ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01436/002

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 171 del 04/10/2023
Firmatari
Primo firmatario: VINCI GIANLUCA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 04/10/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FOTI TOMMASO FRATELLI D'ITALIA 04/10/2023
CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 04/10/2023
CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 04/10/2023
AMBROSI ALESSIA FRATELLI D'ITALIA 04/10/2023


Stato iter:
04/10/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 04/10/2023
RIXI EDOARDO VICE MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 04/10/2023

PARERE GOVERNO IL 04/10/2023

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 04/10/2023

CONCLUSO IL 04/10/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01436/002
presentato da
VINCI Gianluca
testo di
Mercoledì 4 ottobre 2023, seduta n. 171

   La Camera,

   premesso che:

    l'articolo 11 del provvedimento in esame consente alle imprese agricole che hanno subito danni da attacchi di peronospora (plasmopara viticola) alle produzioni viticole e che non beneficiano di risarcimenti derivanti da polizze assicurative o da fondi mutualistici, di accedere agli interventi previsti per favorire la ripresa dell'attività economica e produttiva di cui all'articolo 5, comma 2, del decreto legislativo n. 102 del 2004, in deroga all'articolo 5, comma 4, del medesimo decreto, nel limite di 1 milione di euro. Per effetto delle modifiche approvate in sede di conversione del decreto in esame, è stata autorizzata, per i medesimi interventi, la spesa di ulteriori 6 milioni di euro per l'anno 2023;

    la Plasmopara viticola provoca sulle foglie le cosiddette «macchie d'olio», aree giallastre ben visibili per trasparenza, in corrispondenza delle quali compare della muffa biancastra; in seguito le aree colpite imbruniscono e le foglie si seccano e cadono; vengono colpiti anche i tralci ancora verdi, ma particolarmente gravi sono gli attacchi ai grappoli: gli acini possono mostrare le macchie con la caratteristica efflorescenza, oppure (forma larvata) non vi sono manifestazioni esterne ma i tessuti interni soggiacciono a disorganizzazione e illividimento. La difesa dalla peronospora si attua per mezzo di irrorazioni o di polverizzazioni con sali di rame, zinco o con composti organici, che impediscono la germinazione dei conidi;

    ai fini dell'accesso agli aiuti per la ripresa economica previsti dal Fondo di solidarietà nazionale di cui al decreto legislativo n. 102 del 2004, è necessario che le regioni interessate dagli eventi calamitosi deliberino la declaratoria di eccezionalità degli eventi entro il termine perentorio di sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto in esame;

    a sostegno delle imprese agricole il decreto legislativo n. 102 del 2004 ha previsto, a norma dell'articolo 1, comma 2. lettera i), della legge n. 38 del 2003, una serie di interventi finanziari, tra i quali, quelli volti a favorire la ripresa dell'attività produttiva. L'articolo 5 del citato decreto legislativo, in particolare, stabilisce che ai beneficiari, nei limiti del danno accertato nei termini previsti dagli orientamenti e regolamenti europei per gli aiuti di Stato nel settore agricolo, possono essere concessi i seguenti aiuti, in forma singola o combinata, a scelta delle regioni, tenuto conto delle esigenze e dell'efficacia dell'intervento, nonché delle risorse finanziarie disponibili: contributi in conto capitale fino all'80 per cento del danno accertato sulla base della produzione lorda vendibile media ordinaria: prestiti ad ammortamento quinquennale per le esigenze di esercizio dell'anno in cui si è verificato l'evento dannoso e per l'anno successivo, da erogare a tasso agevolato; proroga delle operazioni di credito agrario; agevolazioni previdenziali;

    è da segnalare che oltre alla peronospora, ultimamente si segnalano gravi fenomeni di attacchi ai vigneti da parte di un altro parassita anch'esso assai virulento, la Flavescenza dorata (FD), segnalata per la prima volta in Italia nei primi anni settanta ed oggi diffusa in molte regioni (Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria. Friuli Venezia Giulia e altre). La FD rientra nelle malattie del giallume della vite, causata dal fitoplasma Candidatus phytoplasma vitis. È trasmissibile con materiale di moltiplicazione infetto. La trasmissione avviene principalmente attraverso il vettore Scaphoideus titamis ball, una cicalina (insetto appartenente ai rincoti omotteri auchenorinchi, della famiglia cicadellidae) di origine nordamericana che nutrendosi di linfa floematica può acquisire e diffondere fitoplasmi. A causa degli elevati danni economici determinati dalla malattia, il fitoplasma associato a FD è classificato fra le specie di organismi da quarantena ed inserito nell'allegato II della lista A2 dell'EPPO (Organizzazione europea per la protezione delle piante);

    il contenimento della FD e dei giallumi normalmente si basa su strategie di controllo preventivo, che variano in funzione delle zone prese in considerazione (zone di insediamento e zone focolaio). La prevenzione si basa su trattamenti insetticidi obbligatori al vettore S. titanus e il tempestivo estirpo delle piante ammalate, come previsto dalle norme sulla gestione degli organismi da quarantena e dalle normative specifiche sulla Flavescenza dorata della vite (decreto ministeriale 6 giugno 2023 ed in precedenza Decreto ministeriale del 31 maggio 2000, n. 32442, volti a disciplinare le misure per la lotta obbligatoria contro la Flavescenza dorata della vite);

    la strategia di lotta prevede l'estirpo delle viti infette, attività obbligatoria nelle zone focolaio senza necessità di analisi molecolari. Inoltre vige l'obbligo di estirpare, nelle zone di insediamento, ogni pianta con sintomi sospetti di flavescenza dorata o asportare tempestivamente dalla pianta le parti che presentano manifestazioni sospette;

    nonostante le capillari e meticolose misure adottate a norma dei suddetti Decreti ministeriali, nel territorio reggiano e modenese, in venti anni si è tuttavia verificato un graduale aumento della popolazione di scafoideo, con livelli di popolazione variabili culminati proprio nelle ultime due stagioni. Dall'osservazione dei vigneti «bio» emergono dati che dimostrano un naturale aumento del litofago che esula dai trattamenti. Ciò è dimostrato dal fatto che per essi sono da tempo obbligatori due interventi (quasi sempre a base di piretrine) e nonostante ciò si osserva comunque un incremento graduale delle infestazioni;

    superati determinati livelli di incidenza, si perdono gli impianti perché si procede all'abbattimento totale delle piante malate situate in interi appezzamenti;

    negli ultimi anni il problema ha subito una forte accelerazione, poiché una decisione dell'UE impedisce l'uso di alcuni principi attivi utili per il contrasto, ed è quindi necessario attuare una strategia di interventi uniformi per tutto il territorio nazionale;

    si ricorda che le imprese colpite non hanno ricevuto alcun tipo di sostegno pubblico né possono usufruire di compensazione per i mancati ricavi, rendendo molto difficoltosa sino alla non sostenibilità dell'attività agricola anche perché, spesso, i vigneti colpiti da FD sono giovani e le spese sostenute dal singolo agricoltore comprendono anche l'estirpo delle piante malate, attività come detto obbligatoria in base alle norme riguardanti le tematiche fitosanitarie, a cui si aggiungono i costi per l'impianto di nuove barbatelle, pari mediamente a circa di 10,00 euro/15,00 euro l'una per ogni nuovo impianto;

    in Francia, segnatamente nella regione della Gironda, la FD ha avuto una diffusione senza precedenti ed il Governo francese, per sostenere l'attuazione del sistema di lotta sanitaria nei vigneti di Bordeaux, ha previsto l'erogazione di ristori specifici per i viticoltori con aiuti che arrivano fino a 6.000 euro per ettaro a decorrere dal giugno 2023;

    l'efficacia di un'azione di profilassi contro la FD è quindi e ad ogni modo condizionata dalla concessione di adeguati risarcimenti agli agricoltori che vengono colpiti dai provvedimenti di lotta obbligatoria contro la FD;

    nella lotta obbligatoria contro la Flavescenza Dorata apparirebbe quindi necessario prevedere che, oltre alle vigenti agevolazioni e misure di aiuti previsti dal decreto legislativo n. 102 del 2004, si possano concedere anche indennizzi specifici, se del caso diversificati in relazione all'età degli alberi ed entro un limite comunque di concessione del contributo da riferire ad ettaro coltivato a vite. Tale misura andrebbe prevista anche ai vivai, che come è noto, sono soggetti ai provvedimenti previsti dalla lotta obbligatoria,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di adottare iniziative urgenti, se del caso anche a carattere normativo, volte a prevedere specifici indennizzi in favore degli agricoltori, nonché per i vivai, quando per essi si devono applicare le misure per la lotta obbligatoria contro la Flavescenza dorata della vite di cui al decreto 6 giugno 2023.
9/1436/2. Vinci, Foti, Caretta, Ciaburro, Ambrosi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sostegno agricolo

viticoltura

conseguenza economica