ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/00888/038

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 56 del 22/02/2023
Firmatari
Primo firmatario: BONELLI ANGELO
Gruppo: ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Data firma: 22/02/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZANELLA LUANA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 22/02/2023
ZARATTI FILIBERTO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 22/02/2023
GRIMALDI MARCO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 22/02/2023
BORRELLI FRANCESCO EMILIO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 22/02/2023
DORI DEVIS ALLEANZA VERDI E SINISTRA 22/02/2023
EVI ELEONORA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 22/02/2023
FRATOIANNI NICOLA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 22/02/2023
GHIRRA FRANCESCA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 22/02/2023
MARI FRANCESCO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 22/02/2023
PICCOLOTTI ELISABETTA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 22/02/2023


Stato iter:
23/02/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 22/02/2023
SIRACUSANO MATILDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 23/02/2023
Resoconto BONELLI ANGELO ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 22/02/2023

PARERE GOVERNO IL 22/02/2023

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 22/02/2023

DISCUSSIONE IL 23/02/2023

RESPINTO IL 23/02/2023

CONCLUSO IL 23/02/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/00888/038
presentato da
BONELLI Angelo
testo presentato
Mercoledì 22 febbraio 2023
modificato
Giovedì 23 febbraio 2023, seduta n. 57

   La Camera,

   premesso che:

    in sede di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 dicembre 2022, n. 198, recante disposizioni urgenti in materia di termini legislativi. Proroga di termini per l'esercizio di deleghe legislative, è emerso, nelle commissioni di merito, il problema della proroga delle concessioni balneari inserito surrettiziamente in Senato, con l'articolo 10-ter e 10-quater;

    si è ha introdotta così una proroga automatica delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative in palese violazione con l'articolo 117 della Costituzione, con l'articolo 49 TFUE e con l'articolo 12, paragrafi 1 e 2, della direttiva 2006/123/CE; relativa ai servizi nel mercato interno cosiddetta direttiva Bolkestein;

    l'articolo 117 della Costituzione così come modificato dall'articolo 3 legge Costituzionale, 18 ottobre 2001, n. 3, pone in rilievo i rapporti dello Stato con altri ordinamenti come quello comunitario, costituzionalizza il rispetto dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali ponendo senz'altro la questione dell'illegittimità di provvedimenti legislativi statali in contrasto con i principi e le norme sovranazionali: illegittimità che espone lo Stato, nello specifico caso di violazione degli obblighi europei, a procedure d'infrazione;

    come già affermato dalla Corte di giustizia dell'Unione europea nella sentenza del 14 luglio 2016 in cause riunite C-458/14 e C-67/15 e dall'Adunanza plenaria del Consiglio di Stato, nelle sentenze gemelle numeri 17 e 18 del 9 novembre 2021 – richiamate anche nelle recentissime sentenze pronunciate dalla VII Sezione su tema sentenza n. 3899 del 17 maggio 2022 – ha ribadito che «il diritto dell'Unione impone che il rilascio o il rinnovo delle concessioni demaniali marittime (o lacuali o fluviali) avvenga all'esito di una procedura di evidenza pubblica, con conseguente incompatibilità di qualsiasi disciplina nazionale che prevede la proroga automatica ex lege come si intende fare con i commi 8 e 9 dell'articolo 1 e il disposto dell'articolo 10-ter e 10-quater del provvedimento in esame»;

    occorre qui ricordare che l'Adunanza plenaria concluse nel senso che «l'incompatibilità comunitaria della legge nazionale che proroga ex lege le concessioni demaniali produce come effetto, anche nei casi in cui siano stati adottati formali atti di proroga e nei casi in cui sia intervenuto un giudicato favorevole, il venir meno degli effetti della concessione, in conseguenza della non applicazione della disciplina interna»;

    tuttavia, l'Adunanza plenaria nella consapevolezza dell'impatto, anche sociale ed economico, che avrebbe avuto l'immediata applicazione della normativa interna, ritenne di modulare gli effetti temporali della propria decisione, individuando precisamente la data del 31 dicembre 2023 quale termine congruo per consentire l'adeguamento degli operatori e dell'ordinamento interno. Pertanto, scaduto tale termine, le concessioni devono considerarsi prive di effetto, così come eventuali proroghe legislative del termine così come individuato devono considerarsi elusive e in contrasto con il diritto unionale; e pertanto non applicabili ad opera non solo del giudice, ma da qualsiasi organo amministrativo;

    quello della proroga delle concessioni balneari è un grande scandalo poiché a fronte di migliaia di chilometri di coste, per le concessioni lo Stato incassa solo 100 milioni di euro a fronte di un fatturato degli stabilimenti balneari di oltre 7 miliardi con una evasione fiscale stimata al 50 per cento;

    spesso i cittadini si vedono interdetto l'accesso al mare, ed è sempre più complicato trovare un posto al sole libero e gratuito sulle nostre spiagge poiché le concessioni balneari sono 12.166, il 7,2 per cento delle coste è interdetto alla balneazione a causa dell'eccessivo inquinamento e circa il 46 per cento delle coste è interessata da fenomeni gravi di erosione,

impegna il Governo:

   a porre in essere tutti i provvedimenti necessari ad evitare una procedura di infrazione, in violazione dei trattati europei, che potrebbe comportare sanzioni pecuniarie con effetti negativi sui saldi bilancio;

   a porre in essere tutti i provvedimenti necessari al fine di adeguare in maniera significativa i canoni di concessione ed effettuare un monitoraggio sull'effettivo pagamento degli stessi, con revoca immediata della concessione dei morosi;

   a porre in essere tutti i provvedimenti necessari per avviare una significativa riduzione delle aree occupate, garantendo a tutti i cittadini, soprattutto ai portatori di handicap, il diritto dell'accesso al mare, prevedendo una norma generale che consenta che i PUA (piani utilizzo arenili) prevedano la ricostituzione delle visuali a mare occupate dai cosiddetti lungomuri che hanno sostituito i lungomari.
9/888/38. Bonelli, Zanella, Zaratti, Grimaldi, Borrelli, Dori, Evi, Fratoianni, Ghirra, Mari, Piccolotti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione del consumatore

conseguenza economica

impatto sociale