ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01627/152

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 220 del 29/12/2023
Firmatari
Primo firmatario: GUBITOSA MICHELE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 29/12/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MORFINO DANIELA MOVIMENTO 5 STELLE 29/12/2023


Stato iter:
29/12/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 29/12/2023
ALBANO LUCIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 29/12/2023

PARERE GOVERNO IL 29/12/2023

RESPINTO IL 29/12/2023

CONCLUSO IL 29/12/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01627/152
presentato da
GUBITOSA Michele
testo di
Venerdì 29 dicembre 2023, seduta n. 220

   La Camera,

   premesso che:

    l'articolo 1, comma 15, del disegno di legge di bilancio, reintroduce, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, un esonero sulla quota dei contributi previdenziali dovuti dai lavoratori dipendenti pubblici e privati, esclusi i lavoratori domestici, già previsto per gli anni 2022 e 2023;

    i commi 60-62, dell'articolo 1, del disegno di legge di bilancio, dispongono che l'Agenzia delle entrate e l'Istituto nazionale della previdenza sociale realizzino la piena interoperatività delle rispettive banche dati per lo scambio e l'analisi dei dati al fine di contrastare l'evasione fiscale nel settore del lavoro domestico,

    si procederà quindi al controllo incrociato sui nominativi dei lavoratori per verificare se e quanto è stato versato in rapporto al reddito percepito, che si desume sia dai contributi versati che dalle comunicazioni di assunzione,

    risultano quindi trascurate ancora una volta le richieste ribadite da anni dalle associazioni datoriali cioè delle famiglie datrici di lavoro, alle prese con l'assistenza di minori e anziani non autosufficienti, di prevedere una detassazione o detrazione di questo tipo di spese, misura che consentirebbe probabilmente l'emersione di grandi fasce di lavoro nero;

    paradossalmente, senza prevedere una detassazione o detrazione di questo tipo di spese, si potrebbe configurare una sorta di ulteriore incentivo al lavoro nero;

    a riguardo, si consideri che un quarto dei tre milioni di lavoratori in nero presenti in Italia è impiegato nei servizi alle famiglie: sono 781 mila tra colf, badanti e baby sitter, che si aggiungono alla platea dei 961 mila lavoratori domestici regolari censiti dall'INPS. In sostanza, escludendo questa forte componente di irregolarità dal mercato del lavoro, l'incidenza del sommerso, che oggi in Italia è del 12,9 per cento sul totale degli occupati, diminuirebbe di tre punti percentuali;

    inoltre, dai dati pubblicati nel 3° Report di ricerca dell'Atlante Fidaldo a novembre 2023, si evince che la disponibilità a stipulare un contratto di lavoro rimane bassa per motivi di convenienza reciproca. Nel mercato irregolare un'assistente familiare costa meno al datore di lavoro, mentre il suo introito, al netto di tasse e contributi, è maggiore,

impegna il Governo

a prevedere ogni iniziativa, anche di carattere normativo, volta a valorizzare e tutelare il lavoro domestico, tanto delicato quanto vitale per il Paese a livello economico, fiscale e sociale, in particolare introducendo forme di decontribuzione al centro per cento per assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato di contratti di lavoro domestico.
9/1627/152. Gubitosa, Morfino.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

lavoro nero

contratto di lavoro

economia domestica