Legislatura: 18Seduta di annuncio: 351 del 04/06/2020
Primo firmatario: ARESTA GIOVANNI LUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 04/06/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma RUSSO GIOVANNI MOVIMENTO 5 STELLE 04/06/2020 CARE' NICOLA ITALIA VIVA 14/07/2020
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 14/07/2020 ARESTA GIOVANNI LUCA MOVIMENTO 5 STELLE INTERVENTO PARLAMENTARE 14/07/2020 DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA FERRO WANDA FRATELLI D'ITALIA FERRARI ROBERTO PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER TRIPODI MARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE INTERVENTO PARLAMENTARE 21/07/2020 ARESTA GIOVANNI LUCA MOVIMENTO 5 STELLE INTERVENTO PARLAMENTARE 22/07/2020 ARESTA GIOVANNI LUCA MOVIMENTO 5 STELLE INTERVENTO GOVERNO 22/07/2020 CALVISI GIULIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA) INTERVENTO PARLAMENTARE 22/07/2020 MISITI CARMELO MASSIMO MOVIMENTO 5 STELLE PARERE GOVERNO 22/07/2020 CALVISI GIULIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 14/07/2020
DISCUSSIONE IL 14/07/2020
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 14/07/2020
DISCUSSIONE IL 21/07/2020
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 21/07/2020
DISCUSSIONE IL 22/07/2020
ACCOLTO IL 22/07/2020
PARERE GOVERNO IL 22/07/2020
APPROVATO IL 22/07/2020
CONCLUSO IL 22/07/2020
La IV Commissione,
premesso che:
in considerazione dell'eccezionalità dell'attuale quadro epidemiologico connesso alla pandemia in atto appare necessario, a parere dei firmatari del presente atto di indirizzo, disciplinare e uniformare, nell'ambito della Difesa, le condizioni necessarie per consentire al personale militare di rientrare in servizio al termine di un periodo trascorso in isolamento, quarantena o permanenza domiciliare fiduciaria, in ragione di una sospetta o accertata positività al virus Sars-Cov2;
appare, altresì, necessario elaborare, nei tempi imposti dalla necessità e dall'urgenza, soluzioni procedurali innovative che consentano di abbracciare una casistica molto vasta da applicarsi, tra l'altro, anche nei confronti del personale civile della Difesa, nel rispetto dei peculiari istituti contrattuali;
i proponenti, consapevoli della difficoltà di emanare disposizioni o elaborare procedure per la definizione certa di casistiche, anche in considerazione dell'attuale stato di conoscenze scientifica, che costituisce un campo inedito, ritengono utile la formulazione di disposizioni in favore del personale della Difesa. Molteplici, infatti, sono i casi registrati per isolamento da positività all'esame colturale del retrofaringe con conseguente periodo di isolamento, quarantena o permanenza domiciliare fiduciaria;
in tale ambito, la rapida evoluzione del quadro epidemiologico di riferimento, nonché le ripercussioni su procedure diagnostico-terapeutiche, impongono un'opera di costante monitoraggio sull'evoluzione del contagio e di continuo adattamento dei protocolli sanitari, per meglio conformarli alle mutate esigenze;
la definizione di tali protocolli sanitari, inoltre, dovrà essere condotta in linea con le disposizioni impartite, in materia, dal Ministero della salute o dalle autorità nazionali scientifiche di riferimento;
a parere dei firmatari del presente atto, sarà utile dare risalto agli aspetti preventivi e precauzionali a salvaguardia della salute del personale militare e civile, elemento indispensabile e prezioso per la piena efficienza dello strumento militare nel suo complesso;
a tale riguardo, riveste un'assoluta importanza assicurare la continua e costante esecuzione del tampone rino-faringeo in ogni fase di impiego del personale destinato in teatri operativi nazionali o esteri, così come appare altresì indispensabile procedere speditamente all'individuazione di idonee strutture logistiche in seno alle Forze armate finalizzate al ricovero del medesimo personale, in assoluta sicurezza e per i periodi di isolamento o quarantena;
sarà opportuno definire anche le procedure medico-legali volte a estendere alle lesioni psicofisiche da esposizione a Covid-19 le previsioni dell'articolo 1880 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, in materia di giudizio circa la dipendenza delle lesioni traumatiche da causa violenta: a tale riguardo, non vi è alcuno ostacolo sull'ammissibile estensione interpretativa della normativa vigente;
in tale fase emergenziale la sanità militare fornisce un contributo essenziale e di supporto al servizio sanitario nazionale e appare necessario potenziare, sull'intero territorio, la rete interforze di laboratori di analisi chimico-cliniche, al fine di coprire le esigenze di effettuazione delle attività di testing (a partire dal predetto tampone rino-faringeo) in favore del personale dell'amministrazione della Difesa e anche della popolazione civile, così come nei teatri operativi all'estero, nonché per il follow up dei casi negativizzati, allo scopo di verificarne la permanente negatività o l'eventuale evoluzione della malattia;
potrebbe risultare funzionale alla risoluzione della crisi in atto, inoltre, anche l'attivazione, in maniera temporanea, di una commissione medica speciale presso il Collegio medico legale della difesa, specificamente dedicata alla definizione dei giudizi medico-legali per causa di servizio (anche in favore dei familiari delle vittime) per le patologie Covid-correlate che garantisca omogeneità e celerità di trattazione,
impegna il Governo:
ad adottare iniziative volte alla definizione di protocolli sanitari in linea con le disposizioni impartite dal Ministero della salute o dalle autorità nazionali scientifiche di riferimento, che disciplinino il rientro in servizio del personale militare e civile della Difesa, che abbia contratto patologie Covid-correlate o che risulti essere stato in isolamento, quarantena o permanenza domiciliare fiduciaria, e comunque finalizzate alla definizione di procedure certe per la determinazione e la trattazione;
a porre in essere iniziative mirate a un rafforzamento della capacità della sanità militare nel campo della diagnostica, mediante il potenziamento della rete interforze di laboratori di analisi chimico-cliniche, con la finalità di implementare presìdi territoriali periferici della sanità militare, a beneficio di un più ampio bacino di utenti e in stretta sinergia con il servizio sanitario nazionale;
ad adottare iniziative volte alla creazione, anche temporanea, di una commissione medica speciale presso il Collegio medico legale della difesa, dedicata alla definizione dei giudizi medico-legali per causa di servizio (anche in favore dei familiari delle vittime) per le patologie Covid-correlate;
a porre in essere, anche nell'ambito dell'approvazione di prossimi e conseguenti provvedimenti, le necessarie iniziative volte all'adeguamento delle dotazioni di personale sanitario e al reperimento di risorse strumentali e finanziarie per avviare le iniziative di cui ai precedenti impegni, da assegnare tramite l'istituzione di un apposito fondo risorse integrative, in conto capitale, per il potenziamento della sanità militare, da attestare sullo stato di previsione del Ministero della difesa.
(7-00493) «Aresta, Giovanni Russo».