ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/00730/016

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 33 del 11/01/2023
Firmatari
Primo firmatario: GHIO VALENTINA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 11/01/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARBAGALLO ANTHONY EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 11/01/2023
BAKKALI OUIDAD PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 11/01/2023
CASU ANDREA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 11/01/2023
MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 11/01/2023


Stato iter:
11/01/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 11/01/2023
GAVA VANNIA VICE MINISTRO - (AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA)
 
DICHIARAZIONE VOTO 11/01/2023
Resoconto GHIO VALENTINA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Fasi iter:

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 11/01/2023

NON ACCOLTO IL 11/01/2023

PARERE GOVERNO IL 11/01/2023

DISCUSSIONE IL 11/01/2023

RESPINTO IL 11/01/2023

CONCLUSO IL 11/01/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/00730/016
presentato da
GHIO Valentina
testo di
Mercoledì 11 gennaio 2023, seduta n. 33

   La Camera,

   premesso che:

    il decreto all'esame e la legge di bilancio, cui è complementare, intervengono in una delicatissima e complicata fase economica e sociale per l'Italia: la crisi energetica continua a colpire duramente, l'inflazione è ai massimi da trenta anni, e in risposta agli aumenti dei prezzi la Banca centrale europea sta innalzando i tassi di riferimento per bloccare la spirale inflazionistica con i noti effetti sui mutui e sui prestiti, l'economia del nostro paese rallenta, e alcuni previsori stimano una recessione per il 2023, si allargano le diseguaglianze, perché l'inflazione origina da spese sostanzialmente incomprimibili quali l'energia e gli alimentari che, proporzionalmente, pesano di più sui cittadini finanziariamente più fragili;

    gli interventi messi in campo dal Governo non favoriranno la ripresa e, anzi, rischiano di rallentarla, sia per gli investimenti privati, con l'indebolimento del Superbonus e dei principali incentivi, sia per quelli pubblici, con le incertezze sul PNRR; non saranno sostenute le famiglie e le imprese, che già in questi giorni stanno affrontando i rincari con cui si è aperto il 2023, dai carburanti, a causa della scelta di non prorogare gli sconti voluti dal precedente Governo, ai pedaggi autostradali, dalle bollette del gas ai generi alimentari, ai trasporti e ai mutui a tasso variabile, tanto che secondo le associazioni dei consumatori si prospetta una maggiore spesa per le famiglie di circa 2.400 euro nel corso dell'anno; non saranno aiutati gli enti locali, perché le risorse a loro destinate sono manifestamente insufficienti rispetto agli extracosti energetici che stanno subendo;

    segnali di grande preoccupazione sono stati lanciati da diversi sindaci sulla sostenibilità economica del trasporto pubblico locale a causa dell'incremento dei prezzi del carburante e delle minori entrate dalla vendita dei biglietti a cui non ha corrisposto un adeguato incremento del relativo Fondo nazionale per il Tpl;

    le grandi città sono in enorme difficoltà e non riescono più a scongiurare gli incrementi del costo del biglietto per gli utenti e a garantire la stabilità delle stesse aziende municipalizzate di Tpl che potrebbero non essere nelle condizioni di raggiungere l'equilibrio economico finanziario;

    le risorse necessarie, per far fronte al caro energia, ai minori ricavi da ticket e agli adeguamenti contrattuali del personale ammonterebbero a circa 1 miliardo di euro, al netto delle risorse già stanziate negli anni precedenti e nella legge di bilancio 2023, pari a 100 milioni per il 2023 e 250 milioni per il 2024 e che risultano, quindi, del tutto insufficienti;

    a livello generale si rileva l'assenza di una prospettiva di sviluppo per il trasporto pubblico locale sia rispetto alla riconversione ecologica che alla digitalizzazione dei servizi; ne consegue che tutto l'onere di un così importante servizio viene posto sulle spalle degli enti locali che però non hanno i mezzi economici per farvi fronte senza ricadute negative sulle famiglie, con l'aumento dei biglietti, già vessate dalle spinte inflazionistiche del periodo,

impegna il Governo:

   ad assumere iniziative urgenti al fine di incrementare il finanziamento del Fondo Nazionale del TPL per evitare un ulteriore aggravio per le famiglie italiane derivante dal rincaro del costo dei biglietti, contenere l'esposizione finanziaria delle aziende del Tpl ed evitare ricadute sui bilanci dei comuni;

   ad adottare una strategia di sviluppo per la riconversione ecologica del Tpl e per la digitalizzazione dei servizi (MAAS).
9/730/16. Ghio, Barbagallo, Bakkali, Casu, Morassut.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inflazione

pedaggio

adattabilita' del lavoratore