Legislatura: 19Seduta di annuncio: 190 del 07/11/2023
Primo firmatario: ZINGARETTI NICOLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 07/11/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MANZI IRENE PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 07/11/2023 ORFINI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 07/11/2023 BERRUTO MAURO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 07/11/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 07/11/2023 Resoconto OSTELLARI ANDREA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA) DICHIARAZIONE VOTO 07/11/2023 Resoconto ZINGARETTI NICOLA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 07/11/2023
NON ACCOLTO IL 07/11/2023
PARERE GOVERNO IL 07/11/2023
DISCUSSIONE IL 07/11/2023
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 07/11/2023
CONCLUSO IL 07/11/2023
La Camera,
premesso che:
le norme riportate dal provvedimento in esame, che da rubrica dovrebbero interviene per contrastare il disagio giovanile e la povertà educativa, non intervengono sulla prevenzione, la formazione e la cura delle cause sociali;
riteniamo che la prevenzione e il contrasto alla criminalità giovanile, alla dispersione scolastica, alle povertà educative deve necessariamente passare da un rafforzamento delle infrastrutture educative, sociali e culturali di comunità;
per affrontare seriamente la problematica, riteniamo fondamentale, come delineato dalle nostre proposte emendative, incrementare l'offerta di tempi e spazi educativi;
dal rapporto di Save the Children «Alla ricerca del tempo perduto – Un'analisi delle disuguaglianze nell'offerta di tempi e spazi educativi nella scuola italiana» emergono dati preoccupanti sullo stato dell'educazione scolastica nel nostro Paese, secondo cui i territori dove la povertà minorile è più forte sono quelli dove la scuola è più povera, privata di tempo pieno, mense e palestre e confermano, inoltre, quanto la privazione educativa sia strettamente legata a quella materiale e come un'offerta adeguata di spazi e servizi educativi a scuola potrebbe fare la differenza nello spezzare tale legame ed offrire opportunità di apprendimento eguali anche agli studenti più svantaggiati;
fin dalla sua introduzione nell'ordinamento, all'inizio degli anni '70 con la legge n. 820 del 1971, il tempo pieno è stato considerato funzionale a 2 obiettivi. Da un lato, rendere possibile una migliore conciliazione dei tempi lavorativi per le famiglie, anche nell'ottica di incentivare l'occupazione femminile. Allo stesso tempo, fin dall'introduzione della legge, è stata chiara la valenza didattica e formativa di queste ore aggiuntive. Difatti, il tempo pieno contribuisce allo sviluppo delle competenze cosiddette non-cognitive, sociali ed emozionali. Inoltre, soprattutto se garantito a quei minori più svantaggiati, risulta essere una delle misure più efficaci per combattere la dispersione scolastica;
per la realizzazione di una scuola aperta, come laboratorio di partecipazione e di educazione alla cittadinanza, anche al fine di contrastare la dispersione scolastica ed assicurare benessere educativo a tutti gli studenti, è tuttavia necessario assicurare fondi sufficienti e strutturali, tali da consentire una prospettiva di medio-lungo periodo a tutti i soggetti coinvolti,
impegna il Governo
in fase di approvazione della legge di bilancio, a reperire risorse adeguate ad assicurare il diritto all'istruzione per tutte le bambine e i bambini, elemento fondamentale per colmare il divario tra nord e sud e sostenere le famiglie con azioni concrete, anche prevedendo nella prospettiva dell'introduzione di un Livello Essenziale delle Prestazioni, il servizio di refezione scolastica per la scuola primaria su tutto il territorio nazionale.
9/1517/24. Zingaretti, Manzi, Orfini, Berruto.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):attrezzatura sociale
conservazione del posto di lavoro
lavoro femminile