ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01342-A/052

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 217 del 20/12/2023
Firmatari
Primo firmatario: MACCANTI ELENA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 20/12/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FURGIUELE DOMENICO LEGA - SALVINI PREMIER 20/12/2023


Stato iter:
20/12/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 20/12/2023
SIRACUSANO MATILDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 20/12/2023

PARERE GOVERNO IL 20/12/2023

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 20/12/2023

CONCLUSO IL 20/12/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01342-A/052
presentato da
MACCANTI Elena
testo di
Mercoledì 20 dicembre 2023, seduta n. 217

   La Camera,

   premesso che:

    l'articolo 10 reca princìpi e criteri direttivi per l'esercizio della delega per il recepimento delle direttive (UE) 2023/958, recante modifica della direttiva 2003/87/CE;

    con la direttiva 2003/87/CE, l'Unione europea ha istituito l'European Emission Trading Scheme («EU-ETS»), una misura finalizzata alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, il cui campo di applicazione è stato esteso al trasporto aereo nel 2014 e al trasporto marittimo con la direttiva 2023/959 che gli Stati membri europei sono tenuti a recepire entro la fine del 2023;

    dal 2025 le compagnie di navigazione dovranno acquistare permessi («EUAs») per ogni tonnellata di emissioni CO2 rilasciata nell'atmosfera registrate durante il precedente anno solare. Dopo un periodo iniziale, durante il quale l'onere varierà dal 40 per cento al 70 per cento di quanto emesso, dal 2027 le compagnie dovranno pagare il 100 per cento delle emissioni generate nelle tratte intra-EU e il 50 per cento delle emissioni nelle tratte internazionali da o verso uno scalo europeo;

    recenti studi hanno dimostrato le pesanti implicazioni per il settore portuale nazionale derivanti dall'inclusione del trasporto marittimo nel sistema Ets, in relazione al rischio di una progressiva delocalizzazione presso i porti del Nord Africa delle attività di trasbordo di contenitori precedentemente svolte negli scali europei;

    la stessa direttiva prevede uno strumento che dovrebbe contrastare tale possibilità (la cosiddetta «regola delle 300 miglia»), che, però, di fatto, risulta inidoneo ad arginare i potenziali rischi di delocalizzazione dei traffici oggi attinti dai terminal nazionali, come nel caso, ad esempio, del porto di Gioia Tauro, che rischia di perdere tutti i suoi traffici a favore dei porti africani poiché le compagnie che fanno scalo nel porto calabrese non potranno sostenere i costi associati al regime Ets, equivalenti ad un totale stimato di oltre un miliardo di euro annuo;

    la nuova normativa ricadrà sulle imprese di autotrasporto nella misura in cui aumenteranno i costi del servizio dei traghetti e il costo dei noli, attraverso l'applicazione da parte delle compagnie marittime che verrà applicata con cadenza trimestrale;

    inoltre, l'estensione al trasporto stradale del meccanismo di contrattazione delle emissioni ETS, attraverso l'incremento dei prezzi dei carburanti, genererà un sensibile aumento dei costi operativi delle imprese. In particolare, l'aggravio dovrebbe attestarsi intorno a 1.500 euro all'anno per un furgone a gasolio, ai 6 mila euro per un veicolo pesante alimentato a GNL e, addirittura, a quasi 10 mila per un veicolo pesante a gasolio di ultima generazione,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di attivarsi presso tutte le sedi competenti, nazionali ed europee, per modificare le norme ambientali citate in premessa al fine di salvaguardare porti strategici per l'Italia e per l'Europa ed evitare i danni che si ripercuoterebbero anche sui settori dell'autotrasporto e della logistica.
9/1342-A/52. Maccanti, Furgiuele.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione dell'ambiente

trasporto marittimo

inquinamento atmosferico