ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00575

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 424 del 06/11/2020
Abbinamenti
Atto 7/00556 abbinato in data 10/11/2020
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00089
Firmatari
Primo firmatario: FASSINO PIERO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/11/2020


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Stato iter:
18/11/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/11/2020
FASSINO PIERO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 10/11/2020
DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA
FASSINO PIERO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO GOVERNO 10/11/2020
DI STEFANO MANLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 10/11/2020
CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA
CABRAS PINO MOVIMENTO 5 STELLE
NAPOLI OSVALDO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
CARELLI EMILIO MOVIMENTO 5 STELLE
FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 10/11/2020
DI STEFANO MANLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 12/11/2020
FASSINO PIERO PARTITO DEMOCRATICO
DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA
MIGLIORE GENNARO ITALIA VIVA
SURIANO SIMONA MOVIMENTO 5 STELLE
CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA
BOLDRINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO
QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO
CARELLI EMILIO MOVIMENTO 5 STELLE
EHM YANA CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE
COMENCINI VITO LEGA - SALVINI PREMIER
FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER
 
INTERVENTO GOVERNO 12/11/2020
DEL RE EMANUELA CLAUDIA VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
PARERE GOVERNO 12/11/2020
DEL RE EMANUELA CLAUDIA VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 18/11/2020
FASSINO PIERO PARTITO DEMOCRATICO
CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA
COMENCINI VITO LEGA - SALVINI PREMIER
DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA
LUPI MAURIZIO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO
NAPOLI OSVALDO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO
MIGLIORE GENNARO ITALIA VIVA
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 18/11/2020
SERENI MARINA VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
PARERE GOVERNO 18/11/2020
SERENI MARINA VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 10/11/2020

DISCUSSIONE IL 10/11/2020

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 10/11/2020

DISCUSSIONE IL 12/11/2020

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 12/11/2020

ACCOLTO IL 12/11/2020

PARERE GOVERNO IL 12/11/2020

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 12/11/2020

DISCUSSIONE IL 18/11/2020

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 18/11/2020

ACCOLTO IL 18/11/2020

PARERE GOVERNO IL 18/11/2020

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 18/11/2020

CONCLUSO IL 18/11/2020

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00575
presentato da
FASSINO Piero
testo di
Venerdì 6 novembre 2020, seduta n. 424

   La III Commissione,

   premesso che:

    il Nagorno Karabakh è regione appartenente all'Azerbaijan e da sempre abitata in prevalenza da una radicata e storica comunità armena;

    detta comunità, con il sostegno dell'Armenia, si è unilateralmente costituita in Repubblica indipendente dell'Artsakh;

    l'Azerbaijan ritiene illegittima e in contrasto con i principi del diritto internazionale la sottrazione del Nagorno Karabakh alla sua sovranità;

    all'inizio degli anni ’90 Armenia e Azerbaijan sono ricorsi alle armi aprendo un conflitto che ha causato oltre 30.000 vittime del triennio 1991-1994;

    nei decenni successivi si sono susseguiti episodi di conflitto armato fino a che il 27 settembre 2020 sono riprese le ostilità tra Armenia e Azerbaijan che, nonostante tre cessate il fuoco, ha causato, oltre a ingenti danni a infrastrutture, abitazioni e monumenti, la morte di almeno 5000 persone;

    la Turchia ha esplicitamente appoggiato l'intervento militare azero e, secondo numerose fonti, avrebbe favorito l'arrivo sul teatro di guerra caucasico di centinaia di miliziani jihadisti di origine cecena o daghestana, provenienti dalla Siria e dalla Libia;

    il presidente iraniano Hassan Rohani ha affermato: «è inaccettabile per noi che qualcuno voglia trasferire terroristi dalla Siria e da altre parti, in regioni prossime ai nostri confini»;

    la Russia – che ha con l'Armenia un accordo di assistenza militare e intrattiene buone relazioni con l'Azerbaijan – ha interposto un'azione di mediazione che finora non ha prodotto esito;

    il Gruppo di Minsk – costituito in sede Osce nel 1992 e formato da Russia, Stati Uniti e Francia e da altri Paesi tra cui l'Italia – appare oggi paralizzato e non è stato in grado fino ad oggi di promuovere iniziative accolte dalle parti;

    le tregue temporanee negoziate nelle scorse settimane, peraltro sostenute anche dalla Unione europea, sono state violate in brevissimo tempo;

    il presidente dell'Azerbaijan, Ilham Aliyev, ha esplicitamente dichiarato che, stante il fallimento fino ad oggi di soluzioni politiche negoziate, l'Azerbaijan intende recuperare con le armi il controllo del Nagorno Karabakh;

    il 7 ottobre 2020 l'alto rappresentante dell'Unione europea per la politica estera Joseph Borrell ha annunciato lo stanziamento di mezzo milione di euro in aiuti umanitari europei per soccorrere le, popolazioni civili colpite dal conflitto;

    con lo scoppio del conflitto, il Ministero dei trasporti, delle comunicazioni e dell'alta tecnologia dell'Azerbaijan ha annunciato la limitazione di internet in tutto il Paese specificando, in un comunicato sul sito web del Ministero, che tale decisione è direttamente correlata ai combattimenti con l'Armenia per impedire la diffusione di «provocazioni armene»;

    i ripetuti tentativi di mediazione, a partire dai cosiddetti principi di Madrid discussi nel 2007, non sono riusciti fino ad ora ad avvicinare le parti e ad arrivare alla definizione di un percorso chiaro e condiviso;

    la lunga attesa non ha fatto altro che esasperare le ragioni del conflitto da una parte e dall'altra, per cui è urgente una soluzione condivisa e definitiva che ponga fine a recriminazioni o rivendicazioni di sorta,

impegna il Governo:

   a sostenere, in tutte le sedi opportune, le iniziative di Osce, Onu e Unione europea per un immediato cessate il fuoco e l'avvio di negoziati per una soluzione politica, stante che non esistono durature soluzioni armate alle controversie internazionali;

   a sollecitare il Gruppo di Minsk a riprendere la sua iniziativa di mediazione tra le parti;

   a richiedere a ogni Paese terzo di astenersi da ogni forma di interferenza nel conflitto e di sostenere le iniziative di mediazione messe in campo dalle istituzioni internazionali;

   ad adottare iniziative volte a sollecitare le autorità azere, armene e del Nagorno Karabakh a garantire, nei territori da loro controllati, la tutela dei diritti umani, il rispetto dell'identità di ogni comunità e del pluralismo culturale e religioso;

   a sostenere ogni iniziativa volta a tutelare l'identità dell'Armenia che custodisce una presenza millenaria del cristianesimo in un contesto regionale di nazioni islamiche;

   a garantire il massimo impegno dell'Italia, d'intesa con le istituzioni comunitarie, per assicurare i necessari aiuti umanitari alle popolazioni civili colpite dal conflitto;

   a sollecitare una iniziativa forte di mediazione da parte dell'Alto rappresentante per la politica estera e di difesa comune dell'Unione europea, in grado di coinvolgere tutti gli attori regionali coinvolti nella crisi, per una soluzione negoziata e definitiva del conflitto, sostenuta da opportuna e adeguata garanzia internazionale.
(7-00575) «Fassino».