ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/00730/097

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 33 del 11/01/2023
Firmatari
Primo firmatario: BONAFE' SIMONA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 11/01/2023


Stato iter:
11/01/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 11/01/2023
GAVA VANNIA VICE MINISTRO - (AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA)
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 11/01/2023

PARERE GOVERNO IL 11/01/2023

RESPINTO IL 11/01/2023

CONCLUSO IL 11/01/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/00730/097
presentato da
BONAFÈ Simona
testo di
Mercoledì 11 gennaio 2023, seduta n. 33

   La Camera,

   premesso che:

    secondo gli ultimi dati sono presenti in Italia circa 160mila piccole e medie imprese (Pmi): questa rete territoriale di aziende costituisce il fulcro del sistema produttivo nazionale contribuendo in modo fondamentale allo sviluppo della nostra economia; il valore aggiunto complessivo generato dalle Pmi è pari a 204 miliardi di euro;

    le Pmi rappresentano circa un quarto delle imprese che hanno depositato un bilancio valido e occupano oltre 4 milioni di addetti, di cui 2,2 milioni lavorano in aziende piccole e 1,9 milioni in aziende di medie dimensioni;

    nel 2021, dopo le perdite subite a causa della pandemia, le stime sui conti economici delle piccole e medie imprese hanno fanno emergere i primi segnali di ripresa, certificati anche dalla tenuta complessiva degli indicatori di stabilità finanziaria;

    sulla base di tale stime il fatturato delle Pmi italiane era previsto in crescita dell'8,1 per cento su base annua; tali cifre sono state però messe in discussione dalla guerra in Ucraina e dalla conseguente crisi energetica;

    dal monitoraggio di Unioncamere e BMTI, con il supporto di REF Ricerche, sui costi dei servizi pubblici locali sostenuti dalle imprese è infatti emerso che nel quarto trimestre 2022 il costo dell'energia elettrica a carico di alcuni profili tipo di piccole imprese italiane ha registrato un aumento medio pari al 60,1 per cento rispetto al precedente trimestre e del 111,7 per cento rispetto allo stesso trimestre del 2021;

   valutato che:

    in una fase come quella attuale, caratterizzata da una forte incertezza sugli scenari economici futuri e nella quale sono ancora evidenti gli effetti di due anni di crisi profondissima, i limiti strutturali delle nostre Pmi appaiono quanto mai evidenti e rischiosi per la tenuta del sistema di fronte alle nuove criticità generate dai recenti eventi bellici e dalla crisi degli approvvigionamenti di materie prime, in particolare energetiche. Criticità strutturali e congiunturali definiscono un quadro in cui è quindi necessario agire con interventi rapidi ed efficaci;

    le associazioni di categoria hanno già evidenziato come, nello specifico, nella Legge di Bilancio 2022 non siano state inserite norme e risorse efficaci a sostegno delle Pmi; alcuni interventi previsti dalla manovra risultano addirittura controproducenti. Ad esempio, il mancato rinnovo della moratoria di legge per le Pmi associato ad alcune lacune in tema di garanzie pubbliche, può rivelarsi una rilevante criticità per gli operatori economici. Manca inoltre un intervento strutturato per la patrimonializzazione e il rafforzamento della struttura finanziaria delle imprese, su cui risultano ancora deboli le misure fiscali finora previste;

    in questo contesto la situazione rischia di aggravarsi a causa di due ulteriori fattori penalizzanti:

     il rialzo dei tassi di interesse chiave di 50 punti da parte della Banca Centrale Europea (Bce) che ha portato il tasso di deposito al 2 per cento. Il Presidente Lagarde non ha esitato a comunicare al mercato l'intenzione di proseguire il percorso di rialzo dei tassi ad un ritmo «costante» per almeno altri 4-6 mesi. A conti fatti, questo implica che il tasso di deposito potrebbe arrivare a giugno 2023 al 4 per cento;

     il ripristino delle accise sui carburanti che ha causato la speculazione ed un incremento incontrollato di benzina e diesel;

   preso atto che:

    nel provvedimento in esame «Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 18 novembre 2022, n. 176, recante misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica» sono presenti alcune misure per contrastare l'aumento dei costi dell'energia elettrica e del gas in capo alle imprese;

    si tratta però di risorse spesso insufficienti per contrastare gli aumenti, erogati sotto forma di credito di imposta e finalizzati in particolar modo alle imprese particolarmente energivore;

    occorrono quindi ulteriori iniziative finalizzate a sostenere gli aumenti dei costi energetici in particolare di tutte le Pmi;

    la Legge di Bilancio 2023 ha previsto un contributo straordinario sui redditi delle società energetiche proprio in ragione dello straordinario aumento dei prezzi nel settore registrato nel 2022; tali redditi sono stati stimati in circa 43,6 miliardi di euro;

    sarebbe quindi auspicabile che una ulteriore parte di tali extraprofitti venga prelevata ed utilizzata per istituire un apposito fondo per l'anno 2023 finalizzato alla riduzione delle tariffe per la fornitura di energia elettrica e per la fornitura di gas naturale a favore delle piccole e medie imprese;

    nel corso della discussione parlamentare del provvedimento in esame sono stati presentati emendamenti specifici con tali obiettivi senza però essere approvati,

impegna il Governo

ad incrementare, già a partire dal prossimo provvedimento utile ed in relazione a quanto espresso in premessa, il contributo straordinario sugli extraprofitti delle società energetiche istituito con la Legge di Bilancio 2023 ed utilizzare conseguentemente tali risorse aggiuntive per istituire un fondo finalizzato alla riduzione delle tariffe per la fornitura di energia elettrica e per la fornitura di gas naturale a favore delle piccole e medie imprese.
9/730/97. Bonafè.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

piccole e medie imprese

prezzo dell'energia

ribasso dei prezzi