Legislatura: 19Seduta di annuncio: 220 del 29/12/2023
Primo firmatario: BENIGNI STEFANO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Data firma: 29/12/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma PATRIARCA ANNARITA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 29/12/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 29/12/2023 ALBANO LUCIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 29/12/2023
ACCOLTO IL 29/12/2023
PARERE GOVERNO IL 29/12/2023
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 29/12/2023
CONCLUSO IL 29/12/2023
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di bilancio reca lo stanziamento di importanti risorse al tema della salute;
in ambito oncologico, si ravvisa la necessità di continuare a dedicare attenzione al tema della prevenzione del tumore al seno;
il report «I Numeri del Cancro in Italia 2023» della Fondazione AIOM indica che il tumore al seno continua a essere di gran lunga il tumore femminile più frequente, rappresentando il 30,0 per cento di tutti i tumori nelle donne, con 55.700 nuovi casi all'anno e 15.500 decessi nel solo 2022;
grazie allo screening, la maggior parte dei tumori maligni mammari è diagnosticata in fase iniziale quando il trattamento chirurgico può essere più spesso conservativo e la terapia adottata più efficace, permettendo di ottenere sopravvivenze a 5 anni nelle donne trattate pari al 98 per cento;
su 55.700 nuove diagnosi nel 2022, 11 mila pazienti hanno meno di 40 anni e le giovani donne colpite da tumore al seno hanno maggiori probabilità di ricevere una diagnosi di tumore al seno aggressivo e in fase avanzata e un maggiore rischio di recidiva, la diagnosi precoce rappresenta pertanto un elemento determinante per aumentare le possibilità di trattamento e cura;
le linee guida europee indicano ottimale procedere con screening anche per la fascia di età 45-49 anni per aumentare la diagnosi precoce e, a dicembre 2022, il Consiglio europeo ha emanato le nuove raccomandazioni sugli screening oncologici che definiscono le linee di indirizzo per rafforzare gli screening oncologici per il tumore della mammella;
la legge 23 dicembre 2000, n. 388, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2001)», articolo 85, comma 4, ha previsto lo screening gratuito a livello nazionale per la diagnosi precoce del tumore mammario è prevedibile per le donne di età compresa tra i 45 e i 69 anni e si esegue con una mammografia ogni 2 anni, così come previsto dal Piano nazionale della prevenzione 2020-2025, tuttavia l'attuazione del programma di screening mammario, definita dalle Linee guida per la prevenzione oncologica (Direzione generale della prevenzione del Ministero della salute), è attualmente prevista solo per le donne nelle fasce d'età tra i 50 e 69 anni;
nonostante ciò, in alcune regioni si sta già sperimentando l'efficacia dello screening gratuito su invito in una fascia di età più ampia rispetto a quella prevista a livello nazionale, come suggerito anche dalle linee guida europee;
per proseguire nella fondamentale attività di prevenzione nell'incidenza della mortalità da tumore al seno, anche alla luce di quanto indicato dalle più recenti linee guida europee sul tema e uniformare l'accesso a questi programmi di prevenzione in tutte le regioni d'Italia,
impegna il Governo:
compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica:
a estendere dai 45 anni di età e fino ai 74 anni la fascia di donne per cui risulta gratuito a livello nazionale lo screening mammario tramite mammografia da effettuarsi ogni due anni;
a promuovere l'utilizzo dell'intelligenza artificiale nella lettura dei referti, definendo i requisiti minimi che questi strumenti devono raggiungere per poter essere utilizzati dalle strutture ospedaliere.
9/1627/78. (Testo modificato nel corso della seduta)
Benigni, Patriarca.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):malattia
prevenzione delle malattie
bilancio dello Stato