ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00768

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 611 del 09/12/2021
Abbinamenti
Atto 7/00600 abbinato in data 18/01/2022
Atto 7/00658 abbinato in data 18/01/2022
Atto 7/00672 abbinato in data 18/01/2022
Firmatari
Primo firmatario: PEZZOPANE STEFANIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/12/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DELRIO GRAZIANO PARTITO DEMOCRATICO 09/12/2021
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 09/12/2021
PIZZETTI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 09/12/2021
INCERTI ANTONELLA PARTITO DEMOCRATICO 09/12/2021
FRAGOMELI GIAN MARIO PARTITO DEMOCRATICO 09/12/2021
ROSSI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 09/12/2021
BONOMO FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 09/12/2021
BURATTI UMBERTO PARTITO DEMOCRATICO 09/12/2021
MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 09/12/2021
MORGONI MARIO PARTITO DEMOCRATICO 09/12/2021
PELLICANI NICOLA PARTITO DEMOCRATICO 09/12/2021
ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 09/12/2021


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Stato iter:
02/03/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 08/02/2022
ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 02/03/2022
MORELLI ALESSANDRO VICE MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E MOBILITA' SOSTENIBILI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 02/03/2022
ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO
 
DICHIARAZIONE VOTO 02/03/2022
PIZZETTI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 02/03/2022
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE
LUCCHINI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 18/01/2022

AUDIZIONE INFORMALE IL 18/01/2022

AUDIZIONE INFORMALE IL 08/02/2022

DISCUSSIONE IL 08/02/2022

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 08/02/2022

ACCOLTO IL 02/03/2022

PARERE GOVERNO IL 02/03/2022

DISCUSSIONE IL 02/03/2022

APPROVATO IL 02/03/2022

CONCLUSO IL 02/03/2022

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00768
presentato da
PEZZOPANE Stefania
testo di
Giovedì 9 dicembre 2021, seduta n. 611

   La VIII Commissione,

   premesso che:

    la vetustà e le condizioni generali dei ponti sul fiume Po, in particolare quelli stradali, richiedono interventi di manutenzione straordinaria e ordinaria necessari a garantire il transito dei mezzi tra le due sponde del fiume in assenza dei quali il Paese rischia di rimanere diviso in due, in un punto nevralgico per le comunicazioni e l'economia nazionali;

    per far fronte a questa urgenza, con un emendamento del relatore PD, già con il cosiddetto decreto fiscale (decreto-legge n. 148 del 2017) sono stati assegnati 35 milioni di euro per il 2017 per mettere in sicurezza le infrastrutture stradali provinciali di connessione che insistono sul fiume Po. Tale misura è stata adottata per le manutenzioni e riparazioni sulle strade provinciali di connessione insistenti sul Po e non passate all'Anas, permettendo così di avviare la messa in sicurezza dei ponti sul fiume, che sono fondamentali per il collegamento su gomma tra il nord ed il resto dell'Italia;

    in attuazione di tale disposizione, con decreto di riparto del Ministro delle infrastrutture e trasporti pro tempore del 1° febbraio 2018, sono state trasferite le risorse alle province interessate per il finanziamento degli interventi sul Ponte Colorno – località Casalmaggiore, Ponte Verdi, Ponte Dosolo Guastalla, Ponte Castelvetro, Ponte Pieve, Porto Morone, Ponte della Becca, Ponte della Gerola, Ponte Cardè, Ponte Trino Vercellese;

    in merito agli specifici interventi infrastrutturali incidenti sul fiume Po, nella risposta ad un atto di sindacato ispettivo del mese di luglio 2018, il Governo ha precisato che è in corso una valutazione specifica per l'estensione del finanziamento agli altri ponti esistenti che necessitano di interventi manutentivi e conservativi, impegnandosi inoltre nella pianificazione per la realizzazione di un nuovo ponte della Becca in prossimità di quello storico che assorba tutto il traffico pesante attraverso un intervento che potrebbe essere realizzato anche nell'ambito del contratto di programma Anas, previa ripresa in carico da parte dello Stato della ex strada statale n. 617 Bronese. Si ricorda, infatti, che tale ponte è stato costruito nel 1912 e da più di un decennio è chiuso al traffico pesante ed oggetto di frequenti interventi di messa in sicurezza che ne causano la chiusura totale;

    successivamente, a seguito del riconoscimento da parte della Commissione europea di una flessibilità di bilancio per l'anno 2019, in misura pari a circa lo 0,2 per cento del prodotto interno lordo, stante il carattere eccezionale delle spese per interventi di contrasto al dissesto idrogeologico e di messa in sicurezza delle infrastrutture della rete stradale quali viadotti, ponti e gallerie, sono stati stanziati 50 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2019 al 2023 per la messa in sicurezza dei ponti esistenti e la realizzazione di nuovi ponti in sostituzione di quelli esistenti con problemi strutturali di sicurezza nel bacino del Po;

    con il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, 3 gennaio 2020, n. 1, è stata disposta l'assegnazione delle risorse a favore delle città metropolitane delle province territorialmente competenti e dell'Anas Spa per la messa in sicurezza dei ponti esistenti e la realizzazione di nuovi ponti in sostituzione di quelli esistenti con problemi strutturali di sicurezza nel bacino del Po. In totale, sono 255 le strutture interessate dagli interventi e l'assegnazione è stata effettuata in base ad un piano di classificazione dei progetti presentati, secondo criteri di priorità legati: al miglioramento della sicurezza, al traffico interessato e alla popolazione servita;

    si ricorda, inoltre, che già l'articolo 49 del decreto-legge n. 104 del 2020 (il cosiddetto decreto Sostegni) aveva istituito un apposito fondo, con una dotazione finanziaria di 200 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2021 al 2023, volto alla messa in sicurezza dei ponti e dei viadotti esistenti con problemi strutturali di sicurezza (in attuazione di tale disposizione è stato emanato il decreto ministeriale 7 maggio 2021);

    gli investimenti del Pnrr nell'ambito della «Missione 3: Infrastrutture per una mobilità sostenibile» ammontano complessivamente a euro 25,40 miliardi e, in particolare, nell'ambito della Componente C1 è previsto l'intervento Sicurezza stradale 4.0 (M3C1-R.2.1. e M3C1-R.2.2), con investimenti a valere sulle risorse nazionali, riguardanti la messa in sicurezza, il contrasto e l'adattamento al cambiamento climatico della rete stradale, con una forte componente di ammodernamento tecnologico attraverso un sistema di monitoraggio digitale avanzato;

    in proposito, sono previsti investimenti derivanti soltanto dal Fondo complementare (decreto-legge n. 59 del 2021), che contiene le risorse nazionali da aggiungere a quelle del Pnrr, a favore della M3C1, con riferimento alla misura «sicurezza stradale 4.0», per implementazione di un sistema di monitoraggio dinamico per il controllo da remoto di ponti, viadotti e tunnel della rete viaria principale, per un importo complessivo di 450 milioni di euro;

    in materia di monitoraggio è intervenuto l'articolo 49, commi 1-5, del decreto-legge n. 76 del 2020 che opera una revisione complessiva della disciplina del sistema di monitoraggio dinamico per la sicurezza di ponti e viadotti e opere similari su strade e autostrade. Ulteriori disposizioni puntano inoltre a disciplinare la titolarità, in caso di attraversamento a livelli sfalsati tra due strade appartenenti a enti diversi, delle strutture che realizzano l'opera d'arte principale del sottopasso o sovrappasso, comprese le barriere di sicurezza nei sovrappassi;

    l'attuazione di tale riforma consentirà un aumento della sicurezza complessiva della rete stradale, in quanto la manutenzione di ponti, viadotti e cavalcavia sarà di competenza dell'Anas e/o delle società concessionarie autostradali, che hanno capacità di pianificazione e manutenzione migliori rispetto ai singoli comuni o alle province;

    considerati gli stanziamenti e gli interventi previsti occorre assumere tutte le iniziative necessarie affinché una quota definita degli stessi sia destina alla manutenzione e alla ricostruzione dei ponti sul fiume Po, considerata la loro strategicità nella rete di collegamento territoriale di una delle zone più congestionate del Paese;

    si cita, ad esempio, il Ponte di Casalmaggiore, realizzato a partire dalla primavera del 1955 (e aperto nel 1958) e percorso da un traffico sostenuto di circa 13.000 veicoli, di cui 2.000 Tir, indispensabile per il collegamento tra le regioni Emilia-Romagna e Lombardia e per il collegamento delle province di Parma, Cremona e Mantova. Negli ultimi anni ha mostrato in più occasioni gravi segnali di cedimento che ne hanno comportato la chiusura con i necessari interventi urgenti di ripristino e manutenzione, tantoché è stato riaperto al traffico con limitazioni di carico di velocità a partire dall'estate 2019 e con una «previsione di vita» residua stimata in 10 anni. Per tali motivi il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti pro tempore in sede di Conferenza Unificata, il 24 gennaio 2018 aveva approvato il finanziamento del nuovo ponte per 60 milioni di euro, nell'ambito della ripartizione delle risorse per il rifacimento di opere infrastrutturali nel bacino del Po, in vista però del passaggio ad Anas di alcune strade provinciali (tra cui la strada statale 343 «Asolana» e quindi del ponte), ha successivamente stralciato il finanziamento per Casalmaggiore, lasciando 1.500.000 euro alla provincia di Parma per la progettazione di fattibilità (decreto ministeriale n. 1 dei 3 gennaio 2020). All'inizio del mese di aprile 2021 il ponte Casalmaggiore-Colorno è entrato a far parte delle opere in gestione Anas ed è in fase di elaborazione la convenzione tra Anas e provincia di Parma per la condivisione delle scelte progettuali e delle altre attività necessarie alla successiva realizzazione del ponte, e per regolamentare la gestione del sistema di monitoraggio strutturale del ponte;

    in provincia di Parma risulta compromesso, il Ponte «Giuseppe Verdi», che collega il parmense e il cremonese, dove da tempo oltre alle limitazioni di peso per i camion, sono in vigore i limiti di velocità, fissati a 50 km/h su tutto il ponte, e ridotti a 30 nella parte regolamentata dal senso unico alternato;

    sempre nel parmense risulta ancora in stallo la situazione relativa al Ponte di Parma «Nuovo Ponte Nord». Per tale infrastruttura, il decreto n. 32 del 2019, articolo 4, comma 6-quater ha previsto una fattispecie unica ed eccezionale, al fine di assicurare la piena fruibilità degli spazi ivi costruiti. La regione Emilia-Romagna, la Provincia di Parma e il Comune di Parma possono quindi adottare i necessari provvedimenti finalizzati a consentirne l'utilizzo permanente attraverso l'insediamento di attività di interesse collettivo sia a scala urbana che extraurbana, anche in deroga alla pianificazione vigente nei rispetto della pianificazione di bacino e delle relative norme di attuazione;

    si ricorda che nell'ottobre 2020 è stato dato il via libera alla possibilità di pianificare e programmare il trasferimento sui Ponte nord dell'Autorità distrettuale del fiume Po, con l'accordo del Ministero dell'ambiente, della regione Emilia-Romagna, del comune e della provincia di Parma Diego Rossi, e dell'Autorità distrettuale del fiume Po Meuccio Berselli. In tal senso sarebbe importante che si adottassero tutte le iniziative utili a far si che l'iter di trasferimento dell'Autorità distrettuale del fiume Po possa essere rapidamente concluso, al fine di dotare questo importante ente, che ha il compito di pianificare e programmare il governo dell'acqua nel Nord del Paese, di una sede unica e adeguata per i suoi uffici;

    nel mantovano, tra gli altri, si segnala la necessità di intervenire con la massima tempestività sul ponte stradale e ferroviario di Ostiglia-Revere, costruito nei 1949, dove da anni si attendono lavori di adattamento a ponte stradale del ponte ferroviario (dismesso nel luglio 2009), in modo da permettere la separazione dei flussi di marcia del traffico stradale nelle due direzioni nord-sud,

impegna il Governo:

   ad adottare iniziative per destinare d'intesa con gli enti territoriali interessati, una quota predeterminata degli stanziamenti nazionali e a valere sulle risorse del Pnrr, previo incremento degli stessi, per la messa in sicurezza dei ponti e dei viadotti esistenti sul bacino del fiume Po e la realizzazione di nuovi ponti in sostituzione di quelli che presentano problemi strutturali e di sicurezza non più risolvibili con lavori di manutenzione, al fine di consentire la ripresa delle comunicazioni commerciali e dei trasporti delle persone in sicurezza in un territorio importantissimo per l'economia del Paese;

   ad adottare tutte le opportune iniziative di competenza per rendere più celere, laddove previsto, il trasferimento della gestione dei ponti in capo ad Anas;

   a valutare l'opportunità di adottare le iniziative di competenza per nominare un commissario, previa intesa con gli enti territoriali competenti, con il compito accelerare le attività di messa in sicurezza dei ponti sui fiume Po e la realizzazione di quelli nuovi.
(7-00768) «Pezzopane, Delrio, Braga, Pizzetti, Incerti, Fragomeli, Rossi, Bonomo, Buratti, Morassut, Morgoni, Pellicani, Rotta».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza stradale

corso d'acqua

rete stradale