Legislatura: 19Seduta di annuncio: 220 del 29/12/2023
Primo firmatario: ORFINI MATTEO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 29/12/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MANZI IRENE PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 29/12/2023 ZINGARETTI NICOLA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 29/12/2023 BERRUTO MAURO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 29/12/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 29/12/2023 Resoconto ALBANO LUCIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
NON ACCOLTO IL 29/12/2023
PARERE GOVERNO IL 29/12/2023
RESPINTO IL 29/12/2023
CONCLUSO IL 29/12/2023
La Camera,
premesso che:
per il settore della cultura e in particolare dello spettacolo, il provvedimento in esame prevede pochissime misure e assolutamente insufficienti a far fronte alle esigenze del comparto;
nella passata legislatura, dopo un lungo confronto con le lavoratrici e i lavoratori del settore dello spettacolo è stata approvata la riforma del welfare per il settore dello spettacolo dal vivo e introdotta, come perno di un nuovo sistema di previdenza, l'indennità di discontinuità che riconosce le specificità di un lavoro che è per sua natura discontinuo;
in fase di approvazione della prima Legge di bilancio di questa legislatura, con l'approvazione di un emendamento del Gruppo Pd, sono stati reperiti 100 milioni per finanziare l'avviamento della riforma e solo di recente risulta approvato lo schema di decreto legislativo;
il succitato schema di decreto legislativo (Atto Governo n. 86) concerne l'attuazione della legge di delega di cui all'articolo 2, commi 4, lettera c), e 6 della legge 15 luglio 2022, n. 106, e l'articolo 2, comma 5, della legge 22 novembre 2017, n. 175 – per il quale abbiamo espresso la totale contrarietà – snatura lo spirito della norma;
invece di un nuovo welfare viene introdotta una misura di sostegno al reddito, peraltro assolutamente insufficiente, riferendosi ad una platea ridottissima (appena 20.000 persone) e una cifra insufficiente (1.500 euro annui);
non è questa la norma che il Parlamento aveva affidato al Governo, non è questa l'indennità di discontinuità, non è questo quello che serve al settore;
senza una revisione degli strumenti e delle misure di sostegno, degli ammortizzatori sociali e delle indennità, lo schema di decreto produce un aumento del costo del lavoro per le imprese senza realizzare gli obiettivi previdenziali stabiliti dalla legge di delega approvata dal Parlamento;
lo schema di decreto del Governo, infatti, provoca un aumento effettivo del costo del lavoro per le imprese, che pagheranno gli oneri contributivi sia per la NASpI, sia per l'ALAS, sia per l'indennità di discontinuità, facendo permanere nel sistema della previdenza sociale dei lavoratori dello spettacolo difformità di trattamento che, invece, la legge di delega si proponeva di sanare;
riteniamo, come evidenziano le nostre proposte emendative, l'urgenza a reperire risorse adeguate al fine di una completa attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 2, comma 6, della legge 15 luglio 2022, n. 106,
impegna il Governo
al fine di tutelare i lavoratori dello spettacolo nei periodi di inattività, a reperire – in fase di approvazione del primo provvedimento utile – risorse adeguate per una completa attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 2, comma 6, della legge 15 luglio 2022, n. 106 e a trasferire, le eventuali risorse residue di cui al comma 352 dell'articolo 1 della legge 30 dicembre 2021, n. 234, nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
9/1627/9. Orfini, Manzi, Zingaretti, Berruto.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):politica di sostegno
aumento dei prezzi
legislatura