ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/00730/006

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 33 del 11/01/2023
Firmatari
Primo firmatario: FURFARO MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 11/01/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 11/01/2023


Stato iter:
11/01/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 11/01/2023
Resoconto GAVA VANNIA VICE MINISTRO - (AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA)
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 11/01/2023
Resoconto GAVA VANNIA VICE MINISTRO - (AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA)
 
DICHIARAZIONE VOTO 11/01/2023
Resoconto FURFARO MARCO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 11/01/2023

PARERE GOVERNO IL 11/01/2023

DISCUSSIONE IL 11/01/2023

RESPINTO IL 11/01/2023

CONCLUSO IL 11/01/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/00730/006
presentato da
FURFARO Marco
testo di
Mercoledì 11 gennaio 2023, seduta n. 33

   La Camera,

   premesso che:

    il decreto-legge in esame «Misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica» cosiddetto «Aiuti quater», chiamato a dare un contributo concreto alla nostra economia è sicuramente parte integrante della legge di bilancio appena approvata, con molte difficoltà, dal Parlamento e si inserisce in una fase complicata della nostra economia;

    la gravità del contesto economico e sociale in cui vive oggi il nostro Paese richiede la mobilitazione di tutte le energie al fine di contrastare le tante emergenze provocate dalla pandemia, dalla guerra in Ucraina, dall'innalzamento dei prezzi delle fonti energetiche, dall'aumento dell'inflazione;

    a fronte di questa drammatica situazione il Governo non solo ha ridotto la platea dei percettori del reddito di cittadinanza con la possibile perdita del sussidio per l'affitto pari a 280 euro mensili ma non ha stanziato alcune risorsa sul Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli di cui articolo 6, comma 5, del decreto-legge n. 102 del 2013 , ovvero sia al fondo destinato alle famiglie sotto sfratto per morosità, per sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone di locazione per la perdita o per la consistente riduzione della capacità reddituale;

    in Italia le famiglie in affitto sono circa il 20 per cento delle famiglie residenti, rappresentando circa il 45 per cento dei 5,6 milioni di persone in povertà assoluta, di queste 1,3 milioni sono minori;

    se lo scorso 7 dicembre il comitato ONU sui diritti economici, sociali e culturali chiedeva all'Italia «di aumentare i sussidi per l'alloggio per chi non è in grado di ottenere un alloggio a prezzi accessibili e di garantire un accesso sostenibile alle strutture di base necessarie per un alloggio adeguato», la legge di bilancio per il 2023 e il decreto Aiuti quater vanno esattamente nella direzione opposta, azzerando tutti i fondi destinati ai contributi affitto e alla morosità incolpevole;

    le politiche sulla casa di questo Governo non vanno nella stessa direzione attesa dalle migliaia di famiglie che in Italia non riescono a garantire l'intero canone di locazione ai proprietari oppure già morosi contano sui contributi per evitare lo sfratto;

    tale scelta di azzerare le risorse del Fondo inquilini morosi incolpevoli, sommate al caro bollette e all'inflazione, rischia non solo di incendiare una situazione che vede il 45 per cento delle famiglie italiane in affitto già sotto la soglia della povertà assoluta (sono 900 mila le famiglie in affitto sotto il livello della povertà assoluta) ma di lasciare sole le regioni e i comuni ad affrontare l'emergenza abitativa là dove a fronte di questi numeri, l'ultimo decreto Aiuti del Governo Draghi aveva aggiunto altri 100 milioni di euro al fondo per il contributo affitti. Scelta imposta dal peso della morosità tra le cause che portano agli sfratti, in forte aumento dopo il blocco deciso durante la pandemia;

    nel 2022 gli sfratti eseguibili in Italia erano circa 150 mila, il 90 per cento dei quali per morosità e l'azzeramento dei contributi all'affitto e la cancellazione dei fondi necessari a sostenere chi viene sfrattato e non ha mezzi per garantirsi un tetto è una violazione del diritto alla casa;

    a tale decisione di azzerare i contributi per gli affitti e il fondo per morosità si aggiunge, inoltre, l'assenza di misure strutturali contro l'emergenza abitativa,

impegna il Governo:

   a prevedere misure normative ed economiche volte ad aiutare le famiglie, già colpite dall'aumento dei costi di luce e gas e non in grado di pagare il canone di locazione o sotto sfratto per morosità, a trovare un alloggio adeguato anche mediante il rifinanziamento, con il primo provvedimento utile, non solo del Fondo contro la morosità incolpevole ma anche del fondo affitti al fine di vedere garantito il diritto all'abitazione;

   a prevedere adeguate risorse volte a finanziare piani di edilizia residenziale pubblica nelle aree metropolitane ove maggiore è il numero degli sfratti.
9/730/6. Furfaro, Braga.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica della casa

diritti economici

prestazione familiare