ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01195/011

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 116 del 08/06/2023
Firmatari
Primo firmatario: FONTANA ILARIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 08/06/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
L'ABBATE PATTY MOVIMENTO 5 STELLE 08/06/2023
MORFINO DANIELA MOVIMENTO 5 STELLE 08/06/2023
SANTILLO AGOSTINO MOVIMENTO 5 STELLE 08/06/2023


Stato iter:
09/06/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 08/06/2023
FERRANTE TULLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 08/06/2023

PARERE GOVERNO IL 08/06/2023

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 08/06/2023

RESPINTO IL 09/06/2023

CONCLUSO IL 09/06/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01195/011
presentato da
FONTANA Ilaria
testo presentato
Giovedì 8 giugno 2023
modificato
Venerdì 9 giugno 2023, seduta n. 117

   La Camera,

   premesso che:

    il provvedimento in esame reca disposizioni urgenti per il contrasto della scarsità idrica e per il potenziamento e l'adeguamento delle infrastrutture idriche, senza tuttavia sviluppare un approccio nazionale strutturale ed integrato orientato non solo verso l'accumulo per i periodi di carenza, ma volto all'implementazione di soluzioni in termini di ottimizzazione, riduzione e gestione della risorsa idrica;

    in particolare, l'articolo 10 riduce le misure di verifica puntuale delle tutele per il rispetto dell'ambiente, degli ecosistemi e degli impatti correlati modificando i criteri generali della disciplina relativa agli impianti di desalinizzazione di cui all'articolo 12 della legge n. 60 del 2022 (cosiddetta legge SalvaMare). Viene disposta, inter alia, la sottoposizione a verifica di assoggettabilità a VIA regionale (e non più a VIA Statale) dei soli impianti con capacità pari o superiore a 200 litri al secondo; l'abrogazione di talune limitazioni relative alla produzione di acqua destinata al consumo umano da parte degli impianti di desalinizzazione; la possibilità di realizzare gli impianti di desalinizzazione anche tramite forme di partenariato pubblico privato, inclusa la finanza di progetto, nonché l'effetto acquisitivo delle autorizzazioni alla realizzazione e all'esercizio di tali impianti rispetto alla dichiarazione di pubblica utilità e variante allo strumento urbanistico;

    vengono inoltre apportate modifiche all'allegato 5 alla parte terza del decreto legislativo n. 152 del 2006 (Codice dell'ambiente), disciplinante i limiti di emissione degli scarichi idrici, tramite l'introduzione di specifiche prescrizioni per gli scarichi di acque reflue derivanti da procedimenti di dissalazione;

    rileva segnalare, infine, che le predette disposizioni trovano applicazione anche ai procedimenti autorizzatori e di valutazione ambientale già avviati alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto;

   considerato che:

    ai fini dell'incremento della disponibilità idrica, la realizzazione di impianti di desalinizzazione non può qualificarsi come una soluzione strutturale e sostenibile di approvvigionamento per il Paese. Si tratta, infatti, di tecnologie dispendiose non solo dal lato economico ma anche da quello energetico e ambientale, tenuto conto che i residui del trattamento, ad esempio, sono costituiti da diversi «metri cubi di melma ipersalina ricca di anti-incrostanti, metalli e cloruri: per ogni litro di acqua desalinizzata c'è un residuo di 1,5 litri di salamoia – a concentrazione variabile, in funzione della salinità dell'acqua di partenza. Tutto questo richiede, quindi, una gestione e un trattamento suppletivo che va considerato a valle della sola produzione di acqua»;

    si tratta di soluzioni che devono pertanto essere prese in considerazione solo in casi di necessità e in determinati periodi dell'anno;

   valutato altresì che:

    sarebbe auspicabile redigere un Piano nazionale che consenta ad organismi già costituiti di utilizzare al meglio le conoscenze e le migliori tecnologie disponibili affinché si possano minimizzare gli sprechi e che preveda, già in fase progettuale, che i nuovi impianti di desalinizzazione abbiano caratteristiche tecniche tali da conseguire la neutralità sia in termini di emissioni carboniche sia in termini energetici,

impegna il Governo

ad adottare, su base nazionale, un Piano degli impianti di desalinizzazione con la finalità di censire, in base ai dati forniti dagli Osservatori distrettuali permanenti sugli utilizzi idrici, lo stato di sicurezza e vetustà degli impianti di desalinizzazione di rilievo nazionale e regionale esistenti che necessitano di interventi volti all'ottimizzazione della produzione e al conseguimento della neutralità energetica nonché di individuare le migliori pratiche per la costruzione e la gestione dei nuovi impianti, armonizzandone la presenza sul territorio e riducendo al minimo gli impatti generati dalle relative attività a garanzia dell'integrità ecosistemica e della conservazione della biodiversità acquatica e terrestre nazionale.
9/1195/11. Ilaria Fontana, L'Abbate, Morfino, Santillo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

siccita'

consumo alimentare

acqua potabile