Legislatura: 18Seduta di annuncio: 424 del 06/11/2020
Primo firmatario: DONINA GIUSEPPE CESARE
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 06/11/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MACCANTI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 06/11/2020 RIXI EDOARDO LEGA - SALVINI PREMIER 06/11/2020 CAPITANIO MASSIMILIANO LEGA - SALVINI PREMIER 06/11/2020 FURGIUELE DOMENICO LEGA - SALVINI PREMIER 06/11/2020 GIACOMETTI ANTONIETTA LEGA - SALVINI PREMIER 06/11/2020 MORELLI ALESSANDRO LEGA - SALVINI PREMIER 06/11/2020 TOMBOLATO GIOVANNI BATTISTA LEGA - SALVINI PREMIER 06/11/2020 ZORDAN ADOLFO LEGA - SALVINI PREMIER 06/11/2020 PAROLO UGO LEGA - SALVINI PREMIER 06/11/2020 COLMELLERE ANGELA LEGA - SALVINI PREMIER 06/11/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione INTERVENTO GOVERNO 18/11/2020 MARGIOTTA SALVATORE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI) DICHIARAZIONE VOTO 18/11/2020 BERGAMINI DEBORAH FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE GARIGLIO DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO CANTONE LUCIANO MOVIMENTO 5 STELLE DONINA GIUSEPPE CESARE LEGA - SALVINI PREMIER INTERVENTO PARLAMENTARE 18/11/2020 PAITA RAFFAELLA ITALIA VIVA PARERE GOVERNO 18/11/2020 MARGIOTTA SALVATORE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 18/11/2020
DISCUSSIONE IL 18/11/2020
ACCOLTO IL 18/11/2020
PARERE GOVERNO IL 18/11/2020
APPROVATO IL 18/11/2020
CONCLUSO IL 18/11/2020
La IX Commissione,
premesso che:
nel quadro giuridico italiano, l'attività degli impianti a fune è soggetta alle regolamentazioni del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed alle relative prescrizioni tecniche in materia di sicurezza;
nei territori alpini e appenninici operano un totale di 400 aziende con quasi 2.000 impianti di risalita, e nel settore sono impiegati circa 15.000 addetti per un fatturato di 1.100 milioni di euro annui;
il settore degli impianti funiviari è stato tra i più colpiti economicamente dalle misure volte a limitare la diffusione dei contagi da Covid-19, in particolare per quanto riguarda la limitazione della capienza dei singoli mezzi, ulteriormente prorogati dagli ultimi provvedimenti adottati dal Governo;
l'articolo 14-ter del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 giugno 2020, n. 40, ha disposto una proroga dei termini per gli adempimenti tecnici e amministrativi relativi agli impianti a fune in servizio pubblico;
nello specifico, il comma 1 del citato articolo 14-ter prevede che – al fine di garantire la continuità del servizio di pubblico trasporto mediante impianti a fune – le scadenze relative alle revisioni generali e speciali quinquennali nonché quelle relative agli scorrimenti e alle sostituzioni delle funi e al rifacimento dei loro attacchi di estremità sono prorogate di dodici mesi, qualora sia trasmessa prima delle suddette scadenze all'Autorità di sorveglianza, da parte del direttore o del responsabile dell'esercizio, una dettagliata e completa relazione in merito ai controlli effettuati, ai provvedimenti adottati e all'esito delle verifiche e delle prove eseguite, contenente l'attestazione della sussistenza delle condizioni di sicurezza per l'esercizio pubblico;
l'attuazione di tale disposizione è demandata dal comma 4 del medesimo articolo ad un decreto ministeriale che avrebbe dovuto essere adottato entro due mesi dall'entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge; ad oggi, i termini per l'adozione del predetto decreto ministeriale sono decorsi inutilmente, senza che il prescritto regolamento sia stato adottato e con ciò generando incertezza e preoccupazione tra gli operatori del settore;
ad aggravare la situazione del settore vi è la chiusura degli impianti di risalita disposta, da ultimo, dall'articolo 1, comma 9, lettera mm), del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 24 ottobre 2020;
il funzionamento degli impianti e i limiti di capienza che saranno previsti producono una forte ricaduta economica sia sul settore che sui territori ove è abitualmente praticata l'attività sciistica, in considerazione dell'ormai imminente avvio della stagione invernale;
il 28 ottobre 2020 si è riunito un tavolo tecnico interregionale, al quale hanno preso parte le imprese del settore di Lombardia, Piemonte, Veneto, Valle d'Aosta, Friuli-Venezia Giulia e delle province autonome di Trento e Balzano, che hanno condiviso un documento tecnico riguardante le modalità organizzative, procedurali e di presidio per l'apertura della prossima stagione invernale;
il Governo ha recentemente riconosciuto un contributo a fondo perduto ai soggetti economici interessati dalle misure restrittive adottate con il citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 24 ottobre 2020, ivi compresi i gestori degli impianti di risalita e tutti gli operatori del comparto invernale;
occorre considerare in proposito la necessità di un sostegno che tenga conto dei reali periodi di attività di tali operatori,
impegna il Governo:
a procedere quanto prima all'adozione del decreto ministeriale attuativo dell'articolo 14-ter del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23, così da superare ogni eventuale incertezza in ordine all'efficacia della proroga disposta dalla medesima disposizione;
ad adottare, con la massima sollecitudine, ogni iniziativa volta alla definizione delle modalità organizzative, procedurali e di presidio per l'apertura della prossima stagione invernale, tenendo adeguatamente in considerazione il documento approvato dal tavolo tecnico interregionale all'uopo riunitosi il 28 ottobre 2020;
ad adottare ogni iniziativa, anche normativa, volta al superamento dei vincoli burocratici che ostano alla celere ed efficiente realizzazione di nuovi impianti funiviari;
ad adottare iniziative per prevedere adeguate misure di sostegno a favore dei lavoratori e delle imprese del settore, avendo cura di parametrare l'entità degli aiuti economici ai periodi di elevato e concreto esercizio degli impianti.
(7-00576) «Donina, Maccanti, Rixi, Capitanio, Furgiuele, Giacometti, Morelli, Tombolato, Zordan, Parolo, Colmellere».