ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/00730/022

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 33 del 11/01/2023
Firmatari
Primo firmatario: MORASSUT ROBERTO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 11/01/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'ALFONSO LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 11/01/2023


Stato iter:
11/01/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 11/01/2023
GAVA VANNIA VICE MINISTRO - (AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 11/01/2023

ACCOLTO IL 11/01/2023

PARERE GOVERNO IL 11/01/2023

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 11/01/2023

CONCLUSO IL 11/01/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/00730/022
presentato da
MORASSUT Roberto
testo di
Mercoledì 11 gennaio 2023, seduta n. 33

   La Camera,

   premesso che:

    il decreto all'esame e la legge di bilancio, cui è complementare, intervengono in una delicatissima e complicata fase economica e sociale per l'Italia: la crisi energetica continua a colpire duramente, l'inflazione è ai massimi da trenta anni, e in risposta agli aumenti dei prezzi la Banca centrale europea sta innalzando i tassi di riferimento per bloccare la spirale inflazionistica con i noti effetti sui mutui e sui prestiti, l'economia del nostro paese rallenta, e alcuni previsori stimano una recessione per il 2023, si allargano le diseguaglianze, perché l'inflazione origina da spese sostanzialmente incomprimibili quali l'energia e gli alimentari che, proporzionalmente, pesano di più sui cittadini finanziariamente più fragili;

    a fronte di questi andamenti il Governo sta rivelando il vero volto della destra italiana, perché si sta dimostrando inadeguato e iniquo nelle politiche di sostegno all'economia, di contrasto al caro-prezzi, di riduzione delle diseguaglianze: la manovra non favorirà la ripresa e, anzi, rischia di rallentarla, sia per gli investimenti privati, con l'indebolimento del Superbonus e dei principali incentivi, sia per quelli pubblici, con le incertezze sul PNRR;

    non saranno sostenute le famiglie e le imprese, che già in questi giorni stanno affrontando i rincari con cui si è aperto il 2023, dai carburanti, a causa della scelta di non prorogare gli sconti voluti dal precedente Governo, ai pedaggi autostradali, dalle bollette del gas ai generi alimentari, ai trasporti e ai mutui a tasso variabile, tanto che secondo le associazioni dei consumatori si prospetta una maggiore spesa per le famiglie di circa 2.400 euro nel corso dell'anno;

    non saranno aiutati gli enti locali, perché le risorse a loro destinate sono manifestamente insufficienti rispetto agli extracosti energetici che stanno subendo;

    in particolare, in relazione alle tariffe di pedaggio delle autostrade A24 e A25, il Parlamento, nella precedente legislatura è stato impegnato per individuare una soluzione per scongiurare gli incrementi tariffari;

    grazie anche all'attività parlamentare del PD, con più disposizioni di legge nella scorsa legislatura sono già stati sospesi gli adeguamenti maturati secondo le previsioni convenzionali con la società Strada dei Parchi. Occorre tuttavia continuare non solo a scongiurare incrementi, ma ridurle fino ad azzeramento per i pendolari;

    un altro obiettivo che occorre perseguire è quello della riduzione e progressivo azzeramento del pedaggio applicato nella tratta ricompresa nella fascia urbana del comune di Roma e del comune dell'Aquila;

    si ricorda infatti che per quanto riguarda la tratta urbana di Roma, ogni giorno, oltre 260 mila romani, per uscire o rientrare nel proprio quartiere di residenza a Roma Est, sono costretti a pagare un pedaggio autostradale con una tariffa arrivata ad oggi a 1,30 centesimi, per una spesa totale annua di quasi 800 euro;

    stesso discorso si applica ai pedaggi applicati nelle tratte urbane a L'Aquila est/L'Aquila. Si tratta, anche in questo caso, di un onere ingiusto che, ove eliminato, porterebbe un grande vantaggio ai cittadini e alleggerirebbe il carico sul traffico urbano tra est ed ovest della città e nei collegamenti con le frazioni,

impegna il Governo:

   a valutare l'opportunità, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, di individuare soluzioni tecniche e finanziarie adeguate per ridurre, fino all'azzeramento, le tariffe di pedaggio delle autostrade A24 e A25 per i pendolari;

   a valutare l'opportunità, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, di individuare soluzioni tecniche e finanziarie adeguate per azzerare le tariffe di pedaggio delle autostrade A24 e A25 per la tratta urbana L'Aquila est/ovest e nella tratta ricompresa nella fascia urbana del comune di Roma, con particolare riferimento alla eliminazione delle barriere dei caselli di Guidonia-Settecamini e Lunghezza.
9/730/22. (Testo modificato nel corso della seduta) Morassut, D'Alfonso.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

pedaggio

tariffazione delle infrastrutture

consumo delle famiglie