ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/00730/111

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 33 del 11/01/2023
Firmatari
Primo firmatario: FRATOIANNI NICOLA
Gruppo: ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Data firma: 11/01/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BONELLI ANGELO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 11/01/2023
BORRELLI FRANCESCO EMILIO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 11/01/2023
DORI DEVIS ALLEANZA VERDI E SINISTRA 11/01/2023
EVI ELEONORA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 11/01/2023
GHIRRA FRANCESCA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 11/01/2023
GRIMALDI MARCO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 11/01/2023
MARI FRANCESCO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 11/01/2023
PICCOLOTTI ELISABETTA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 11/01/2023
ZANELLA LUANA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 11/01/2023
ZARATTI FILIBERTO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 11/01/2023


Stato iter:
11/01/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 11/01/2023
GAVA VANNIA VICE MINISTRO - (AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA)
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 11/01/2023

PARERE GOVERNO IL 11/01/2023

RESPINTO IL 11/01/2023

CONCLUSO IL 11/01/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/00730/111
presentato da
FRATOIANNI Nicola
testo di
Mercoledì 11 gennaio 2023, seduta n. 33

   La Camera,

   premesso che:

    a decorrere dalla prima metà del 2021 al fine di contenere gli effetti derivanti dall'aumento del costo dell'energia e dei carburanti ulteriormente aggravato dalla crisi ucraina, il Governo ha assunto diverse misure legislative, molte delle quali prorogate dall'A.C. 730, volte a mitigare l'impatto di tali dinamiche su famiglie e imprese ed i cui effetti finanziari ammontano, in termini di indebitamento netto sul solo anno 2022, a circa 55,48 miliardi di euro;

    dei suddetti complessivi 55,48 miliardi di euro, circa 41,44 miliardi derivano dalle misure direttamente rivolte a contenere la spesa per elettricità, gas e carburante mentre circa 14,04 miliardi sono destinati ad ulteriori misure volte a tutelare il potere d'acquisto dei lavoratori e delle famiglie (circa 12,49 miliardi di euro) e a sostenere le imprese (circa 1,55 miliardi di euro) favorendone la liquidità e favorendo processi di conversione energetica e di miglioramento della loro efficienza energetica;

    secondo i calcoli del Governo l'effetto complessivo sull'indebitamento netto del 2022 generato dai suddetti interventi normativi e che si è visto ammontare a 54,48 miliardi di euro (pari a 3,4 punti di PIL 2021), non avrebbe dovuto comportare il peggioramento del saldo di bilancio in quanto compensato da scostamenti approvati dal Parlamento e da maggiori entrate fiscali rispetto a quelle previste, derivanti da una migliore dinamica dell'economia, dalla più elevata inflazione, ma anche, e soprattutto, dalla intervenuta tassazione a titolo solidaristico dei cosiddetti extra-profitti realizzati dai market-players del settore energetico e da cui lo stesso Governo, in prima battuta ed a fronte di una aliquota pari al 10 per cento su una base imponibile stimata in circa 40 miliardi di euro, contava di conseguire maggiori entrate per circa 4 miliardi di euro;

    con riferimento a quest'ultimo contributo sin da subito l'iniziativa del Governo è apparsa inadeguata rispetto alla dimensione delle sofferenze e dell'insostenibile aumento dei costi, palesando ancora una volta una triste realtà, ossia che la responsabilità sociale dell'impresa si ferma di fronte a extra dividendi maturati senza alcun merito. Di contro, la drammatica situazione avrebbe richiesto da parte del Governo un prelievo più incisivo e coraggioso, in grado di generare un importante gettito erariale da destinare a misure atte a sostenere i soggetti maggiormente colpiti dall'impennata dei costi dell'energia e dalle conseguenze della guerra, che arrivasse a tassare il 100 per cento degli extraprofitti, piuttosto che ricorrere, come poi è avvenuto, allo scostamento del deficit dall'obiettivo programmato con le annesse e rovinose conseguenze in termini di fiscalità generale, e dal quale avrebbe potuto conseguire il totale dei 40 miliardi di euro di extraprofitti accumulati dalle imprese del settore energetico, inspiegabilmente e colpevolmente recuperati soltanto in piccola parte, per mettere in campo interventi immediati per il taglio delle tasse o dei contributi sui redditi da lavoro e per i rimborsi dei maggiori costi per le imprese, così da proteggere il potere d'acquisto dei lavoratori e gli utili delle imprese in sofferenza,

impegna il Governo

ad adottare misure normative atte a fissare la misura dell'aliquota di cui all'articolo 37, comma 2 del decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 maggio 2022, n. 51, al cento per cento.
9/730/111. Fratoianni, Bonelli, Borrelli, Dori, Evi, Ghirra, Grimaldi, Mari, Piccolotti, Zanella, Zaratti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prezzo dell'energia

politica di sostegno

esazione delle imposte