Legislatura: 19Seduta di annuncio: 56 del 22/02/2023
Primo firmatario: FURGIUELE DOMENICO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 22/02/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma PIERRO ATTILIO LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023 BERGAMINI DAVIDE LEGA - SALVINI PREMIER 22/02/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 22/02/2023 SIRACUSANO MATILDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
ACCOLTO IL 22/02/2023
PARERE GOVERNO IL 22/02/2023
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 22/02/2023
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 23/02/2023
CONCLUSO IL 23/02/2023
La Camera,
premesso che:
sulla base delle norme vigenti (decreto-legge n. 400 del 1993, in particolare l'articolo 04, e decreto-legge n. 104 del 2020) i canoni delle concessioni demaniali marittime sono determinati in misura unitaria (a metro quadro) su importi base annualmente aggiornati con decreto del MIT, nella misura della media degli indici determinati dall'ISTAT per i prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati e per i corrispondenti valori degli indici dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali. Fermo restando che la misura annua di qualsiasi canone non può essere inferiore ad un importo determinato per legge;
l'ordinamento, fermo restando l'obbligo di non scendere al di sotto delle misure minime come sopra determinate, consente a ciascuna Autorità di Sistema Portuale di fissare autonomamente, sulla base di criteri determinati dalla singola AdSP, la misura dei canoni di concessione per i porti e le aree che essa amministra;
in conseguenza di quanto sopra, a fronte di un canone unitario minimo che per il 2022 era poco meno di 2 euro al metro quadro, in più porti detti canoni hanno raggiunto per i Terminal Operators misure unitarie anche superiori agli 11 euro al metro quadro (peraltro con differenze significative tra un porto e un altro);
le variazioni annuali individuate come prima detto, dal 1998 al 2021, solo in un caso sono state maggiori del 5 per cento , e in alcuni casi son state lievemente negative, e hanno poi visto un aumento nel 2022 del +7,95 per cento e si prevede un aumento a +25,15 per cento per il 2023;
tale incremento, come ripetutamente segnalato da tutte le rappresentanze nazionali degli operatori terminalisti, sommandosi a incrementi di voci di costo palesemente insostenibili, mette a rischio equilibri aziendali e capacità competitive di un settore che svolge un'attività essenziale per il sistema-Paese,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di istituire un apposito tavolo tecnico tra il Ministero dell'economia e delle finanze e il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti finalizzato ad adottare le necessarie iniziative volte a individuare criteri uniformi per la determinazione degli aggiornamenti dei canoni annui relativi alle concessioni demaniali marittime.
9/888/104. Furgiuele, Pierro, Davide Bergamini.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):prezzo al consumo
impianto portuale