ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01627/089

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 220 del 29/12/2023
Firmatari
Primo firmatario: CAPPELLACCI UGO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Data firma: 29/12/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BENIGNI STEFANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 29/12/2023
PATRIARCA ANNARITA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 29/12/2023
PELLA ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 29/12/2023


Stato iter:
29/12/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 29/12/2023
ALBANO LUCIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 29/12/2023
Resoconto CAPPELLACCI UGO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Fasi iter:

ACCOLTO IL 29/12/2023

PARERE GOVERNO IL 29/12/2023

DISCUSSIONE IL 29/12/2023

APPROVATO IL 29/12/2023

CONCLUSO IL 29/12/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01627/089
presentato da
CAPPELLACCI Ugo
testo di
Venerdì 29 dicembre 2023, seduta n. 220

   La Camera,

   premesso che:

    il provvedimento in esame contiene misure in materia di sanità, nello specifico l'articolo 1 comma 235 riguarda l'aggiornamento dei LEA;

    l'obesità rappresenta una delle principali sfide di salute pubblica, riconosciuta dall'OMS come un'epidemia globale che rischia di raggiungere il 70 per cento della popolazione mondiale entro il 2030 e affligge soprattutto le fasce più fragili e giovani della popolazione;

    in Italia l'obesità è tra le patologie croniche più diffuse, con quasi 6 milioni di pazienti e 23 milioni di cittadini in eccesso di peso, di cui 17 in grave sovrappeso che rischiano di diventare futuri pazienti obesi;

    si tratta di una patologia cronica influenzata da una pluralità di fattori: lo stress-cronico, gli stili di vita sempre più stressanti, l'alimentazione malsana e la sedentarietà sono i più noti. Tuttavia, nella maggior parte dei casi l'obesità è dovuta a componenti genetiche ed endocrino-metaboliche, che portano le persone ad avere strutturalmente una tendenza ad un indice di massa corporea (cosiddetto BMI) elevato che mina la loro capacità di perdere peso;

    l'obesità rappresenta un fattore di rischio delle patologie croniche che più minacciano la popolazione come: il diabete mellito di tipo 2, l'ipertensione arteriosa, la cardiopatia ischemica e i tumori dell'intestino, il rene, l'esofago, il pancreas e il seno, i più diffusi;

    l'impatto economico dell'obesità raggiunge i 13,34 miliardi di euro, di cui 7,89 sono associati alla cura di patologie di cui ne è principale rischio, assorbendo il 9 per cento della spesa sanitaria e causando una riduzione del PIL pari al 2,8 per cento;

    l'OMS, lanciando l'allarme globale, ha richiamato i governi di tutto il mondo a definire azioni programmatiche a lungo termine per affrontare una sfida multifattoriale attraverso un approccio multidimensionale;

    allo stato attuale in Italia non si ravvisa un piano strategico integrato di prospettiva per il contrasto dell'obesità che agisca nel presente per gli attuali milioni di pazienti, nella componente della diagnosi, la governance e la rete sul territorio e incida sul futuro, attraverso azioni per la prevenzione, gli stili di vita e l'alfabetizzazione scientifica per affrontare lo stigma sociale e la discriminazione e la diffusione, come avviene per altre patologie quale il diabete;

    l'obesità non è oggi riconosciuta come patologia cronica prioritaria nel Piano nazionale cronicità e la sua gestione nel Servizio sanitario nazionale offre minori tutele di cura e prestazioni prossime al cittadino rispetto ad altre patologie croniche dal più basso impatto; i Livelli essenziali di assistenza (LEA) non includono oggi l'obesità, precludendo ai pazienti l'accesso gratuito a prestazioni sanitarie fondamentali;

    non esiste una rete nazionale di centri dedicati alla prevenzione e la cura sul territorio, presente invece in alcune regioni come il Veneto, con il rischio di generare disomogeneità e disparità di accesso in contrasto con il principio universalistico del Servizio sanitario nazionale e con il principio cardine di prossimità delle cure della missione 6 del PNRR;

    nessuno dei farmaci disponibili con specifica indicazione nella terapia dell'obesità è rimborsato dal Servizio sanitario nazionale e, infine, non esistono percorsi diagnostici terapeutici assistenziali (PDTA) uniformemente applicati su tutto il territorio nazionale;

    alla luce di ciò risulta necessario garantire la corretta, tempestiva ed efficiente presa in carico dei pazienti per garantire un percorso di cura efficace sia sul piano clinico che sul piano economico ed organizzativo e definire una strategia di contrasto e prevenzione per il futuro,

impegna il Governo:

   a valutare l'opportunità, subordinatamente alle esigenze di finanza pubblica:

    di prevedere l'inserimento nei livelli essenziali di assistenza (LEA) dell'obesità;

    di riconoscere l'obesità come patologia cronica prioritaria nel Piano Nazionale Cronicità, alla luce dell'aggiornamento in corso presso il Ministero della salute;

    di garantire l'accesso uniforme sul territorio nazionale alle prestazioni sanitarie e alle terapie indicate per il trattamento dell'obesità.
9/1627/89. Cappellacci, Benigni, Patriarca, Pella.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia

epidemia

conseguenza economica