ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01238/118

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 128 del 28/06/2023
Firmatari
Primo firmatario: GADDA MARIA CHIARA
Gruppo: AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE
Data firma: 28/06/2023


Stato iter:
29/06/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 28/06/2023
BELLUCCI MARIA TERESA VICE MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
PARERE GOVERNO 29/06/2023
Resoconto BELLUCCI MARIA TERESA VICE MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 29/06/2023
Resoconto GADDA MARIA CHIARA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 29/06/2023
Resoconto BELLUCCI MARIA TERESA VICE MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 29/06/2023
Resoconto BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Resoconto CANDIANI STEFANO LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 28/06/2023

PARERE GOVERNO IL 28/06/2023

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 28/06/2023

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 29/06/2023

ACCOLTO IL 29/06/2023

PARERE GOVERNO IL 29/06/2023

DISCUSSIONE IL 29/06/2023

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 29/06/2023

CONCLUSO IL 29/06/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01238/118
presentato da
GADDA Maria Chiara
testo presentato
Mercoledì 28 giugno 2023
modificato
Giovedì 29 giugno 2023, seduta n. 129

   La Camera,

   premesso che:

    sono quasi 90 mila lavoratori transfrontalieri italiani che lavorano nella vicina Svizzera;

    il protocollo aggiuntivo siglato congiuntamente all'Accordo tra il Governo italiano e la Confederazione elvetica relativo alle imposizioni fiscali dei lavoratori frontalieri e che ne è parte integrante, prevede:

     a) al punto 2, che al lavoratore frontaliere è consentito di non rientrare quotidianamente al proprio domicilio per 45 giorni all'anno;

     b) al punto 3 che «in relazione a un potenziale ulteriore sviluppo del telelavoro, gli Stati contraenti si consulteranno periodicamente se si rendono necessarie modifiche al punto 2» e che «resta salva la facoltà di concordare con procedura di amichevole composizione dell'interpretazione o dell'applicazione dell'accordo in relazione al telelavoro»;

    il ricorso generalizzato al cosiddetto «telelavoro» è stato introdotto durante la pandemia come una misura di carattere emergenziale, ma il mondo del lavoro è cambiato e si è evoluto in sintonia con questa innovazione, tanto che anche la legislazione eurounitaria si sta muovendo nella stessa direzione;

    nel periodo pandemico, un accordo amichevole firmato da Svizzera e Italia ha effettivamente permesso maggiore flessibilità per i lavoratori e le imprese, consentendo di usufruire del telelavoro e questo ha comportato anche una modifica dei flussi di lavoro e dell'organizzazione interna delle imprese, che in oltre due anni e mezzo si sono consolidati ed efficientati;

    il 22 dicembre 2022 i rappresentanti dei due paesi hanno convenuto di non rinnovare questo accordo amichevole oltre il 31 gennaio 2023, e un emendamento governativo al provvedimento in esame si è limitato a prevedere una piccola proroga fino al 30 giugno 2023;

    in data 1 febbraio 2023 il Ministro Giancarlo Giorgetti, rispondendo all'atto di sindacato ispettivo n. 3/00142, ha affermato che la controparte elvetica avrebbe manifestato «la propria disponibilità al dialogo per definire a breve la possibilità di utilizzare a regime la nuova modalità di prestazione dell'attività lavorativa sperimentata durante il periodo della pandemia anche dopo la cessazione del periodo emergenziale», dichiarandosi altresì «fiducioso che questo dialogo, nella più ampia cornice delle misure a tutela dei lavoratori previste dall'accordo del 2020. consentirà di giungere, in tempi rapidi, alla regolazione anche delle prestazioni di lavoro da remoto»;

    effettivamente, il 20 aprile scorso la consigliera federale Karin Keller-Sutter e il Ministro delle finanze italiano Giancarlo Giorgetti hanno firmato una dichiarazione politica sul fatto che l'Italia avrebbe tolto la Svizzera dalla cosiddetta black list del 1999 e che si era trovata «una soluzione transitoria in merito all'imposizione del telelavoro per i lavoratori frontalieri valida fino al 30 giugno 2023», che corrisponde esattamente al contenuto del citato emendamento governativo;

    la relazione che accompagna l'emendamento ribadisce l'intenzione di risolvere la questione in modo permanente, riconoscendo quindi l'impatto minimale della disposizione, almeno per quel che riguarda gli interessi della parte italiana;

    eppure, in sede di conversione del cosiddetto decreto proroga termini, il Governo aveva dato parere favorevole all'ordine del giorno n. 9/888/5 che impegna il Governo a «introdurre con la massima urgenza disposizioni atte a garantire il ripristino delle disposizioni cessate il 1° febbraio 2023, al fine di tutelare i lavoratori transfrontalieri»,

impegna il Governo

a mettere in atto ogni iniziativa che consenta di sottoscrivere un nuovo accordo amichevole, che, in applicazione di quanto previsto dal punto 3 del protocollo aggiuntivo di cui in premessa, possa dare concretezza ai numerosi impegni già assunti e ripristinare le disposizioni sul telelavoro dei transfrontalieri.
9/1238/118. (Testo modificato nel corso della seduta) Gadda, Braga, Candiani, De Monte, Battilocchio, Bicchielli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

lavoro a distanza

lavoratore frontaliero

emendamento