ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01322/003

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 152 del 02/08/2023
Firmatari
Primo firmatario: PAVANELLI EMMA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 02/08/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FONTANA ILARIA MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2023
COSTA SERGIO MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2023
L'ABBATE PATTY MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2023
DONNO LEONARDO MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2023
APPENDINO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2023
CAPPELLETTI ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2023
TODDE ALESSANDRA MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2023
MORFINO DANIELA MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2023
SANTILLO AGOSTINO MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2023


Stato iter:
02/08/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 02/08/2023
FITTO RAFFAELE MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (AFFARI EUROPEI, IL SUD, LE POLITICHE DI COESIONE E IL PNRR)
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 02/08/2023

PARERE GOVERNO IL 02/08/2023

RESPINTO IL 02/08/2023

CONCLUSO IL 02/08/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01322/003
presentato da
PAVANELLI Emma
testo di
Mercoledì 2 agosto 2023, seduta n. 152

   La Camera,

   premesso che:

    con l'articolo 7 del decreto-legge 5 gennaio 2023, n. 2 (cosiddetto decreto Ilva) il legislatore ha voluto introdurre una nuova esimente (cosiddetto «scudo penale») dichiarando non punibili le condotte dei soggetti che agiscono al fine di dare esecuzione a provvedimenti che autorizzano la prosecuzione dell'attività produttiva di uno stabilimento industriale dichiarato di interesse strategico nazionale, in tal modo rendendo ancor più deboli e incerte le garanzie di tutela dei diritti fondamentali alla salute e all'ambiente salubre;

    l'articolo 9-bis, comma 5, del provvedimento in esame, introdotto in sede referente, oltre a contenere disposizioni del tutto avulse dalla finalità sottesa al decreto stesso ovvero quella di porre rimedio alle infrazioni comunitarie, estende l'ambito di applicazione del citato articolo 7 altresì alla realizzazione degli interventi di decarbonizzazione del ciclo produttivo dell'acciaio presso lo stabilimento siderurgico di Taranto approvati dai commissari straordinari di Ilva s.p.a. in applicazione dei criteri e delle modalità previste dal decreto di cui all'articolo 3, comma 1, del decreto-legge 5 gennaio 2015, n. 1;

    l'introduzione e, successivamente, l'estensione della misura del c.d. scudo penale appare ancor più grave alla luce delle recenti modifiche apportate agli articoli 9 e 41 della Carta Costituzionale, in quanto consente di autorizzare l'attività produttiva pur in presenza di situazioni di grave compromissione dell'ambiente e della salute ed esenta dalla responsabilità penale i potenziali responsabili di gravi fatti di inquinamento, continuando a privare i soggetti potenzialmente lesi della possibilità di ottenere in sede giurisdizionale la tutela dei loro diritti primari, con evidenti profili di criticità e di incompatibilità con i valori costituzionali sopra menzionati;

    le citate disposizioni – che in virtù del principio del favor rei debbono ritenersi applicabili anche ai procedimenti in corso – favoriscono, pertanto, l'immunità penale deresponsabilizzando i soggetti preposti alla gestione dello stabilimento nella attuazione delle prescrizioni, e disincentivandoli alla previsione di investimenti più consistenti per la riduzione degli impatti ambientali e la decarbonizzazione, senza nessuna garanzia per i lavoratori né dal punto di vista occupazionale, sanitario e ambientale,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi delle disposizioni richiamate in premessa, al fine di adottare iniziative di carattere normativo volte ad eliminare, nel prossimo provvedimento utile, la scriminante della condotta illecita introdotta dall'articolo 7 del decreto-legge 5 gennaio 2023, n. 2 ed estesa dall'articolo 9-bis, comma 5, del provvedimento in esame alla realizzazione degli interventi di decarbonizzazione del ciclo produttivo, così da ripristinare le garanzie già previste dall'ordinamento penale vigente e garantire la piena ed effettiva tutela al diritto alla salute dei cittadini dell'area industriale di Taranto nonché al diritto alla sicurezza sui luoghi di lavoro.
9/1322/3. Pavanelli, Ilaria Fontana, Sergio Costa, L'Abbate, Donno, Appendino, Cappelletti, Todde, Morfino, Santillo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

controllo dell'inquinamento

inquinamento industriale

luogo di lavoro