ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01436/052

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 171 del 04/10/2023
Firmatari
Primo firmatario: BONAFE' SIMONA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 04/10/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PAVANELLI EMMA MOVIMENTO 5 STELLE 04/10/2023
CAPPELLETTI ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 04/10/2023
DELL'OLIO GIANMAURO MOVIMENTO 5 STELLE 04/10/2023
VACCARI STEFANO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 04/10/2023


Stato iter:
05/10/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 04/10/2023
RIXI EDOARDO VICE MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 05/10/2023
Resoconto BONAFE' SIMONA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 05/10/2023
Resoconto RIXI EDOARDO VICE MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 04/10/2023

PARERE GOVERNO IL 04/10/2023

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 04/10/2023

DISCUSSIONE IL 05/10/2023

RESPINTO IL 05/10/2023

CONCLUSO IL 05/10/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01436/052
presentato da
BONAFÈ Simona
testo di
Mercoledì 4 ottobre 2023, seduta n. 171

   La Camera,

   premesso che:

    il decreto in esame prevede all'articolo 12-ter una serie di disposizioni per la promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili e all'articolo 18-bis misure per incentivare la produzione di energia da fonti rinnovabili;

    lo sviluppo delle energie rinnovabili è uno dei principali obiettivi a cui deve tendere il Paese, per contribuire al raggiungimento dei target europei di produzione di energia da Fer, di decarbonizzazione, di riduzione della dipendenza energetica da fonti fossili, in particolare di provenienza estera, e per contribuire al contenimento dei costi energetici che gravano pesantemente su famiglie e imprese;

    l'articolo 20 del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199, entrato in vigore il 15 dicembre 2021, in attuazione della direttiva (UE) 2018 del 2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2018, sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili prevede che; «con uno o più decreti del Ministro della transizione ecologica di concerto con il Ministro della cultura, e il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, previa intesa in sede di Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, da adottare entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sono stabiliti principi e criteri omogenei per l'individuazione delle superfici e delle aree idonee e non idonee all'installazione di impianti a fonti rinnovabili aventi una potenza complessiva almeno pari a quella individuata come necessaria dai PNIEC per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo delle fonti rinnovabili»;

    dalle bozze di decreto ministeriale sulle aree idonee trapelano, ad avviso dei sottoscritti, delle gravi criticità in merito all'idoneità a garantire, in assenza di modifiche, una reale efficacia nel ridurre di un terzo le tempistiche autorizzative per le rinnovabili nel promuovere lo sviluppo di impianti da tali fonti;

    in un appello rivolto al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, Elettricità futura ha infatti evidenziato alcuni criteri troppo restrittivi, o delle vere e proprie limitazioni alla realizzazione degli impianti;

    sono state evidenziate, in particolare, criticità per lo sviluppo del fotovoltaico e l'agrivoltaico: laddove l'attuale bozza definisce come idonea un'area, solo il 10 per cento di quell'area può ospitare un impianto fotovoltaico tradizionale o agrivoltaico interfilare. In base a questi principi, gli operatori dovrebbero acquisire diritti su aree 5 o 10 volte più ampie rispetto alle aree che effettivamente servono per gli impianti;

    anche per quanto riguarda l'eolico emergono problemi: secondo l'attuale bozza di DM, sono idonee ad ospitare impianti eolici solo le aree che hanno una ventosità tale da garantire un determinato numero di ore di producibilità, senza tenere in considerazione le possibili evoluzioni tecnologiche;

    un altro punto critico riguarda la non individuazione automatica delle aree industriali come idonee,

impegna il Governo

ad adottare il decreto per l'individuazione delle aree idonee con i correttivi necessari, rispetto alla bozza resa pubblica, affinché non si verifichi il paventato blocco delle rinnovabili in Italia con conseguenti mancati investimenti per centinaia di miliardi di euro e con correttivi che siano coerenti con la legislazione vigente, o in corso di definizione, come ad esempio il decreto-legge n. 13 del 2023 «semplificazioni» e l'emanando decreto FER X.
9/1436/52. Bonafè.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

energia rinnovabile

politica comunitaria dell'ambiente

produzione d'energia