ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/00888/061

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 56 del 22/02/2023
Firmatari
Primo firmatario: ALIFANO ENRICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/02/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'ORSO VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2023
ASCARI STEFANIA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2023
GIULIANO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2023
MORFINO DANIELA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2023
PAVANELLI EMMA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2023


Stato iter:
23/02/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 22/02/2023
Resoconto ALIFANO ENRICA MOVIMENTO 5 STELLE
 
PARERE GOVERNO 22/02/2023
SIRACUSANO MATILDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 23/02/2023
Resoconto ALIFANO ENRICA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 22/02/2023

NON ACCOLTO IL 22/02/2023

PARERE GOVERNO IL 22/02/2023

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 22/02/2023

DISCUSSIONE IL 23/02/2023

RESPINTO IL 23/02/2023

CONCLUSO IL 23/02/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/00888/061
presentato da
ALIFANO Enrica
testo presentato
Mercoledì 22 febbraio 2023
modificato
Giovedì 23 febbraio 2023, seduta n. 57

   La Camera,

   premesso che:

    il provvedimento introduce disposizioni di proroga di termini legislativi con le quali è rinviata, differita o sospesa la vigenza di norme riferite ad una pluralità indifferenziata di ambiti materiali, di competenza delle amministrazioni pubbliche, centrali e territoriali;

    l'articolo 8 del provvedimento prevede, in particolare, molteplici proroghe di termini in materia di giustizia;

    in particolare, tra le tante, vengono prorogate alcune disposizioni emergenziali dettate, nell'ambito del processo civile, sullo svolgimento delle udienze pubbliche nei procedimenti civili davanti alla Corte di cassazione e sul rilascio in forma telematica della formula esecutiva;

    l'articolo 35 del decreto legislativo n. 149 del 2022, di attuazione della legge 26 novembre 2021, n. 206, recante delega al Governo per l'efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie (cosiddetta Riforma Cartabia), come modificato con emendamento governativo introdotto nell'ultima legge di bilancio, stabilisce che le disposizioni in esso contenute, salvo che non sia diversamente disposto, hanno effetto a decorrere dal 28 febbraio 2023 e si applicano ai procedimenti instaurati successivamente a tale data. Ai procedimenti pendenti alla data del 28 febbraio 2023 si applicano le disposizioni anteriormente vigenti;

    nell'ultima legge di bilancio, infatti, l'entrata in vigore della riforma Cartabia in materia di processo civile, inizialmente prevista per il 20 giugno 2023, è stata anticipata al 28 febbraio, impedendo di apporre taluni correttivi a tutte quelle importanti criticità già evidenziate nel dibattito dottrinale e dagli operatori del settore, talune delle quali determineranno pesanti limitazioni al diritto di difesa e alla tutela dei diritti dei cittadini;

    come denunciato dal Consiglio Nazionale Forense e dall'Organismo congressuale comporta il rischio di generare caos nei Tribunali civili, a livello di organizzazione di uffici giudiziari;

    in particolare, le modifiche, anche strutturali, dell'intero assetto della giustizia civile, senza la necessaria e presupposta adeguatezza di mezzi, risorse umane e strumenti, e senza un periodo congruo di metabolizzazione del nuovo impianto del processo di cognizione di primo grado, in particolare da parte degli operatori del diritto, che ne preceda l'entrata in vigore, non si riveleranno, purtroppo, funzionali al necessario recupero di efficienza richiesto dall'Europa, ma finiranno piuttosto per rallentare i processi e aggravare la già critica situazione attuale. A ciò si aggiungano le difficoltà «interpretative» del regime applicabile nell'immediato, con riferimento a molteplici aspetti legati alla fase introduttiva del processo di cognizione e alle norme anticipate relative ai procedimenti di famiglie e minori,

impegna il Governo

a differire al 30 giugno 2023, con il primo provvedimento utile, l'entrata in vigore di tutte le norme che regolano il nuovo procedimento di cognizione di primo grado; a istituire presso il ministero un tavolo tecnico di confronto che coinvolga magistratura e avvocatura al fine di individuare le soluzioni idonee a superare le criticità segnalate dagli addetti ai lavori all'indomani della emanazione del decreto legislativo n. 149 del 2022, di attuazione della riforma del processo civile; nonché a istituire un apposito ufficio presso il Ministero preposto al monitoraggio degli effetti applicativi delle norme introdotte con il decreto legislativo n. 149 del 2022.
9/888/61. Alifano, D'Orso, Ascari, Giuliano, Morfino, Pavanelli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

procedura civile

udienza giudiziaria

procedura penale