ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01666/003

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 240 del 07/02/2024
Firmatari
Primo firmatario: PELLEGRINI MARCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 07/02/2024
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RICCIARDI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 07/02/2024
BALDINO VITTORIA MOVIMENTO 5 STELLE 07/02/2024
LOMUTI ARNALDO MOVIMENTO 5 STELLE 07/02/2024


Stato iter:
07/02/2024
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 07/02/2024
PEREGO DI CREMNAGO MATTEO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
DICHIARAZIONE VOTO 07/02/2024
Resoconto RICCIARDI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto LOMUTI ARNALDO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 07/02/2024

PARERE GOVERNO IL 07/02/2024

DISCUSSIONE IL 07/02/2024

RESPINTO IL 07/02/2024

CONCLUSO IL 07/02/2024

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01666/003
presentato da
PELLEGRINI Marco
testo di
Mercoledì 7 febbraio 2024, seduta n. 240

   La Camera,

   premesso che:

    il decreto-legge 21 dicembre 2023, n. 200, recante «Disposizioni urgenti per la proroga dell'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle Autorità governative dell'Ucraina», dispone all'articolo 1 la proroga fino al 31 dicembre 2024, previo atto di indirizzo delle Camere, per l'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell'Ucraina, originariamente prevista, fino al 31 dicembre 2022, dall'articolo 2-bis del decreto-legge 25 febbraio 2022, n. 14, convertito con modificazioni dalla legge 5 aprile 2022, n. 28, e in seguito prorogata al 31 dicembre 2023 dall'articolo 1 del decreto-legge 2 dicembre 2022, n. 185, convertito con modificazioni dalla legge 27 gennaio 2023, n. 8.;

    in attuazione del citato articolo 2-bis sono stati emanati otto decreti interministeriali contenenti allegati con il dettaglio delle forniture. Gli allegati sono «documenti classificati» e, in quanto tali, illustrati dal Governo in seno al Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir);

    la proroga prevista dall'articolo 1 del decreto-legge n. 200 del 2023, dunque, rappresenta la base giuridica necessaria all'ulteriore autorizzazione di cessioni di armamenti alle autorità ucraine;

    il conflitto bellico si protrae da ormai due anni a seguito dell'aggressione su larga scala della Russia nei confronti dell'Ucraina. Non si ravvisano tentativi concreti di soluzioni diplomatiche ma esclusivamente sostegno militare rappresentato dal continuativo invio di materiale bellico;

    nel messaggio di fine anno il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel condannare fermamente la guerra, ha sottolineato come la stessa sia «fonte di enormi guadagni» e che occorre che la pace venga perseguita dalla «volontà dei governi»;

   considerato che:

    le aziende del settore difesa hanno registrato una notevole crescita in tutti gli indici, come confermato da un recente studio condotto dall'Area Studi Mediobanca sui conti annuali di oltre 240 multinazionali, con un focus sui principali gruppi della Difesa emerge che le spese raggiungono il massimo storico di 2.113 miliardi di dollari, pari al 2,2 per cento del Pil mondiale, segnando di conseguenza una notevole crescita delle aziende di settore;

    in particolare, le trenta multinazionali dell'Aerospazio, Difesa e Sicurezza (AD&S) hanno realizzato ricavi complessivi nel core business della Difesa per oltre 315 miliardi di euro, con una capitalizzazione in Borsa di 721 miliardi di euro al marzo 2023, lo 0,8 per cento del valore complessivo delle piazze affari mondiali;

    il 21 dicembre 2023, il Consiglio dell'Unione europea ha raggiunto un accordo sulla proposta di riforma del quadro di governance economica dell'Unione europea avanzata dalla Commissione europea nell'aprile dello scorso anno, che prevede lo scorporo dai vincoli di bilancio delle spese per la difesa, in particolare per nuovi armamenti. Su richiesta dell'Italia, infatti, questa tipologia di spesa sarà considerata quale fattore rilevante per giustificare scostamenti dalle regole di bilancio, garantendo a tale voce un trattamento privilegiato rispetto alle altre spese in investimenti produttivi come sanità, istruzione e pensioni;

   considerato, altresì, che:

    il nostro Paese ha sostenuto, sinora, costi per oltre 1 miliardo di euro per l'invio di armi all'Ucraina, tenuto conto della modalità internazionale di copertura decisa a livello europeo, facendo anche ricorso allo strumento europeo per la pace (European Peace Facility – EPF), istituito il 22 marzo 2021 con una decisione del Consiglio europeo;

    ad oggi, invece, EPF è lo strumento principale per il sostegno militare dell'Unione europea a Kiev, attraverso il rimborso dei trasferimenti di armi effettuati dagli Stati membri;

    a fronte del protrarsi della guerra, lo stanziamento iniziale di EPF (che era di circa 5,7 miliardi di euro, per il periodo 2021-2027) si è rivelato ben presto insufficiente. A marzo 2023 il Consiglio ha incrementato una prima volta il budget, portandolo a 7,98 miliardi. A giugno 2023 il bilancio complessivo è stato ulteriormente aumentato a poco più di 12 miliardi di euro, sempre fino al 2027. EPF è finanziato direttamente dagli Stati membri, in proporzione al proprio PIL, dunque, ogni aumento del budget complessivo richiede un nuovo rifinanziamento nazionale. In tal senso, nell'ultima Legge di Bilancio, il contributo italiano al fondo è stato incrementato per gli anni dal 2024 al 2027 di 1 miliardo di euro,

impegna il Governo

ad adottare le opportune iniziative, anche di carattere normativo, volte a una graduale diminuzione delle spese per i sistemi di armamento, che insistono sul bilancio dello Stato, nonché ad introdurre un contributo solidaristico sui cosiddetti extraprofitti netti conseguiti dalle aziende del settore dell'industria della difesa a seguito del mutato contesto geopolitico internazionale aggravato dal protrarsi del conflitto in Ucraina.
9/1666/3. Pellegrini, Riccardo Ricciardi, Baldino, Lomuti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

guerra

spese di difesa

prodotto interno lordo