ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00779

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 628 del 17/01/2022
Abbinamenti
Atto 7/00787 abbinato in data 15/02/2022
Firmatari
Primo firmatario: DE TOMA MASSIMILIANO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 17/01/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FOTI TOMMASO FRATELLI D'ITALIA 17/01/2022
ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA 17/01/2022
CAIATA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 17/01/2022
LUCASELLI YLENJA FRATELLI D'ITALIA 17/01/2022


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Stato iter:
IN CORSO
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 15/02/2022
DE TOMA MASSIMILIANO FRATELLI D'ITALIA
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 15/02/2022
FONTANA ILARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 21/02/2022
PATASSINI TULLIO LEGA - SALVINI PREMIER
DE TOMA MASSIMILIANO FRATELLI D'ITALIA
SUT LUCA MOVIMENTO 5 STELLE
NARDI MARTINA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 15/02/2022

DISCUSSIONE IL 15/02/2022

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 15/02/2022

DISCUSSIONE IL 21/02/2022

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 21/02/2022

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00779
presentato da
DE TOMA Massimiliano
testo di
Lunedì 17 gennaio 2022, seduta n. 628

   Le Commissioni VIII e X,

   premesso che:

    nella Conferenza stampa di lunedì 10 gennaio 2022 il Presidente del Consiglio dei ministri ha dichiarato sull'emergenza relativa alle bollette di luce e gas che è previsto vengano presi altri provvedimenti per affrontare l'emergenza bollette nel trimestre successivo e nei mesi a seguire;

    allo stato, il Governo ha messo in campo, con la legge di bilancio per l'anno 2022, risorse per circa 3,8 miliardi di euro per il primo trimestre del 2022, tra azzeramento degli oneri di sistema e potenziamento dei bonus sociali (lo sconto per i nuclei più svantaggiati) ma, tuttavia, tali risorse non sono ancora state utilizzate mentre gli effetti dei rincari dei prodotti energetici, compresi quelli delle bollette di luce e gas, sono attuali, immediati ed hanno pesanti riflessi sulle famiglie;

    il Prezzo unico nazionale (Pun) dell'energia elettrica ha subito aumenti anche per punte del 540 per cento come prezzo medio giornaliero;

    a dicembre 2021 l'inflazione ha toccato un rialzo al 3,9 per cento (dato più alto registrato da agosto 2008) anche e soprattutto a causa del caro energia, comportando la conseguente ricaduta sul potere d'acquisto delle famiglie, sulle filiere produttive e l'aumento dei costi di produzione per le imprese, soprattutto quelle energivore, le quali saranno costrette a scaricare a valle il maggior onere con una spinta al rialzo dei prezzi che innescherà un meccanismo recessivo dei consumi;

    il conto energetico rischia di essere ancora più oneroso soprattutto per le imprese medio-grandi, rimaste escluse dai provvedimenti emergenziali adottati dal Governo;

    viene colpita dal caro energia tutta la manifattura italiana, fortemente vocata all'export, che senza un intervento urgente da parte del Governo corre il rischio di non poter sostenere la concorrenza di quei Paesi dove l'energia ha un costo sensibilmente inferiore a quello italiano come, ad esempio, i Paesi asiatici dove è prevalente l'utilizzo del carbone che inquina di più rispetto a fonti eco-sostenibili;

    gli aumenti determinati dalla congiuntura internazionale del caro energia, annunciati dall'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera), a partire dal 1° gennaio 2022 per la famiglia tipo in tutela, saranno del +55 per cento per la bolletta dell'elettricità e del +41,8 per cento per quella del gas per il primo trimestre del 2022 e, secondo recenti stime, nel medesimo periodo il gas metano potrebbe addirittura raggiungere un rincaro del +61 per cento;

    gli effetti recessivi derivanti dal «caro energia», sommandosi a quelli prodotti nel nostro Paese dall'epidemia da Covid-19 iniziata nel gennaio del 2020 con la dichiarazione dello stato di emergenza che, tuttavia, prosegue ininterrotto, aggraveranno la già complessa e generalizzata situazione di crisi che ha colpito l'Italia nell'ultimo decennio;

    non è sufficiente agire sulle sole componenti Iva e oneri di sistema per ridurre l'impatto sulle famiglie e sulle imprese o prevedere bonus per le famiglie in difficoltà, poiché occorrono misure immediate che diano risposte tempestivi in attesa che i Paesi europei, compresa l'Italia, adottino politiche energetiche comuni e di ampio respiro, con un approccio più realistico e solerte nei confronti delle energie da fonti rinnovabili;

    le materie prime non utilizzate e presenti sul nostro territorio sono scarse e irrisorie a garantire il soddisfacimento del fabbisogno energetico nazionale;

    la nostra nazione non può più essere subordinata agli altri Paesi esteri, alle evoluzioni geopolitiche in aree strategiche del mondo, alla mancanza di lungimiranza delle politiche energetiche europee;

    per contrastare i pericolosi cambiamenti climatici, stando anche agli impegni assunti in seno all'Unione europea per il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050, vi è la necessità impellente e non più procrastinabile di contenere la concentrazione dei livelli di CO2 nell'atmosfera nel corso dei prossimi anni;

    a tal fine, è imprescindibile rispettare l'Accordo sul clima di Parigi conosciuto come la prima intesa universale e giuridicamente vincolante sul climate change, in cui gli Stati firmatari si sono impegnati a contenere l'aumento della temperatura media globale ben al di sotto della soglia di 2°C oltre i livelli pre-industriali, e di limitare tale incremento a 1.5 °C;

    il nuovo pacchetto climatico dell'Unione europea «Fit for 55» che contiene le proposte legislative per raggiungere entro il 2030 gli obbiettivi del Green Deal tra cui: la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra del 55 per cento rispetto ai livelli del 1990, con l'obbiettivo di arrivare alla «carbon neutrality» per il 2050, si configura come il nuovo paradigma per la produzione di energia rinnovabile in Italia e in Europa;

    la soluzione del problema energetico sia italiano sia europeo è molto complessa e di natura interdisciplinare e multidisciplinare;

    si prefigura la necessità di avvicinare l'opinione pubblica rispetto ad una reale conoscenza delle diverse tecnologie in gioco e dell'impatto e/o dei benefici delle stesse sull'ambiente e sulla qualità della vita delle generazioni future;

    si rende necessaria un'azione politica di medio-lungo termine che sia chiara, precisa, definita e lungimirante basata su una pronta attuazione nel breve termine;

    l'installazione e la realizzazione di impianti Fer (biomasse, biogas, eolico on-shore e off-shore, fotovoltaico, solare termico per autoconsumo, solare termodinamico, efficientamento dinamico e statico) sono frenate da lungaggini burocratiche che comportano dinieghi autorizzativi e ricorsi giuridici i quali impediscono al nostro Paese di essere competitivo sul piano energetico, rispettare gli impegni europei e costruire filiere industriali nei settori del fotovoltaico, dell'eolico off-shore, delle biomasse, dell'idrogeno e dell'efficientamento energetico, che fungerebbero da importante moltiplicatore anche per la nostra economia nazionale;

    nel settore delle energie rinnovabili, a parità di potenza con le energie fossili, si necessita di maggiore manodopera nel rapporto di circa due a uno, con evidenti e tangibili effetti nel tessuto economico e sociale in termini occupazionali;

    non si può continuare a rinviare la creazione di una base line italiana sulla questione, finalizzata alla creazione di un nuovo mix energetico nazionale che dipenda esclusivamente dall'interno,

impegnano il Governo:

ad adottare le iniziative di competenza per:

   a) azzerare, per il periodo minimo di 12 mesi, l'imposta sul valore aggiunto e l'accisa per i prodotti energetici ottenuti da fonti rinnovabili, per l'energia elettrica e per il gas destinati agli usi domestico ed industriale, per i prodotti energetici a basso impatto ambientale come benzina verde e Gpl destinati alla mobilità personale e per quelli destinati al trasporto delle merci, al fine di favorire il contenimento complessivo dei prezzi delle bollette energetiche per le famiglie e per le imprese e salvaguardare la sostenibilità del sistema economico, produttivo ed occupazionale del Paese;

   b) dare immediata attuazione, in subordine al punto a) ed in ogni caso conseguentemente alla conclusione del periodo di 12 mesi in esso previsto, al complesso degli impegni di cui alla mozione 1-00513 approvata dalla Camera con il parere favorevole del Governo ed in particolare del capoverso 4) del dispositivo volto ad adottare iniziative progressive di contenimento del costo finale dei prodotti energetici riducendo il peso fiscale delle accise e dell'Iva all'aliquota più bassa oggi consentita dalla normativa europea;

   c) destinare annualmente, a decorrere dall'anno 2023 e in subordine all'attuazione dei punti a) e b), almeno il 50 per cento del gettito erariale derivante dalla vendita al consumo dei prodotti energetici sottoposti ad accisa, per sterilizzare gli aumenti di energia elettrica e gas per le famiglie italiane, direttamente in bolletta mediante compensazione ovvero mediante restituzione in sede di dichiarazione dei redditi delle persone fisiche;

   d) destinare annualmente, a decorrere dall'anno 2023, almeno il 50 per cento del gettito erariale da accisa, derivante dalla produzione e vendita al consumo dei prodotti sottoposti ad accisa, con esclusione dei prodotti da fumo, nonché del gettito erariale derivante dalle operazioni di contrasto delle frodi fiscali sui prodotti sottoposti ad accisa, al sostegno della corrispondente filiera produttiva e commerciale, mediante l'erogazione di contributi pari al 50 per cento degli importi sostenuti e autorizzati per la realizzazione di progetti di sviluppo, potenziamento, ristrutturazione o riconversione degli asset produttivi o commerciali che favoriscano nel contempo la salvaguardia o la crescita dei livelli occupazionali nonché i processi di transizione ecologica per una economia green e sostenibile;

   e) istituire, al fine di rafforzare le misure previste a tutela dei consumatori, un «Albo delle Imprese e degli operatori economici e commerciali certificati» di pubblica consultazione in cui, i soggetti tenuti all'iscrizione, ripartiti per categoria merceologica, limiti dimensionali e in possesso del rating di legalità, siano autorizzati ad operare sul territorio nazionale nei settori della gestione idrica, dell'energia e delle utilities;

   f) ridefinire il «mix energetico» del Paese dando immediata priorità a fattori con diretto impatto sulla economia nazionale, ossia efficienza energetica ed autoconsumo, tenuto conto che, in tal senso, è di fondamentale importanza portare in edilizia libera tutte le possibilità di installazione di impianti Fer, dalle persone fisiche alle persone giuridiche, utilizzando strutture o superfici urbane e industriali che potrebbero soddisfare gran parte della produzione interna di energia;

   g) snellire e semplificare tutti gli adempimenti burocratici attualmente richiesti per ottenere un'autorizzazione alla costruzione e all'esercizio degli impianti indicati al punto f), ed evitare in tal modo ricorsi giuridici e dinieghi autorizzativi;

   h) avviare, al fine di realizzare parte della stabilizzazione della rete, piccoli impianti a biomassa e biogas, dando così in parte una svolta alla gestione dei rifiuti trasformando il problema in occasione;

   i) riorganizzare il sistema dei pompaggi e degli accumuli attraverso un controllo pubblico, dato che ad oggi si calcola un potenziale di circa 7 GWp non utilizzati;

   l) a seguito dell'attuazione dei punti f), g), h) e i), prendere in considerazione le attuali tecnologie in ordine di costo marginale crescente per garantire stabilità alla rete (gas, carbone e nucleare d'importazione);

   m) porre un obbligo, a carico alle amministrazioni pubbliche quali comuni, province e regioni, a dotarsi di un piano energetico ed ambientale che permetta l'individuazione e la perimetrazione di aree destinate alle installazioni di impianti Fer (biomasse, biogas, eolico on-shore e off-shore, fotovoltaico);

   n) individuare da parte dello Stato le zone più opportune, anche all'interno delle acque territoriali, per consentire l'installazione di impianti Fer (biomasse, biogas, eolico on-shore e off-shore, fotovoltaico).
(7-00779) «De Toma, Foti, Zucconi, Caiata, Lucaselli».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prodotto energetico

protezione dell'ambiente

energia rinnovabile