Legislatura: 19Seduta di annuncio: 128 del 28/06/2023
Primo firmatario: MALAVASI ILENIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 28/06/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 28/06/2023 BELLUCCI MARIA TERESA VICE MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 28/06/2023
PARERE GOVERNO IL 28/06/2023
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 28/06/2023
CONCLUSO IL 28/06/2023
La Camera,
premesso che:
il decreto-legge n. 51 del 2023 reca misure urgenti per l'inclusione sociale e l'accesso al mondo del lavoro;
in particolare dal 1° gennaio 2024 la misura dell'Assegno di inclusione, quale misura nazionale di contrasto alla povertà, alla fragilità e all'esclusione sociale delle fasce deboli attraverso percorsi di inserimento sociale, nonché di formazione, di lavoro e di politica attiva del lavoro, sostituirà la misura del reddito di cittadinanza;
i soggetti tra 18 e 59 anni di età non disabili e non impegnati in lavoro di cura sono esclusi dalla nuova misura, a meno che non siano anagraficamente conviventi con soggetti non in grado di lavorare. A favore di questi ultimi è stato introdotto il Supporto per la formazione e il lavoro (SFL), un sostegno monetario della durata massima di 12 mesi condizionato alla partecipazione a progetti di formazione, di orientamento e di accompagnamento al lavoro; secondo la relazione del ufficio di Bilancio Parlamentare, presentata lo scorso 20 giugno, dei quasi 1,2 milioni di nuclei beneficiari di reddito di cittadinanza, circa 400.000 (il 33,6 per cento) saranno esclusi dall'Adl perché al loro interno non sono presenti soggetti tutelati. Dei restanti circa 790.000 nuclei in cui sono presenti soggetti tutelati, circa 97.000 (poco più del 12 per cento) risulterebbero comunque esclusi dalla fruizione dell'Adi per effetto dei vincoli di natura economica. Nel complesso, dunque, i nuclei beneficiari dell'Adl risulterebbero circa 740.000, di cui 690.000 già beneficiari di reddito di cittadinanza e 50.000 nuovi beneficiari per via della modifica del vincolo di residenza;
in altre parole 400mila famiglie saranno escluse dall'Adl perché al loro interno non sono presenti soggetti tutelati;
si tratta di una pesante ingiustizia e di una vergognosa discriminazione che tende a classificare la povertà, a maggior ragione se guardiamo alla realtà del Paese e all'emergenza sociale che le famiglie devono affrontare tra disoccupazione, precarietà, costo della vita, affitti, mutui,
impegna il Governo
a predisporre adeguate misure contro la povertà volte a garantire il diritto a una protezione adeguata per chiunque sia in uno stato di povertà (ovvero non sia in grado di vivere dignitosamente) e per tutto il tempo in cui persiste tale la condizione di bisogno.
9/1238/5. Malavasi.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):integrazione sociale
sostegno monetario
costo della vita