ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00557

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 407 del 13/10/2020
Abbinamenti
Atto 7/00423 abbinato in data 14/10/2020
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00126
Firmatari
Primo firmatario: MOLLICONE FEDERICO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 13/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FRASSINETTI PAOLA FRATELLI D'ITALIA 13/10/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Stato iter:
16/06/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 14/10/2020
MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 14/10/2020
ORRICO ANNA LAURA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI E ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 18/11/2020
CASA VITTORIA MOVIMENTO 5 STELLE
LATTANZIO PAOLO MISTO
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE
MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA
 
DICHIARAZIONE VOTO 16/06/2021
PICCOLI NARDELLI FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 16/06/2021
MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA
 
DICHIARAZIONE VOTO 16/06/2021
APREA VALENTINA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
RACCHELLA GERMANO LEGA - SALVINI PREMIER
CARBONARO ALESSANDRA MOVIMENTO 5 STELLE
 
PARERE GOVERNO 16/06/2021
BORGONZONI LUCIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (CULTURA)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 14/10/2020

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 14/10/2020

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 14/10/2020

AUDIZIONE INFORMALE IL 10/11/2020

DISCUSSIONE IL 18/11/2020

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 18/11/2020

DISCUSSIONE IL 16/06/2021

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 16/06/2021

ACCOLTO IL 16/06/2021

PARERE GOVERNO IL 16/06/2021

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 16/06/2021

CONCLUSO IL 16/06/2021

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00557
presentato da
MOLLICONE Federico
testo di
Martedì 13 ottobre 2020, seduta n. 407

   La VII Commissione,

   premesso che:

    fin dal 1993 l'Unesco (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura), con il progetto «Memorie del mondo», ha sollecitato i governi a intraprendere azioni positive per conservare il patrimonio culturale mondiale;

    nel 2003 ha stilato una Carta per la salvaguardia del patrimonio culturale digitale, riconoscendone così l'importanza per la tutela della memoria e della stessa identità delle nostre civiltà;

    la direttiva Ue 2019/790 sul diritto d'autore nel mercato unico digitale, in linea con la politica sui beni culturali e sul digitale, indica agli Stati membri e quindi anche all'Italia la via della semplificazione o libertà di accesso e fruizione delle opere e dei materiali presenti nelle raccolte degli istituti di tutela del patrimonio culturale, nel rispetto dell'eventuale esistenza di diritti di terzi;

    un numero crescente di istituti culturali nel mondo, negli ultimi anni, ha scelto di rendere disponibili in rete le immagini del proprio patrimonio che non risultano protette dal diritto d'autore, ad alta risoluzione proprio allo scopo di incoraggiarne il libero riutilizzo, per qualsiasi finalità, anche commerciale. Grandi istituti pubblici come ad esempio la New York Public Library, la Library of Congress, il Getty Research Institute, la National Gallery di Washington, il Rijksmuseum di Amsterdam, il Museo nazionale di Danimarca, il Museo nazionale di Svezia e i musei comunali di Parigi;

    nel corso dell'audizione informale di Icom Italia presso la XIV Commissione permanente del Senato della Repubblica Italiana, è stato presentato uno studio dove si è potuto dimostrare che i ricavi provenienti dalla vendita delle immagini in rete risultano inferiori rispetto ai costi di gestione, a fronte, viceversa, dei benefici per gli istituti culturali in termini di visibilità e ovviamente per la collettività dei fruitori in termini di occasioni di crescita culturale, sociale ed economica;

    l'eliminazione di canoni e autorizzazioni può costituire un potente incentivo all'iniziativa economica delle imprese culturali e per l'impresa turistica, può ispirare l'industria creativa e offrire un sostegno all'editoria, esaltando al massimo il ruolo del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo come Ministero economico più importante della Nazione;

    si pensi, ad esempio, alle mostre virtuali – in cui non viene esposta l'opera fisica ma un suo sostituto digitale –, uno dei format espositivi più utilizzati negli ultimi anni, anche perché consente un notevole risparmio economico in termini di costi di assicurazione e trasporto delle opere;

    la direttiva in questione introduce, all'articolo 15, il cosiddetto «diritto connesso» in favore degli editori di giornali, cui viene riconosciuto il diritto esclusivo di autorizzare o vietare la riproduzione diretta o indiretta, nonché la messa a disposizione, dei loro contenuti editoriali online da parte delle piattaforme di condivisione dei contenuti. Di fatto, gli editori hanno finalmente la possibilità di negoziare accordi con le piattaforme per la remunerazione dell'utilizzo dei contenuti da loro prodotti. Si tratta di una misura di rilevanza strategica per il settore editoriale che interviene a sanare l'enorme squilibrio, rilevato dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, sin dal 2014, nel Rapporto sui servizi di internet e la pubblicità online, tra il valore che la produzione di contenuti editoriali genera per il sistema di internet e i ricavi percepiti dai produttori degli stessi;

    questa distorsione del mercato pregiudica la sostenibilità dell'industria editoriale, svaluta l'apporto di competenze e professionalità qualificate e influisce sulla libertà e il pluralismo dell'informazione, incidendo sulla quantità e la qualità dell'offerta editoriale, con rischi di violazione della sovranità digitale nazionale;

    la definizione di «estratto breve» è suscettibile di dare adito a condotte potenzialmente lesive nei confronti, in particolare, degli editori da parte dei prestatori di servizi della società dell'informazione quali aggregatori di notizie e motori di ricerca, anche avuto riguardo di analoghe esperienze in Europa;

    è in corso di approvazione al Parlamento europeo il Digital Services Act, che revisionerà la direttiva 31/2000 sul commercio elettronico, cosiddetta «direttiva e-commerce»,

impegna il Governo:

   ad adottare iniziative, anche di carattere normativo, al fine di dare attuazione alle disposizioni della direttiva europea 2019/790/EU, che mirano alla rimozione dei cosiddetti «diritti connessi» nel caso di riproduzione di opere delle arti visive di pubblico dominio, non aventi carattere originale;

   ad adottare iniziative volte a riconoscere, formalmente, la facoltà dei singoli direttori di istituti centrali e periferici del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo di concedere l'utilizzo di immagini in rete, attraverso licenze Creative Commons di libero riuso, anche commerciale, le quali costituiscono, a tutti gli effetti, l'autorizzazione preventiva all'uso delle stesse già prevista dagli articoli 107 e 108 del codice dei beni culturali;

   ad adottare iniziative, anche di carattere normativo, volte a prevedere che la tutela dei diritti degli editori venga garantita da una negoziazione obbligatoria, anche tramite le principali associazioni di categoria, che individui, entro un termine definito, una quota adeguata dei proventi generati dai prestatori di servizi della società dell'informazione finalizzata a remunerare i diritti degli editori medesimi;

   ad adottare iniziative normative per stabilire che, in caso di mancato accordo tra le parti riguardo al termine suddetto, all'Autorità garante della concorrenza e del mercato sia rimesso il ruolo di definire le condizioni, anche economiche, della utilizzazione dei contenuti da parte delle piattaforme digitali;

   ad adottare iniziative volte a chiarire che, nell'ambito della definizione del concetto di «estratti molto brevi» di cui alla direttiva in questione sia garantita l'efficacia dei diritti previsti dalla direttiva medesima, così come la libera circolazione delle informazioni;

   ad adottare iniziative di carattere normativo, e alla luce del Digital Service Act, volte a garantire un quadro normativo chiaro e inequivocabile che imponga alle piattaforme che operano in particolare nel campo dei beni culturali l'adozione di misure proattive per prevenire la vendita di prodotti illeciti, oltre a stabilire un richiamo alle piattaforme di inserire nei propri «Terms and Conditions» il divieto assoluto di upload di immagini prese dai siti web ufficiali per i soggetti non autorizzati dal titolare, oltre che di loghi sfuocati o prodotti ritratti da angolazioni che non permettono di stabilire la natura del bene e a introdurre doveri di trasparenza e condivisione dei dati in capo alle piattaforme, a incentivo di un flusso simmetrico e nitido di informazioni tra i titolari di diritto e le forze dell'ordine.
(7-00557) «Mollicone, Frassinetti».