Legislatura: 18Seduta di annuncio: 478 del 31/03/2021
Primo firmatario: DORI DEVIS
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 31/03/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 31/03/2021 RIZZO GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 31/03/2021 ARESTA GIOVANNI LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 31/03/2021 FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 31/03/2021 COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 31/03/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 07/04/2021 DORI DEVIS MOVIMENTO 5 STELLE DICHIARAZIONE GOVERNO 07/04/2021 FONTANA ILARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA) INTERVENTO PARLAMENTARE 07/04/2021 DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA FERRARI ROBERTO PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER DORI DEVIS MOVIMENTO 5 STELLE INTERVENTO PARLAMENTARE 17/05/2021 DORI DEVIS MOVIMENTO 5 STELLE CARNEVALI ELENA PARTITO DEMOCRATICO INTERVENTO PARLAMENTARE 19/05/2021 DORI DEVIS MOVIMENTO 5 STELLE PARERE GOVERNO 26/05/2021 GAVA VANNIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA) INTERVENTO PARLAMENTARE 26/05/2021 RIZZO GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE DORI DEVIS MOVIMENTO 5 STELLE DICHIARAZIONE VOTO 26/05/2021 CIAGA' GRAZIELLA LEYLA PARTITO DEMOCRATICO ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE FERRARI ROBERTO PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA
DISCUSSIONE IL 07/04/2021
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 07/04/2021
AUDIZIONE INFORMALE IL 23/04/2021
AUDIZIONE INFORMALE IL 29/04/2021
AUDIZIONE INFORMALE IL 06/05/2021
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 17/05/2021
DISCUSSIONE IL 17/05/2021
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 17/05/2021
AUDIZIONE INFORMALE IL 17/05/2021
DISCUSSIONE IL 19/05/2021
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 19/05/2021
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 26/05/2021
ACCOLTO IL 26/05/2021
PARERE GOVERNO IL 26/05/2021
DISCUSSIONE IL 26/05/2021
APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 26/05/2021
CONCLUSO IL 26/05/2021
Le Commissioni IV e VIII,
premesso che:
i comuni che si affacciano sul lago d'Iseo, in particolare i comuni di Tavernola Bergamasca e Monte Isola, vivono in una costante situazione d'allarme per il pericolo di una significativa frana del Monte Saresano;
il Monte Saresano, sin dagli inizi del Novecento, è stato oggetto di escavazione e di sbancamento del piede per estrarre marna da cemento;
nonostante nel corso dei decenni si siano verificate numerose frane, l'attività estrattiva è proseguita, con rilevanti conseguenze dal punto di vista ambientale e paesaggistico;
il continuo e progressivo sgretolamento roccioso, dimostrato dai dati registrati dai sensori presenti nel cementificio Italsacci, acquisito nel 2018 da Italcementi S.p.a., appartenente al Gruppo Heidelberg Cement, che monitorano il Monte Saresano, installati dopo la frana dell'ex miniera Ognoli, fino a poco tempo fa, registravano uno spostamento quantificabile in media di 2 o 3 millimetri al mese;
nel febbraio 2021, l'area ha iniziato pericolosamente a cedere in modo significativo, creando crepe ben visibili e movimenti importanti rilevati dagli strumenti di monitoraggio, quantificabili da 5 a 20 millimetri al giorno;
il fronte instabile, con più possibili punti di rottura, viene stimato in oltre due milioni di metri cubi di materiale roccioso, una parte del quale si riverserebbero nel lago d'Iseo;
tale riversamento avrebbe evidentemente conseguenze devastanti, anche in relazione all'onda anomala che si genererebbe con la caduta nel lago di una parte consistente della frana;
le valutazioni effettuate hanno evidenziato che i tempi per l'evacuazione della popolazione, sin dalle prime avvisaglie della frana, potrebbero essere molto ristretti;
il 27 febbraio 2021, il professor Nicola Casagli, presidente dell'istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale, ha effettuato con il Centro per protezione civile dell'università degli studi di Firenze, un sopralluogo sulla frana situata sul versante sud-orientale del Monte Saresano;
tenuto conto della relazione del citato sopralluogo, pubblicata il 4 marzo 2021, l'università di Milano-Bicocca ha eseguito uno studio sugli scenari di massima dell'espandimento della frana del Monte Saresano;
il 9 marzo 2021 i militari del 2° Reggimento Genio Pontieri di Piacenza e del Comando Truppe Alpine di Bolzano hanno effettuato un sopralluogo logistico per il posizionamento dei loro mezzi. Gli stessi, sono stati preallertati dalla prefettura di Bergamo, per un diretto coinvolgimento nella task force che interverrebbe in seguito alla frana;
il 22 marzo 2021 è accorso sul luogo anche il personale del 10° reggimento Guastatori della Brigata Corazzata Ariete, ai fini di una prima fase di monitoraggio;
recentemente il primo firmatario del presente atto di indirizzo ha depositato le interrogazioni a risposta scritta n. 4-08573 e n. 4-08629 per chiedere se il Governo non «ritenga opportuno adottare le iniziative di competenza per la deliberazione dello stato di emergenza di rilievo nazionale, ai sensi dell'articolo 24, comma 1, decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, anche al fine di individuare le risorse da destinare alle attività di soccorso e assistenza alla popolazione e autorizzare la spesa nell'ambito del Fondo per le emergenze nazionali di cui all'articolo 44 del citato decreto», nonché se «intenda adottare iniziative di competenza per verificare la causa delle continue frane che coinvolgono da alcuni decenni il Monte Saresano e, in particolare, la possibile correlazione tra l'attività estrattiva e gli stessi episodi franosi, se intenda valutare il possibile impatto ambientale e sull'intero ecosistema lacustre nel caso in cui la frana trascinasse nel lago i rifiuti depositati presso lo stabilimento e se intenda utilizzare risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza per realizzare un programma straordinario di consolidamento dei territori a rischio idrogeologico, compreso quello del lago di Iseo»;
a seguito di tali scenari di rischio, si è proceduto alla chiusura di alcune strade, provocando anche l'isolamento del comune di Parzanica;
il sindaco di Tavernola Bergamasca, in data 15 marzo 2021, con una lettera a tutti gli enti territoriali coinvolti, nonché alla prefettura di Bergamo sollecita con urgenza, tra le altre iniziative l'invio di risorse umane aggiuntive, in particolar modo forze dell'ordine o dell'esercito, al fine di presidiare l'eventuale riapertura della strada comunale di Tavernola-Parzanica;
il 19 marzo 2021 il professor Stefano Tinti, coordinatore del gruppo di ricerca dell'università Alma Mater di Bologna, ha riassunto i primi risultati dello studio commissionato e consistente in simulazioni con modelli numerici riferiti all'entità dei possibili fenomeni di onde anomale conseguenti alla frana;
a seguito dello studio menzionato, la prefettura di Brescia ha diffuso una nota con la previsione che l'onda potrebbe assumere un'altezza di sette metri nelle aree di Tavernola e Montisola, specificando che gli studi non sono ancora completi per le aree maggiormente urbanizzate e caratterizzate da infrastrutture critiche con interventi da calibrare e pianificazioni da rivedere;
presso il cementificio sopra citato sarebbe depositata una notevole quantità di rifiuti tra cui additivi e combustibili che, in caso di frana, finirebbe nel lago, con un possibile enorme danno di natura ambientale;
i dati rilasciati dagli strumenti di monitoraggio hanno generato un alto livello di allerta e la conseguente chiusura del cementificio;
la ripresa delle attività aggraverebbe ulteriormente le condizioni in cui versa attualmente il Monte Saresano e, conseguentemente, aumenterebbe il rischio per la sicurezza della popolazione e dei lavoratori della struttura;
in relazione ai ristretti tempi previsti per le operazioni di evacuazione delle zone coinvolte, insiste l'ulteriore criticità rappresentata dalla carenza dei sistemi di allarme in grado di raggiungere contemporaneamente tutta la popolazione interessata;
la cosiddetta terza missione della Difesa, di cui all'articolo 15, comma 2, del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, dispone che il Ministero della difesa esercita funzioni e compiti quali: «interventi di tutela ambientale, concorso nelle attività di protezione civile su disposizione del Governo, concorso alla salvaguardia delle libere istituzioni e il bene della collettività nazionale nei casi di pubbliche calamità»;
il 2° Reggimento Genio Pontieri interviene sovente a sostegno della popolazione civile, ripristinando la viabilità compromessa da eventi climatici e naturali, mentre il 10° Reggimento Genio Guastatori interviene in attività a supporto della popolazione. Giova ricordare che, nel 2010, unità del Genio militare sono già intervenute per mettere in sicurezza il territorio e frenare la Frana di Montaguto nell'Irpinia,
impegnano il Governo:
a garantire il costante coinvolgimento delle Forze Armate in concorso nelle attività di protezione civile, nonché nell'approntamento, ove richiesto, dei reparti del Genio militare per interventi come quelli descritti in premessa;
ad adottare iniziative di competenza affinché siano resi disponibili idonei strumenti di segnalazione sonora, al fine di avvisare, tempestivamente e simultaneamente, in caso di evacuazione tutta la popolazione coinvolta;
a valutare di promuovere l'eventuale coinvolgimento dell'istituto idrografico militare e dell'istituto geografico militare, per un approfondimento di indagini a supporto degli studi svolti, per il monitoraggio della situazione e per la valutazione dell'impatto dell'evento sulla popolazione e sull'ambiente;
a valutare la possibilità di utilizzare i prodotti forniti dalla costellazione di satelliti Cosmo – Skymed (ASI - Difesa) per il monitoraggio delle frane sul Lago di Iseo;
ad adottare le iniziative di competenza per garantire la pronta disponibilità ai sistemi e infrastrutture di comando a supporto delle attività di ricerca e soccorso;
ad adottare iniziative, per quanto di competenza, finalizzate a verificare, anche per il tramite del comando dei Carabinieri per la tutela dell'ambiente, la causa delle continue frane che coinvolgono da alcuni decenni il Monte Saresano e, in particolare, la possibile correlazione tra l'attività estrattiva e gli episodi franosi;
ad adottare iniziative, per quanto di competenza, finalizzate ad accertare la quantità e la tipologia di rifiuti depositati presso il cementificio ItalSacci di Tavernola e il conseguente impatto ambientale, anche sull'intero ecosistema lacustre, nel caso in cui la frana trascinasse tali rifiuti nel lago di Iseo.
(7-00624) «Dori, Zolezzi, Rizzo, Aresta, Frusone, Cominardi».