ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01458-A/041

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 203 del 27/11/2023
Firmatari
Primo firmatario: BONELLI ANGELO
Gruppo: ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Data firma: 27/11/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZANELLA LUANA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 27/11/2023
ZARATTI FILIBERTO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 27/11/2023
BORRELLI FRANCESCO EMILIO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 27/11/2023
DORI DEVIS ALLEANZA VERDI E SINISTRA 27/11/2023
EVI ELEONORA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 27/11/2023
FRATOIANNI NICOLA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 27/11/2023
GHIRRA FRANCESCA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 27/11/2023
GRIMALDI MARCO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 27/11/2023
MARI FRANCESCO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 27/11/2023
PICCOLOTTI ELISABETTA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 27/11/2023


Stato iter:
27/11/2023
Fasi iter:

DICHIARATO INAMMISSIBILE IL 27/11/2023

CONCLUSO IL 27/11/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01458-A/041
presentato da
BONELLI Angelo
testo presentato
Lunedì 27 novembre 2023
modificato
Martedì 28 novembre 2023, seduta n. 204

   La Camera,

   premesso che:

    in sede di esame del disegno di legge A.C. 1458 recante la conversione in legge del decreto-legge 5 ottobre 2023, n. 133, «Disposizioni urgenti in materia di immigrazione e protezione internazionale, nonché per il supporto alle politiche di sicurezza e la funzionalità del Ministero dell'interno», sono emerse molteplici criticità;

    l'annunciato protocollo con il Governo Albanese consentirebbe, una volta recuperati in mare i cittadini extra-Ue, di decidere se sbarcarli sulle coste italiane o delocalizzarli in Albania, dove è prevista la costruzione di due centri di accoglienza;

    il protocollo è in palese contrasto con il diritto dell'Unione, Regolamento di Dublino perché tutti migranti hanno diritto di essere accolti dallo Stato europeo dove mettono piede. Quindi, se salvati in mare da navi italiane, il territorio di pronta accoglienza resta l'Italia, non l'Albania che agirebbe, in questo caso, in sua vece senza averne titolo;

    si tratterebbe di respingimenti collettivi, pratica vietata dal diritto internazionale del mare e in violazione degli articoli 10 e 117 della Costituzione, in netto contrasto con il codice della navigazione e con le disposizioni del codice penale che punisce l'omissione di soccorso: pratica per la quale l'Italia è già stata condannata;

    le norme del decreto, peggiorano sensibilmente l'istituto del ricongiungimento familiare che serve a consentire ai migranti che si sono stabilizzati in Italia di riunirsi alla propria famiglia, aggiungendo così alla raggiunta stabilizzazione economica anche quella affettiva e sociale: una garanzia di sicurezza in più per il Paese ospitante;

    i migranti presenti nel nostro Paese, a causa del calo demografico, contribuiscono, come specificato dalla Nadef e dell'Istat, in gran parte al welfare italiano poiché senza il loro contributo già ora non si sarebbe in grado di garantire diversi servizi sociali;

    nel 1912 il Parlamento, poiché l'Italia aveva bisogno di nuovi cittadini ed era felice di accoglierli, approvò il 13 giugno la legge n. 555, recante norme «Sulla cittadinanza italiana» che riconosceva il diritto di cittadinanza italiana sia agli stranieri residenti nel nostro Paese da almeno cinque anni, sia a quelli nati in Italia,

impegna il Governo

a promuovere iniziative legislative, così come già fatto nel 1912, dirette a modificare la legge sul diritto di cittadinanza affinché ai nati in Italia siano riconosciuti pieni diritti e doveri attraverso l'approvazione dello Ius soli.
9/1458-A/41. Bonelli, Zanella, Zaratti, Borrelli, Dori, Evi, Fratoianni, Ghirra, Grimaldi, Mari, Piccolotti.