ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01780/017

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 266 del 20/03/2024
Firmatari
Primo firmatario: ALIFANO ENRICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/03/2024


Stato iter:
20/03/2024
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 20/03/2024
FERRO WANDA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 20/03/2024

PARERE GOVERNO IL 20/03/2024

RESPINTO IL 20/03/2024

CONCLUSO IL 20/03/2024

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01780/017
presentato da
ALIFANO Enrica
testo di
Mercoledì 20 marzo 2024, seduta n. 266

   La Camera,

   premesso che:

    preme al firmatario segnalare:

     l'irragionevolezza e la gravità dell'articolo 4-ter, introdotto nel corso dell'esame al Senato, che introduce un'interpretazione autentica con riguardo alla ineleggibilità dei dipendenti della regione nei quali si trovano ad essere consiglieri, che non si applicherebbe ove essi vi avessero svolto, al momento della candidatura, «attività amministrative»;

     l'estraneità dell'articolo 4-ter rispetto al perimetro del provvedimento in titolo e rispetto all'ambito della legislazione di contorno della materia elettorale, unico ambito concesso dalla Corte costituzionale per il ricorso alla decretazione d'urgenza, trattandosi, per l'articolo in parola, di una norma sostanziale che palesemente rientra nel meccanismo della rappresentanza, della trasformazione dei voti in seggi;

    la norma in parola è formulata in termini generici e imprecisi, rischia di porsi in contrasto anche con il principio di tassatività e determinatezza, che invece il legislatore dovrebbe osservare nel delineare le cause ostative all'esercizio del diritto di elettorato passivo;

    rileva, in proposito, anche il trattamento differenziato rispetto al regime di ineleggibilità previsto per i dipendenti comunali, che non possono essere eletti, in nessun caso, in consiglio comunale, a prescindere dal tipo di attività svolta, ciò' che rischia di generare trattamenti irragionevolmente differenziati incompatibili con il dettato costituzionale, in particolare ai sensi dell'articolo 51 della Costituzione – «tutti i cittadini dell'uno o dell'altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge»;

    la norma si presta, altresì, a generare un abnorme contenzioso giurisdizionale,

impegna il Governo

ferme restando le prerogative parlamentari, a valutare gli effetti applicativi della disposizione in premessa considerando la sua compatibilità con i principi dell'ordinamento giuridico, in particolare con quanto rilevato in premessa.
9/1780/17. Alifano.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

privilegio

eleggibilita'