ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01238/007

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 128 del 28/06/2023
Firmatari
Primo firmatario: SARRACINO MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 28/06/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCOTTO ARTURO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 28/06/2023
GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 28/06/2023
FOSSI EMILIANO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 28/06/2023
LAUS MAURO ANTONIO DONATO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 28/06/2023


Stato iter:
28/06/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
DICHIARAZIONE GOVERNO 28/06/2023
Resoconto BELLUCCI MARIA TERESA VICE MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 28/06/2023
Resoconto SARRACINO MARCO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
 
PARERE GOVERNO 28/06/2023
BELLUCCI MARIA TERESA VICE MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/06/2023

NON ACCOLTO IL 28/06/2023

PARERE GOVERNO IL 28/06/2023

RESPINTO IL 28/06/2023

CONCLUSO IL 28/06/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01238/007
presentato da
SARRACINO Marco
testo di
Mercoledì 28 giugno 2023, seduta n. 128

   La Camera,

   premesso che:

    negli ultimi vent'anni nel Sud Italia sono aumentate le sperequazioni territoriali e le disuguaglianze sociali, allontanando le regioni meridionali dalla media dell'Unione europea;

    secondo l'analisi elaborata dall'Istat sulla «mancata convergenza» tra le regioni italiane classificate come «meno sviluppate» (quasi tutto il Mezzogiorno), ovvero che hanno continuato a crescere molto meno della media dei Paesi dell'Unione europea a 27, deve considerarsi l'insuccesso delle «politiche di coesione» degli ultimi 20 anni;

    su questo squilibrio hanno pesato le due crisi economiche del 2008-2009 e del 2011-2013, con la lunga stagione dell'austerità, determinando una crescita del prodotto interno lordo del Mezzogiorno inferiore sia al dato europeo, sia a quello nazionale;

    il valore che maggiormente determina tale divario è rappresentato dal tasso di occupazione, inferiore alla media Ue di ben 20 punti percentuali, cui si somma un livello della produttività di 9 punti percentuali inferiore alla media Ue27;

    se a livello nazionale, nel 2021 la quota di lavoratori dipendenti impegnati in lavori a termine da almeno 5 anni (che include quelli con contratto a tempo determinato e i collaboratori) si è attestata al 17,5 per cento del totale dei lavoratori a termine, nelle regioni del Mezzogiorno si raggiunge il valore massimo di quasi un lavoratore su 4 (23,8 per cento), quasi 11 punti in più del valore che si registra al Nord (13 per cento) e di oltre 7 punti del valore del Centro;

    tali valori fanno del Mezzogiorno l'area più vasta e popolosa di arretratezza economica dell'Europa occidentale, con oltre 19 milioni di cittadini coinvolti;

    a fronte di un tale quadro socio-economico che riguarda un terzo del Paese, le misure del presente provvedimento, cancellando di fatto il sostegno economico di contrasto alla povertà per i cosiddetti «occupabili» che non abbiano nel proprio nucleo familiare minori, componenti con disabilità o di età superiore ai sessanta anni, rischiano di aumentare il bacino dei disoccupati e del disagio sociale; al contrario, appare necessaria una strategia di rilancio della buona e stabile occupazione in tutto il Paese e, soprattutto, nelle regioni con i più alti tassi di disoccupazione e di precarietà del lavoro,

impegna il Governo

ad avviare un confronto con le parti sociali, anche in vista della definizione della prossima manovra di bilancio, per la definizione di una strategia di rilancio della buona e stabile occupazione, avendo a riferimento prioritario la situazione delle regioni del Mezzogiorno.
9/1238/7. Sarracino, Scotto, Gribaudo, Fossi, Laus.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica occupazionale

crescita economica

problema sociale