ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/00730/009

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 33 del 11/01/2023
Firmatari
Primo firmatario: ALMICI CRISTINA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 11/01/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 11/01/2023
CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 11/01/2023


Stato iter:
11/01/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 11/01/2023
GAVA VANNIA VICE MINISTRO - (AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 11/01/2023

ACCOLTO IL 11/01/2023

PARERE GOVERNO IL 11/01/2023

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 11/01/2023

CONCLUSO IL 11/01/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/00730/009
presentato da
ALMICI Cristina
testo di
Mercoledì 11 gennaio 2023, seduta n. 33

   La Camera,

   premesso che:

    il provvedimento in esame contiene un pacchetto di misure adottate a favore di famiglie e imprese, con particolare riguardo al caro energia;

    proprio a causa dell'incremento dei costi dell'energia elettrica le bollette energetiche hanno prodotto sull'intera filiera agroalimentare conseguenze disastrose poiché quasi un allevamento su dieci (8 per cento) verte in una situazione talmente critica da indurre gli imprenditori agricoli alla cessazione dell'attività: si tratta di circa 37 mila aziende agricole a rischio, impianti per l'allevamento di bestiame distribuiti prevalentemente in Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna;

    è noto che la chiusura di un'azienda zootecnica diventa quasi sempre definitiva, perché che non riaprirà mai più, causando non solo la perdita di preziosi posti di lavoro ma anche la perdita degli animali e del loro patrimonio genetico custodito e valorizzato dal lavoro prezioso e insostituibile di generazioni di allevatori, motivo per cui è necessario intervenire immediatamente, a causa dei rischi corsi da un'intera, importantissima, filiera produttiva;

    in tale contesto, non è più procrastinabile una riflessione sull'efficacia e l'efficienza di un sistema normativo, tristemente noto come «regime delle quote latte», che sta danneggiando le aziende sopravvissute alle crisi economiche precedenti e quelle in atto bloccando, sin da subito, eventuali azioni esecutive o riscossioni coattive, in attesa della rideterminazione del prelievo supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari nel rispetto delle decisioni assunte dalla Corte di giustizia europea;

    come noto, infatti, la Corte di giustizia con le pronunce 27 giugno 2019 C-348/18 (Barausse), 11 settembre 2019 C-46/18 (San Rocco) e 13 gennaio 2022 C-377/19 (Benedetti) ha accertato il contrasto con il diritto dell'Unione europea della disciplina italiana relativa alla determinazione del prelievo supplementare con la conseguente caducazione dei provvedimenti di determinazione del prelievo supplementare, obbligo di non applicazione delle norme nazionali non conformi e la necessità di procedere ad una complessiva novellazione normativa di settore;

    nonostante ciò sono stati instaurati e sono tuttora pendenti pignoramenti promossi nei confronti di aziende che, per effetto delle citate decisioni della Corte dell'Unione europea, hanno diritto a non versare alcuna delle somme richieste, il cui prelievo deve essere sospeso per non causare la conseguente consapevole e indebita iniziativa di recupero nonché il grave e altrettanto consapevole e ingiustificato pregiudizio recato alle aziende,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di sospendere l'applicazione delle disposizioni di cui al comma 10-ter, dell'articolo 8-quinquies del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33 in attesa che vengano emanate le disposizioni normative nazionali necessarie per garantire il corretto recepimento nell'ordinamento giuridico italiano, in materia di determinazione del prelievo supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari, delle decisioni assunte dalla Corte di giustizia europea nonché di istituire un tavolo interministeriale, supportato da un comitato tecnico, che possa individuare quanto prima una definitiva, equa ed efficace soluzione ai problemi causati dal vigente sistema del «regime delle quote latte» al fine di adempiere correttamente agli obblighi comunitari, salvaguardando al contempo l'intera filiera lattiero-casearia nazionale.
9/730/9. (Testo modificato nel corso della seduta) Almici, Caretta, Ciaburro.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

Corte di giustizia CE

prezzo dell'energia

prodotto lattiero-caseario