Legislatura: 19Seduta di annuncio: 33 del 11/01/2023
Primo firmatario: DORI DEVIS
Gruppo: ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Data firma: 11/01/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BONELLI ANGELO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 11/01/2023 BORRELLI FRANCESCO EMILIO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 11/01/2023 EVI ELEONORA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 11/01/2023 FRATOIANNI NICOLA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 11/01/2023 GHIRRA FRANCESCA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 11/01/2023 GRIMALDI MARCO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 11/01/2023 MARI FRANCESCO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 11/01/2023 PICCOLOTTI ELISABETTA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 11/01/2023 ZANELLA LUANA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 11/01/2023 ZARATTI FILIBERTO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 11/01/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 11/01/2023 Resoconto GAVA VANNIA VICE MINISTRO - (AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA) DICHIARAZIONE GOVERNO 11/01/2023 Resoconto GAVA VANNIA VICE MINISTRO - (AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA) DICHIARAZIONE VOTO 11/01/2023 Resoconto DORI DEVIS ALLEANZA VERDI E SINISTRA
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 11/01/2023
ACCOLTO IL 11/01/2023
PARERE GOVERNO IL 11/01/2023
DISCUSSIONE IL 11/01/2023
APPROVATO IL 11/01/2023
CONCLUSO IL 11/01/2023
La Camera,
premesso che:
negli ultimi mesi i comuni hanno ricevuto dal GSE le fatture relative al pagamento delle somme dovute a seguito dell'applicazione retroattiva del meccanismo di «compensazione a due vie» sul prezzo dell'energia elettrica, previsto dall'articolo 15-bis del decreto-legge 27 gennaio 2022 n. 4;
l'ANCI ha stimato che la restituzione degli extraprofitti generati da impianti rinnovabili in «conto energia» impatta su un totale di circa 1200 comuni di varie dimensioni, che con tali somme finanziano parte dei servizi erogati dall'ente alla comunità locale;
poiché l'applicazione di tale compensazione porterà la maggior parte dei suddetti enti locali in squilibrio finanziario, l'ANCI ha da subito contestato l'applicazione di tale norma alle PA, ed in particolare ai comuni per obiettive ed evidenti ragioni tra le quali quella che i proventi dei comuni, proprietari degli impianti, non sono in alcun modo assimilabili alla nozione di «extraprofitto», con riferimento sia al profilo soggettivo che oggettivo. Infatti in relazione all'ambito soggettivo non si tratta di ricavi o profitti di natura privatistica ma di entrate o proventi di natura pubblicistica, mentre in relazione al profilo oggettivo si tratta di proventi destinati alla collettività e all'erogazione dei servizi ai cittadini e non all'utile o profitto privato;
una tale assimilazione appare paradossale e necessita di una soluzione che chiarisca in via interpretativa o normativa l'esclusione dei comuni dall'applicazione della norma;
se i proventi di tale misura finanziaria hanno la finalità, peraltro condivisibile nel caso di attività portate avanti da multinazionali sui territori, di sostegno alla crisi che il «caro bollette» sta generando, l'azione del Governo non può non distinguere il soggetto pubblico e l'impatto che tali risorse, in questo caso impropriamente definiti profitti, hanno sul funzionamento della comunità locale e l'interesse collettivo,
impegna il Governo
a valutare di prevedere con futuri interventi normativi che le misure di cui all'articolo 15-bis del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4, non si applicano all'energia prodotta da impianti a fonti rinnovabili di proprietà dei comuni.
9/730/112. (Testo modificato nel corso della seduta)
Dori, Bonelli, Borrelli, Evi, Fratoianni, Ghirra, Grimaldi, Mari, Piccolotti, Zanella, Zaratti.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):energia rinnovabile
finanziamento dei partiti
prezzo dell'energia