ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00564

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 413 del 21/10/2020
Abbinamenti
Atto 7/00540 abbinato in data 04/11/2020
Atto 7/00576 abbinato in data 18/11/2020
Atto 7/00584 abbinato in data 18/11/2020
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00095
Firmatari
Primo firmatario: PAITA RAFFAELLA
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 21/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FREGOLENT SILVIA ITALIA VIVA 21/10/2020
NOBILI LUCIANO ITALIA VIVA 21/10/2020
DEL BARBA MAURO ITALIA VIVA 10/11/2020


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Stato iter:
18/11/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 04/11/2020
PAITA RAFFAELLA ITALIA VIVA
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 04/11/2020
MACCANTI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER
DONINA GIUSEPPE CESARE LEGA - SALVINI PREMIER
GARIGLIO DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO GOVERNO 18/11/2020
MARGIOTTA SALVATORE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 18/11/2020
BERGAMINI DEBORAH FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
GARIGLIO DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO
CANTONE LUCIANO MOVIMENTO 5 STELLE
DONINA GIUSEPPE CESARE LEGA - SALVINI PREMIER
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 18/11/2020
PAITA RAFFAELLA ITALIA VIVA
 
PARERE GOVERNO 18/11/2020
MARGIOTTA SALVATORE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 04/11/2020

DISCUSSIONE IL 04/11/2020

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 04/11/2020

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 10/11/2020

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 18/11/2020

DISCUSSIONE IL 18/11/2020

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 18/11/2020

ACCOLTO IL 18/11/2020

PARERE GOVERNO IL 18/11/2020

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 18/11/2020

CONCLUSO IL 18/11/2020

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00564
presentato da
PAITA Raffaella
testo presentato
Mercoledì 21 ottobre 2020
modificato
Martedì 10 novembre 2020, seduta n. 425

   La IX Commissione,

   premesso che:

    l'attività degli impianti a fune è soggetta alle regolamentazioni del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed alle relative prescrizioni tecniche in materia di sicurezza;

    gli impianti di trasporto a fune si sono sviluppati in inverno, ma oggi rispondono alle esigenze turistiche proprie anche della stagione estiva;

    nei territori alpini e appenninici operano un totale di 400 aziende con quasi 2.000 impianti di risalita;

    il settore presenta circa 15.000 addetti con un fatturato di 1.100 milioni di euro annui;

    come tutti i settori, anche quello degli impianti a fune ha subito gli effetti negativi delle misure di contenimento del contagio da Covid-19;

    tale comparto e l'indotto hanno quindi la necessità di riprendere l'attività, garantendo la sicurezza di lavoratori e utenza, per contenere gli effetti economici;

    il giro di affari nazionale del settore è, infatti, di circa 10 miliardi di euro, tra attività a monte e a valle e spesso rappresenta il volano trainante, sia economico che occupazionale, di interi territori;

    con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 17 maggio 2020 sono state dettate specifiche linee guida per il trasporto funiviario, finalizzate a contenere il rischio di contagio da Covid-19: obbligo di indossare le mascherine, limitazione della capienza massima sui veicoli chiusi, posizionamento delle file d'attesa per garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro, disinfezione sistematica delle stazioni e dei mezzi, nonché l'installazione di dispenser;

    con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dell'11 giugno 2020 è stata consentita la deroga al distanziamento di un metro, a condizione che si proceda alla rilevazione della temperatura corporea dei passeggeri e che gli stessi rilascino un'autocertificazione attestante di non aver avuto contatti con persone affette da patologia Covid-19;

    il settore ha proposto da subito alcune modifiche alle misure individuate dal Ministero (da revisionare comunque periodicamente in base all'andamento dell'emergenza sanitaria) che siano realmente improntate ad una reale valutazione delle caratteristiche specifiche del servizio di trasporto funiviario. Le proposte delle associazioni di settore, tra cui Anfe, non ritengono infatti utile limitare il numero di utenti trasportati simultaneamente negli impianti anche per evitare pericolose file ed assembramenti. Tali proposte comprendono comunque l'obbligo del distanziamento fisico di almeno 1 metro tra le persone in tutte le fasi preparatorie al trasporto, l'obbligo di utilizzare mascherina e guanti per l'estate, l'obbligo di aerazione e igienizzazione nelle cabinovie e funivie;

    tali misure sono state confermate dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 13 ottobre 2020 nonostante il Governo, rispondendo all'interrogazione in Commissione n. 5-04268 in data 1° luglio 2020, avesse assicurato in merito «la disponibilità ad un ulteriore confronto con le associazioni di settore al fine di procedere all'eventuale adeguamento delle linee guida alle mutate condizioni fattuali del servizio»;

    lo stesso Governo, rispondendo alla interrogazione a risposta immediata in Assemblea n. 3-01809 ha infatti rimarcato in data 14 ottobre 2020 che l'allegato 15 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 13 ottobre 2020 ha «provveduto a prorogare e aggiornare le misure minime di sicurezza per lo svolgimento delle attività del settore del trasporto pubblico funiviario durante l'emergenza epidemiologica. In particolare, oltre all'obbligo per gli utenti di indossare a bordo di tutti i sistemi di trasporto o veicoli una mascherina di comunità per la protezione del naso e della bocca, e all'obbligo di disinfezione sistematica dei mezzi, è stata prevista la limitazione della capienza massima di ogni mezzo per garantire il distanziamento interpersonale di un metro. Al contempo, è stato previsto che l'obbligo del distanziamento interpersonale non si applichi alle persone che vivono nella stessa unità abitativa, nonché tra i congiunti e le persone che intrattengono rapporti interpersonali stabili, coniugi, parenti e affini in linea diretta e collaterale non conviventi, ma con stabile frequentazione, persone non legate da vincolo di parentela e affinità, ma che condividono abitualmente gli stessi luoghi, fermo restando però l'obbligo di procedere alla rilevazione della temperatura prima dell'accesso e di acquisizione, al momento dell'acquisto dei biglietti o degli abbonamenti, di apposita autocertificazione relativa all'assenza di contatti stretti con persone affette da COVID o di sintomi ad essa riconducibili, laddove il mezzo sia costantemente areato tramite apertura dei finestrini e delle boccole e la durata della corsa sia inferiore ai quindici minuti»;

    il Governo ha inoltre segnalato nuovamente che «le misure di contenimento del COVID-19 necessitano l'effettuazione di un costante monitoraggio del loro stato di attuazione e della loro efficacia. Infatti, in considerazione delle conseguenze che esse determinano sugli operatori economici in genere e anche in questo caso, è indispensabile un confronto costante con le associazioni di settore, che peraltro hanno già provveduto a sottoporre alla nostra attenzione alcune proposte di modifica delle linee guida e di aggiornamento, che sono state elaborate con l'ente italiano di normazione, e attualmente queste proposte sono soggette all'esame del comitato tecnico-scientifico»;

    ad oggi, nonostante la volontà del Governo di confrontarsi con gli operatori, le richieste di quest'ultimi non sono state ancora accolte nemmeno parzialmente;

    risulta evidente che le misure riduttive, utili per una parziale ripresa delle attività nella stagione estiva, potrebbero creare notevoli difficoltà nel corso dell'imminente stagione sciistica invernale;

    si tratta quindi di un comparto in attesa oggi di norme certe e che ha avanzato da tempo la richiesta di aumentare la presenza di utenti negli impianti, a fronte di una maggiore velocità di trasporto dei medesimi e per evitare possibili assembramenti alle partenze;

    la durata massima di questi trasporti non supera mai i 13-15 minuti, con rischi assolutamente ridotti anche in virtù dell'abbigliamento pesante dei fruitori, che prevede solitamente anche caschi e visiere che coprono già, oltre alla mascherina, le vie respiratorie;

    appare inoltre quantomeno singolare che nei mezzi pubblici di trasporto sia consentito viaggiare all'80 per cento della capienza e per lunghi tragitti, mentre negli impianti di risalita (per spostamenti brevi e sempre con abbigliamenti pesanti) vengano applicate norme maggiormente restrittive;

    per molte regioni a vocazione sciistica (già duramente colpite dal maltempo delle scorse settimane come la Liguria, Piemonte e Veneto) il fallimento della stagione invernale potrebbe causare gravi ripercussioni in termini sociali, economici e occupazionali;

    i XXV Giochi olimpici invernali si terranno dal 6 al 22 febbraio 2026 in Italia, in Lombardia e Veneto, e va quindi scongiurato in ogni modo il rischio che gli impianti di risalita possano fallire;

    riaprire in sicurezza e con efficacia gli impianti, oltre a rappresentare un elemento fondamentale per la tenuta sociale, economica ed occupazionale dei territori montani promuove anche modelli di tempo libero e vacanze idonei alla attuale situazione epidemiologica;

    in altri nazioni europee, come ad esempio l'Austria, il Governo ha deciso di riaprire gli impianti di risalita con norme favorevoli, ma ha deciso di essere molto severo per quanto riguarda le regole dei rifugi e delle ristorazioni,

impegna il Governo:

   ad adottare iniziative per modificare in senso meno restrittivo le norme attualmente previste per il trasporto funiviario, al fine di garantire il corretto svolgimento della stagione sciistica invernale, confrontandosi con le associazioni di settore nel pieno rispetto della pubblica sicurezza e della tutela della salute;

   ad assumere iniziative urgenti a sostegno della tenuta economica ed occupazionale dell'intero comparto, già duramente provato dalle limitazioni introdotte nella stagione turistica estiva, anche per garantire la presenza di adeguate infrastrutture in vista dei prossimi giochi olimpici ospitati dal nostro Paese;

   ad aprire un tavolo permanente di concertazione con le aziende del settore e gli enti territoriali interessati, al fine di monitorare l'efficacia ed il rispetto delle norme vigenti sul trasporto funiviario.
(7-00564) «Paita, Fregolent, Nobili, Del Barba».