Legislatura: 19Seduta di annuncio: 96 del 03/05/2023
Primo firmatario: ONORI FEDERICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 03/05/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma COLUCCI ALFONSO MOVIMENTO 5 STELLE 03/05/2023 AURIEMMA CARMELA MOVIMENTO 5 STELLE 03/05/2023 PENZA PASQUALINO MOVIMENTO 5 STELLE 03/05/2023 RICCIARDI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 03/05/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 03/05/2023 MOLTENI NICOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
NON ACCOLTO IL 03/05/2023
PARERE GOVERNO IL 03/05/2023
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 03/05/2023
RESPINTO IL 04/05/2023
CONCLUSO IL 04/05/2023
La Camera,
premesso che:
l'articolo 7 del decreto-legge in esame reca disposizioni in materia di protezione speciale. In particolare, al comma 1, lettera b), è stata introdotta una misura che inserisce i procedimenti per il delitto di induzione al matrimonio, di cui all'articolo 558-bis del codice penale, tra quelli per i quali può essere rilasciato un permesso di soggiorno speciale per consentire alla vittima di sottrarsi alla violenza;
la costante violazione dei diritti umani in Iran, ormai da decenni, rappresenta una drammatica realtà. La situazione, purtroppo, non accenna a migliorare. Le esecuzioni in Iran sarebbero, infatti, addirittura aumentate nella prima metà del 2022, raddoppiando il totale di quelle effettuate nello stesso periodo del 2021. Iran Human Rights (IHR), ha dichiarato che da gennaio a giugno 2022 sono state eseguite almeno 251 esecuzioni, rispetto alle 117 della prima metà del 2021;
a settembre 2022, il malcontento popolare è deflagrato nel Paese, in seguito alla morte della studentessa ventiduenne Mahsa Amini, arrestata il 13 settembre a causa del suo velo, a quanto pare non indossato correttamente. L'evento ha scatenato la rabbia della popolazione, esasperata da decenni di repressione in ambito sociale così come dal deterioramento del tessuto economico e produttivo, a seguito del quale importanti forme di dissenso e disordini interessano ormai da mesi le maggiori città iraniane;
preme, inoltre, ricordare la drammatica situazione in Afghanistan dove a seguito del ritiro dal paese delle truppe USA e NATO nell'agosto 2021 e del ritorno al potere dei Talebani, si è assistito alla violazione continuata e reiterata dei diritti umani e, in particolare, quella dei diritti delle donne. Da allora, alla maggior parte delle donne è stata negata la possibilità di ritornare sui luoghi di lavoro, nelle scuole e nelle università. I talebani non contemplano la possibilità per le donne di ricoprire posizioni di leadership in Afghanistan e reprimono con forza letale le proteste per i diritti delle donne. Da ultimo, è stato proibito alle donne di lavorare per organizzazioni non governative;
nel rispetto della Convenzione di Ginevra del 1951, tali disumane situazioni comportano una responsabilità morale in tema di accoglienza e integrazione. In tal senso, sarebbe doveroso adoperarsi per politiche di asilo volte a garantire pienamente i diritti dell'uomo e le libertà fondamentali, con particolare attenzione per le donne troppo spesso esposte a situazioni particolarmente rischiose, prevedendo programmi speciali di visti,
impegna il Governo
ad adottare misure di carattere normativo volte ad agevolare e semplificare il rilascio dei visti di ingresso in favore delle donne provenienti da Paesi di origine in cui sia vietato o non garantito l'effettivo esercizio delle libertà democratiche, nonché siano in atto forme di discriminazione contro esse.
9/1112/22. Onori, Alfonso Colucci, Auriemma, Penza, Riccardo Ricciardi, Morfino.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):diritti della donna
diritti umani
politica dei visti