Legislatura: 18Seduta di annuncio: 660 del 18/03/2022
Primo firmatario: DEL SESTO MARGHERITA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/03/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma DI STASIO IOLANDA MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2022 TUZI MANUEL MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2022 BELLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2022 BERTI FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2022 BUFFAGNI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2022 CARBONARO ALESSANDRA MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2022 CASA VITTORIA MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2022 CIMINO ROSALBA MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2022 DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2022 EMILIOZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2022 FANTINATI MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2022 GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2022 IORIO MARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2022 MELICCHIO ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2022 OLGIATI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2022 SPADAFORA VINCENZO MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2022 SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2022 VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2022 VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2022
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Partecipanti allo svolgimento/discussione INTERVENTO GOVERNO 30/03/2022 BORGONZONI LUCIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (CULTURA) INTERVENTO PARLAMENTARE 30/03/2022 DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA DI STASIO IOLANDA MOVIMENTO 5 STELLE DI GIORGI ROSA MARIA PARTITO DEMOCRATICO INTERVENTO PARLAMENTARE 20/04/2022 FASSINO PIERO PARTITO DEMOCRATICO ILLUSTRAZIONE 20/04/2022 PICCOLI NARDELLI FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO INTERVENTO GOVERNO 20/04/2022 BORGONZONI LUCIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (CULTURA) INTERVENTO PARLAMENTARE 20/04/2022 MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA PATELLI CRISTINA LEGA - SALVINI PREMIER EHM YANA CHIARA MISTO-MANIFESTA, POTERE AL POPOLO, PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA-SINISTRA EUROPEA PALMIERI ANTONIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE PARERE GOVERNO 20/04/2022 BORGONZONI LUCIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (CULTURA)
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 30/03/2022
DISCUSSIONE IL 30/03/2022
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 30/03/2022
AUDIZIONE INFORMALE IL 06/04/2022
DISCUSSIONE IL 20/04/2022
ACCOLTO IL 20/04/2022
PARERE GOVERNO IL 20/04/2022
APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 20/04/2022
CONCLUSO IL 20/04/2022
Le Commissioni III e VII,
premesso che:
l'imponente offensiva militare sferrata dalla Federazione Russa nei confronti dell'Ucraina ha assunto subito una scala ampia e crescente con l'impiego delle forze terrestri unito ad attacchi aerei e lancio di missili sulle principali città;
purtroppo, come spesso accade in queste circostanze, la ferocia della guerra rischia di cancellare anche la storia del popolo ucraino, poiché, come ha dichiarato il Ministro ucraino alla cultura Oleksandr Tkachenko, «I missili e gli aerei russi stanno deliberatamente distruggendo i centri storici delle grandi città»;
questa sciagurata condotta è diventata di fatto una precisa e cinica strategia di guerra, per la quale è stato coniato, in occasione del recente conflitto nei territori dell'ex Jugoslavia, il termine «urbicidio», ossia una deliberata violenza nei confronti delle città, della loro cultura, del loro patrimonio storico artistico; un modo insomma per cancellare i valori identitari, sociali e culturali di un popolo;
nella notte tra il 27 e il 28 febbraio 2022 sono stati distrutti il memoriale dell'Olocausto di Babyn Yar, in cui trovano sepoltura 34 mila ebrei uccisi dai nazisti nel 1941, e il Museo di Storia Locale di Ivankiv, che ha causato la perdita di oltre venti opere della pittrice naïf Maria Prymachenko; successivamente i bombardamenti russi hanno distrutto l'università e l'Accademia di cultura di Kharkiv colpendo, tra le altre cose, la simbolica piazza delle Libertà da cui si accede al Yermilov Centre, il museo di arte contemporanea tra i più importanti della regione;
l'Ucraina conta ben sette siti riconosciuti patrimonio mondiale dall'Unesco: la Cattedrale e il Monastero di Santa Sofia, a Kiev, il centro storico di Leopoli (Lviv), l'Arco geodetico di Struve, la residenza dei metropoliti bucovini e dalmati a Černivci, l'antica città di Chersoneso Taurica, fondata nel V secolo a.C. sulle coste settentrionali del Mar Nero, a Sebastopoli, e le Tserkvas in legno, otto chiese sui Carpazi, le antiche faggete dei Carpazi;
i responsabili dei presidi culturali, insieme ai dipendenti museali e ai civili, stanno cercando in ogni modo di evitare la distruzione del proprio patrimonio storico e architettonico:
sono emblematiche le immagini di opere e monumenti avvolti da materiali protettivi ignifughi, lana di vetro, lamine speciali e sacchetti, come a L'viv (Leopoli), la cui piazza del mercato ospita le statue di Nettuno, Anfitrite, Artemide e Adone, personaggi della mitologia greco-romana e a Odessa, che ospita la celebre scalinata Potemkin e la statua del Duca di Richelieu;
in alcuni casi si è operato il trasferimento temporaneo dei beni culturali in luoghi più sicuri con il progressivo intensificarsi del conflitto, come la statua di legno del crocifisso, conservata nella Cattedrale armena di L'viv (Leopoli) e conservata all'interno di un bunker per assicurarne la conservazione; il Museo della Libertà di Kiev a fine febbraio, mentre crescevano le tensioni con la Russia, aveva richiesto l'autorizzazione formale per spostare all'estero il proprio patrimonio, ma in assenza un'approvazione tempestiva si è visto costretto a dover utilizzare i depositi all'interno della città, così come il Museo Nazionale di Storia dell'Ucraina di Kiev, che nell'arco di 12 ore ha trasferito tutta la sua collezione nei depositi cittadini;
in altre circostanze la scelta si è dovuta limitare all'implementazione dei sistemi di sicurezza, come ha fatto Olesia Ostrovska-Liuta, la direttrice generale del Mystetskyi Arsenal National Culture, Arts and Museum Complex di Kiev, che ha attivato il piano di massima sicurezza del museo;
la comunità artistica internazionale si è mobilitata in modo compatto per lanciare l'allarme, attraverso lettere aperte e altre iniziative finalizzate a sensibilizzare l'opinione pubblica mondiale; molti direttori e artisti hanno deciso di dimettersi dai propri incarichi, tra questi si segnalano: il curatore e gli artisti del Padiglione Russia, alle porte dell'inaugurazione della 59a Biennale di Venezia, Elena Kovalskaya, la direttrice del Vsevolod Meyerhold State Theater and Cultural Center di Mosca, Vladimir Opredelenov, vicedirettore del Museo Pushkinin, Simon Rees, direttore artistico della fiera d'arte Cosmoscow, Francesco Manacorda, direttore artistico della VAC Foundation dal 2017;
l'Unesco, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura, si è immediatamente attivata, anche attraverso incontri con i funzionari dei musei ucraini per discutere della situazione e per esaminare l'impatto dei danni subiti finora in tutto il paese e valutare pericoli per il protrarsi del conflitto;
anche l'Icom (International Council of Museums), oltre ad esprimere la sua ferma condanna alla violazione dell'integrità territoriale e della sovranità dell'Ucraina da parte delle forze militari russe, ha espresso la propria preoccupazione per i rischi che corrono i professionisti dei musei e per le minacce al patrimonio culturale ucraino, che potrebbe essere trafugato e contrabbandato all'estero;
lo stesso Ministro Franceschini, in un recente comunicato, annunciato che nella prossima riunione del Consiglio d'Europa, l'Italia proporrà «un'iniziativa collettiva di sostegno alla cultura e agli artisti ucraini»,
impegnano il Governo:
a sostenere concretamente gli appelli dell'Unesco diretti alla salvaguardia del patrimonio culturale dell'Ucraina, un Paese ferito dalla guerra e che rischia di essere ferito in ciò che un popolo ha di più prezioso: la propria identità storica e culturale;
ad avviare, nell'ambito delle organizzazioni internazionali appositamente deputate, ogni iniziativa utile al fine di verificare che la condotta militare della Federazione Russa non integri una violazione del II Protocollo addizionale alla Convenzione dell'Aja del 1954 sulla protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato, nonché a promuovere ogni interlocuzione utile finalizzata a dissuadere eventuali ulteriori atti di danneggiamento del patrimonio culturale dell'Ucraina;
ad attivarsi in tutte le sedi competenti affinché vengano rispettate la Convenzione Unesco del 1970, concernente le misure da adottare per interdire e impedire l'illecita importazione, esportazione e trasferimento di proprietà dei beni culturali, e la Convenzione Unidroit del 1995, sugli oggetti culturali rubati o esportati illegalmente.
(7-00814) «Del Sesto, Di Stasio, Tuzi, Bella, Berti, Buffagni, Carbonaro, Casa, Cimino, Del Grosso, Emiliozzi, Fantinati, Grande, Iorio, Melicchio, Olgiati, Spadafora, Spadoni, Vacca, Valente».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):politica culturale
protezione del patrimonio
politica delle importazioni