetta isopensione) qualora raggiungano i requisiti minimi per il pensionamento nei 7 anni successivi alla cessazione del rapporto di lavoro, in luogo dei 4 anni previsti a regime;
le misure in materia previdenziale contenute nel provvedimento in esame appaiono quindi sostanzialmente insufficienti ad assicurare forme di flessibilità di uscita pensionistica, già in valutazione da parte del Governo secondo quanto si apprende dal tavolo con le parti sociali e quantomai necessarie e urgenti se solo si considera i recenti tagli applicati agli assegni di milioni di pensionati che si vedranno decurtare gli adeguamenti all'inflazione;
proprio attraverso l'esercizio della funzione legislativa da parte dell'esecutivo in virtù dei presupposti cui all'articolo 77, della Costituzione, infatti, ci si attendeva un ulteriore intervento normativo volto a prorogare la disciplina dell'uscita pensionistica per il tramite della cosiddetta «Opzione donna», secondo le regole di cui all'articolo 16, del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, nel testo vigente al 31 dicembre 2022;
la fruizione dell'opzione, infatti, come a suo tempo introdotta dall'allora Ministro Maroni (articolo 1, comma 9, della legge 23 agosto 2004, n. 243), e sempre prorogata da tutti i Governi che si sono succeduti a decorrere da quella data, consentiva, su domanda, di accedere all'assegno pensionistico con requisiti anagrafici più favorevoli rispetto a quelli in vigore, optando per il sistema di calcolo contributivo dell'intero trattamento pensionistico, senza ulteriori penalizzazioni o condizioni aggiuntive come invece introdotte da ultimo con la legge di bilancio 2023 (articolo 1, comma 227, della legge 29 dicembre 2022, n. 197);
oltre a ridurre drasticamente la platea delle lavoratrici che teoricamente possono accedere a tale forma di uscita flessibile, le modifiche apportate con la manovra 2023, tra l'altro, rischiano di trasformarsi in una «opzione cassa» volta a finanziare misure che accentuano il divario sociale o l'ingiustizia fiscale,
impegna il Governo
a prorogare, già a partire dal prossimo provvedimento legislativo, le norme che disciplinano l'uscita pensionistica per il tramite della c.d. «Opzione donna», secondo le regole che sinora ne hanno disciplinato la fruizione sino al 31 dicembre 2022.
9/888/63. Appendino, Aiello, Torto, Dell'Olio, Carotenuto, Barzotti, Tucci, Morfino, Pavanelli.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):pensionamento anticipato
esecutivo
cessazione d'impiego